Coordinate: 43°54′36.54″N 12°54′47.88″E

Pesaro

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Pesaro
comune
Pesaro – Stemma
Pesaro – Bandiera
Pesaro – Veduta
Pesaro – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Marche
Provincia Pesaro e Urbino
Amministrazione
SindacoMatteo Ricci (PD) dal 30-5-2014 (2º mandato dal 28-5-2019)
Territorio
Coordinate43°54′36.54″N 12°54′47.88″E
Altitudine11 m s.l.m.
Superficie126,77 km²
Abitanti96 271[2] (31-12-2020)
Densità759,41 ab./km²
FrazioniBorgo Santa Maria, Candelara, Case Bruciate, Casteldimezzo, Cattabrighe, Chiusa di Ginestreto, Colombarone, Fiorenzuola di Focara, Ginestreto, Monteciccardo, Novilara, Ponte Valle, Pozzo Alto, Santa Maria dell'Arzilla, Santa Marina Alta, Santa Veneranda, Trebbiantico, TrePonti, Villa Ceccolini, Villa Fastiggi, Villa San Martino[1]
Comuni confinantiColli al Metauro, Fano, Gabicce Mare, Gradara, Mombaroccio, Montefelcino, Montelabbate, Tavullia, Urbino, Vallefoglia
Altre informazioni
Cod. postale61121-61122
Prefisso0721
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT041044
Cod. catastaleG479
TargaPU
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Cl. climaticazona D, 2 083 GG[4]
Nome abitantipesaresi
PatronoSan Terenzio di Pesaro
Giorno festivo24 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Pesaro
Pesaro
Pesaro – Mappa
Pesaro – Mappa
Posizione del comune di Pesaro nella provincia di Pesaro e Urbino
Sito istituzionale

Pesaro (AFI: /ˈpezaro/[5], Pés're[6] in dialetto gallo-piceno) è un comune italiano di 96 238 abitanti[2], capoluogo[7] della provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche. È il secondo comune per popolazione della regione, dopo Ancona[8].

Affacciato sul Mare Adriatico e attraversato dal fiume Foglia già Isauro, nome da cui la città potrebbe aver preso il nome, Pesaro è un centro balneare e industriale situato tra due colline costiere: il San Bartolo e l'Ardizio; il suo centro storico è ricco di elementi di interesse, specie del periodo rinascimentale.[9] La città ha un comprensorio urbano che si estende al di là dei confini comunali e ingloba diversi altri comuni quali Montelabbate, Vallefoglia e Mombaroccio.

È conosciuta con il soprannome di «città della bicicletta», per via della vasta rete di piste ciclabili estesa sul suo territorio (che rende Pesaro la prima città in Italia per numero di spostamenti urbani in bici, a pari merito con Bolzano); e con quello di «città della musica», per via del forte legame ancora attuale con il compositore pesarese Gioachino Rossini e le sue numerose opere.[10][11] Nel 2017 ha ottenuto dall'UNESCO il riconoscimento di Città Creativa per la musica, avendo avuto come motivazione della candidatura proprio l'impegno nella diffusione, promozione e rivisitazione della musica rossiniana.[12][13][14]

Nel 2017 Pesaro e Tavullia fondano l'associazione «Terra di Piloti e Motori» allo scopo di promuovere il turismo motociclistico nella Provincia di Pesaro e Urbino e nelle Marche e per valorizzare l'ultracentenaria tradizione motoristica di questi territori.[15][16][17]

Sempre nel 2017 Pesaro ha anche ricevuto il titolo di Città europea dello sport in condivisione con le città di Aosta, Cagliari e Vicenza.[18]

A Pesaro si svolgono annualmente manifestazioni importanti[19][20] nel panorama culturale italiano e internazionale, come il Rossini Opera Festival e la Mostra internazionale del Nuovo Cinema.

Geografia fisica

Territorio

Pesaro si affaccia sul mare Adriatico, con l'abitato che si estende nella zona compresa tra i due colli costieri principali: il Colle Ardizio a sud-est e il Colle San Bartolo a nord-ovest, il quale è sede dell'omonimo Parco naturale regionale del Monte San Bartolo.

Pesaro possiede una spiaggia sabbiosa suddivisa in tre aree: il litorale della baia Flaminia (a ridosso del colle San Bartolo), il settore di Ponente nella zona centrale e il settore di Levante che dalla Piazza della Libertà si estende lungo le pendici del colle Ardizio fino alla località di Fosso Sejore.[21]

Dal 2005 la città è premiata con la Bandiera Blu, premio annuale conferito dalla FEE per riconoscere i comuni che soddisfano i criteri di ottima qualità delle acque di balneazione e del servizio offerto.[22][23] Dal 2016 Pesaro è stata insignita anche della prestigiosa "Bandiera Verde", riconoscimento ufficiale dell'Associazione dei Pediatri Italiani, per quelle località balneari che presentano le caratteristiche ideali a misura di famiglia per la miglior vivibilità dei bambini.[24][25]

Il fiume principale che attraversa la città è il Foglia, che partendo dall'Appennino umbro-marchigiano scorre nella zona settentrionale dell'agglomerato urbano per poi sfociare accanto al porto di Pesaro.[26] Nella zona più a sud è invece presente il torrente Genica, un piccolo corso d'acqua in parte cementificato, che un tempo fungeva da canale di scolo per la città.[27]

Nell'entroterra, lungo il Foglia, è presente una modesta distesa pianeggiante che si restringe in prossimità dell'Appennino formando la valle del Foglia.

Clima

Pesaro, secondo la classificazione di Köppen, è compresa nella zona climatica C (clima temperato). In base alla vegetazione rientra nella fascia submediterranea calda, dei querceti caducifogli di roverella con presenze di leccio, una quercia sempreverde.

Secondo la classificazione climatica dei comuni italiani è compresa nella zona climatica D (l'accensione dei caloriferi è consentita dal 1º novembre al 15 aprile per un massimo di dodici ore giornaliere).[28]

Le stazioni meteorologiche principali sono due: quella dell'ASSAM a Villa Caprile e l'Osservatorio Valerio, fondato nel 1861 e ancora oggi in attività, situato nello storico parco degli Orti Giulii.

Il clima è di tipo subcontinentale.[29] La presenza di alcuni rilievi collinari in zona riparano il circondario, in parte, dalle correnti di aria fredda provenienti da occidente, ma non c'è nessun riparo dai venti veramente freddi di nord-est (bora).[29]

In inverno il clima è freddo e umido (la temperatura media del mese più freddo, gennaio, è generalmente compresa fra i 3 e i 4 °C) mentre d'estate è caldo e afoso.

La massima storica di 39,2 °C risale al 6 luglio 1950, mentre la minima assoluta di -15,2 °C venne registrata il 16 febbraio 1940.[30]

I temporali sono concentrati principalmente nel periodo autunnale. Le nevicate sono rare e non creano problemi alla circolazione.

PESARO Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 6,88,712,416,520,825,027,727,123,518,412,88,58,016,626,618,217,4
T. min. media (°C) 0,91,94,67,911,815,718,017,815,010,96,52,61,88,117,210,89,5
Precipitazioni (mm) 605152606053404777918368179172140251742
Giorni di pioggia 8789864579992425152589
Eliofania assoluta (ore al giorno) 2,12,94,36,27,88,410,09,06,94,92,82,22,46,19,14,95,6
Vento (direzione-m/s) W
3,7
N
3,6
N
3,4
NE
3,2
E
2,9
E
2,9
E
3,0
NE
3,0
NE
3,1
NE
3,2
W
3,4
W
3,6
3,63,23,03,23,3

Storia

«Questa Pesaro nata rozza e povera colle genti pelasghe, è poi stata dal tempo e dagli artefici arricchita, ordinata, ripiena di begli edifizi, e condotta in questa civiltà che veggiamo»

Età antica

Le origini della città risalgono all'età del ferro, quando Pesaro era un villaggio piceno, come provano gli scavi effettuati nel centro della città nel 1977[31][32]. Il nome della città, in latino Pisaurum, secondo alcuni deriva dal vecchio nome del fiume Foglia (Isaurus o Pisaurus)[33].

La tradizione vuole invece che il nome della città sia derivato dal fatto che, in epoca romana, nella città, Furio Camillo, vinti i Galli, abbia pesato l'oro (aurum in latino)[34] che i barbari stavano trafugando da Roma.

Nel territorio circostante, d'altra parte, si trovava uno dei più importanti e antichi insediamenti piceni delle Marche: il villaggio di Novilara. Questo insediamento era tra i pochi, insieme a Numana ed Ancona, che si affacciavano sul mare. Lo scalo portuale di Novilara utilizzava la foce di un torrente[32].

Tra i reperti più noti e discussi rinvenuti nel territorio pesarese, c'è la stele di Novilara, in genere ritenuta picena e scritta in Lingua picena settentrionale. Essa è stata recentemente interpretata e tradotta come iscrizione greca arcaica[35], incisa in un alfabeto che con alcune variazioni era stato adottato da tutti i popoli d'Italia (Piceni, Sanniti, Etruschi, ecc.) tra il VI e II secolo a.C. Dalla reinterpretazione della stele si può dedurre che i greci (noti colonizzatori nel Mediterraneo) si infiltrarono anche in queste aree (probabilmente nel VI-V secolo a.C.), interferendo con le precedenti popolazioni, picene e probabilmente anche umbre ed etrusche[35].

Tracce di lingue antiche si sono conservate nel dialetto, specialmente dell'entroterra e sono soprattutto di derivazione greca. Si può supporre una certa egemonia del greco sulle altre, oppure che i termini greci si siano diffusi più tardi, all'epoca della dominazione bizantina. Ad ogni modo si può constatare l'apparente origine greca del nome Pisaurum, che potrebbe significare «dietro i monti», dalla collocazione della città tra due colli[senza fonte].

Nel IV secolo a.C., nel corso della invasione celtica della penisola italiana, i Galli Senoni occuparono i territori settentrionali dei Piceni, e dunque anche la zona di Pesaro, sovrapponendosi alle etnie italiche del posto.

Nel 184 a.C. i Romani fondarono la colonia di Pisaurum, (in latino Pisaurum, la cui etimologia è la stessa del fiume Foglia, Pisaurus o più probabilmente Isaurus che, seguendo Francisco Villar, ha la forma di tanti altri idronimi pre-indoeuropei d'Europa);[36] a quell'epoca la parte settentrionale delle Marche era denominata dai romani ager Gallicus e poi ager gallicus picenus.[34]

Questa data di fondazione di un centro con l'attuale nome non si accorda col fatto che Strabone nella sua Geografia, edita intorno al 18 d.C., non cita Pesaro, mentre nomina Fano e da questa passa direttamente a Rimini. Se non si tratta di una svista dello storico greco, la fondazione di un centro di una certa importanza e col nome Pisaurum dovrebbe avere un'età più recente.

Fu successivamente colonizzata nuovamente durante il secondo triumvirato da Ottaviano e Marco Antonio, diventando, durante l'Impero, castrum e centro economico posto sulla via Flaminia.

Età medievale

Distrutta da Vitige nel 539 d.C., venne ricostruita da Belisario e occupata dal 545 al 553 dai Goti. Dopo la caduta di Roma, Pesaro, con Rimini, Fano, Senigallia e Ancona, divenne una delle città della Pentapoli, alle strette dipendenze dell'Esarcato bizantino di Ravenna.[37]

Nel 752 fu presa dai Longobardi che la tennero finché Pipino il Breve, re dei Franchi, non la donò nel 774 allo Stato della Chiesa dando inizio al plurisecolare dominio papale sulla città. Tal dominio fu però solamente nominale, poiché la città era governata sin dall'età carolingia da un rappresentante dell'Impero.[37]

Nella prima metà del XII secolo il fiorente Comune seguì le sorti della parte imperiale durante le imprese italiane di Federico Barbarossa. Venne poi introdotto il governo podestarile nel 1182, ma già alla fine del secolo era soggetta, in quanto compresa nella Marca anconitana, al potere di Marquardo di Annweiler, vicario imperiale che, nonostante la durissima sconfitta inflitta all'esercito di Innocenzo III il 25 marzo 1198, dovette rinunciare alle sue mire di fronte all'azione militare della Chiesa cattolica, volta al recupero dei territori sottrattigli. Nel XIII secolo, ristabilito il Comune, passò per volere del papa Innocenzo III sotto il dominio degli Estensi, dal 1210 al 1216.[37]

Per lungo tempo ghibellina, durante il regno di Federico II di Svevia, si ribellò all'Impero e aderì alla lega delle città guelfe della Marca che si trovavano in guerra nel 1259 con re Enzo. Nello stesso anno, Pesaro fu costretta all'obbedienza da Manfredi di Sicilia, ma alla sua morte nel 1266, tornò alla Chiesa.[37]

Età delle Signorie

Il distrutto castello di Pesaro su una medaglia del 1475
Annunciazione di Caravaggio, anticamente ospitata presso la Cattedrale di Pesaro, ma ora a Nancy dopo le spoliazioni napoleoniche

Nel Rinascimento la città adriatica vide una successione di signorie: i Malatesta (1285-1445), gli Sforza (1445-1512) il cui dominio fu interrotto da Cesare Borgia dal 1500 al 1503 ed in seguito consegnata da papa Giulio II ai Della Rovere (1513-1631) con i quali era imparentato.

Dal punto di vista culturale, si segnala la fine del XIV secolo, con il trasferimento a Pesaro del ceramista forlivese Pedrinus Johannes a bocalibus, ossia Pierino Giovanni dai boccali (1396), che segna l'inizio di un fiorente mercato della ceramica. Tuttavia, il periodo di maggior fervore culturale fu durante il dominio dei Della Rovere, che avevano scelto Pesaro come sede centrale del loro Ducato. Nei primi anni del loro governo in città fu iniziata la costruzione di nuovi palazzi pubblici e privati e venne iniziata la costruzione di una nuova e più sicura cinta muraria, utile a difendersi anche da repentini attacchi provenienti dal mare.[37][38]

Alla morte di Francesco Maria II Della Rovere nel 1631, il Ducato tornò sotto dominio papale che fece di Pesaro sede cardinalizia.[37] A quei tempi la città era molto più piccola e la costa era più arretrata, arrivando in corrispondenza dell'attuale "piazzale Primo Maggio".

Circoncisione, Barocci originariamente presso la Chiesa nel nome di Dio a Pesaro, portata in Francia con le spoliazioni napoleoniche, oggi esposta al Louvre

Età contemporanea

Nel 1799, durante l'occupazione napoleonica, contadini e sanfedisti presero d'assalto la città e la rocca strappandola per qualche mese alla guarnigione. Diverse furono le opere portate in Francia a causa delle spoliazioni napoleoniche in questo periodo. Delle 7 opere menzionate nel catalogo del Canova come inviate da Pesaro in Francia nel 1796, solo 3 fecero ritorno, le altre rimasero in Francia, alcune, come la Circoncisione del Barocci andò al Louvre, La Vocazione di San Pietro a Bruxelles, L'annunciazione di Caravaggio a Nancy, il San Michele andò alle Pinacoteche Vaticane[39].

L'11 settembre 1860 fu occupata dal generale Enrico Cialdini e fu annessa allo Stato italiano in seguito al plebiscito del novembre 1860.[40]

Anni 2020

Il 1º luglio 2020 ha incorporato il comune di Monteciccardo[41], dopo che - in un referendum consultivo tenutosi il 19 gennaio 2020 - gli abitanti di entrambe le città approvarono a maggioranza la "fusione" tra i due comuni[42].

Simboli

Guidobaldo II Della Rovere, Duca di Urbino, alcuni giorni prima della sua morte (avvenuta a Pesaro il 28 settembre 1574) comunicò al Gonfaloniere della città: «Vi dono la mia rovere e voglio che sia posta nello stemma della Comunità sopra il quartiere bianco e rosso con quattro mani che si stringono tra esse e sorreggono la rovere, e sotto il motto "PERPETVA ET FIRMA FIDELITAS" (fedeltà salda e perenne) e voglio essere nominato Signore e Padre vostro».[43]

Il Municipio di Pesaro esaudì la volontà del Duca e così si modificò lo stemma della città con l'aggiunta della scritta, sul cartoccio: «MUNUS. GUID. UB.[aldi] DE. RUVERE. PISAURI. D[omi]NI. ET. PATRIS.» (dono di Guidobaldo della Rovere Signore e Padre di Pesaro).[43]

Onorificenze

Medaglia d'argento al merito civile - nastrino per uniforme ordinaria
«Città strategicamente importante, situata sulla linea Gotica, durante l'ultima guerra mondiale, si trovò al centro degli opposti schieramenti, subendo numerosi e violentissimi bombardamenti che provocarono la morte di numerosissimi cittadini, tra cui molti bambini, la quasi totale distruzione dell'abitato e del patrimonio industriale ed agrario. La popolazione tutta seppe reagire agli orrori della guerra ed intraprendere poi, con coraggio e generoso spirito di solidarietà, la difficile opera di ricostruzione»
— Pesaro, 1943 – 1944

Monumenti e luoghi d'interesse

Cattedrale di Santa Maria Assunta
Veduta notturna di piazza del Popolo
Palazzo Ducale di sera con la fontana in primo piano.
Rocca Costanza di notte
La Fontana di Piazza del Popolo detta "La Pupilla"
Palazzo Lazzarini, sede arcivescovile
Palazzo Olivieri Machirelli, sede del Conservatorio Musicale "Rossini"
La Sfera Grande di Arnaldo Pomodoro

Architetture religiose

Altri edifici:

Architetture civili

  • Palazzo Ducale
    Ora sede della Prefettura, fu fatto erigere da Alessandro Sforza nella seconda metà del XV secolo. La facciata è costituita da un portico di sei arcate rette da pesanti pilastri a bozze e di un piano superiore con cinque finestre coronate di stemmi, festoni e putti. Il fianco destro (l'unico fianco visibile), ha l'arco terminale del portico gotico e, al piano superiore, due grandi finestre, simili a quelle frontali ma prive di coronamento.[47]
  • Casa natale di Gioachino Rossini
    Situata a pochi metri dal Palazzo Ducale, è fiancheggiata da due tipiche botteghe del settecento. All'interno della casa è stato realizzato un museo, Casa Rossini, dedicato al compositore, consistente in una raccolta di manifesti, stampe, ritratti. All'interno del museo è conservata anche la sua spinetta.[48][49]
  • Villa Imperiale
    Situata sul colle San Bartolo, fu edificata nel XV secolo ed ampliata nel secolo successivo. Le sale sono decorate da autori di notevole rilievo quali: il Bronzino, Francesco Menzocchi, Raffaellino del Colle.
  • Villa Cattani Stuart Villa del XVII secolo situata tra le colline di Trebbiantico, a 5 chilometri dal centro di Pesaro. Famosa per i tre giardini all'italiana e per le sale contenenti gli affreschi di Niccolò Berrettoni.
  • Ex Opificio Benelli sede del Museo Officine Benelli gestito dal Moto Club "Tonino Benelli" e dal registro Storico Benelli. Unico esempio cittadino di archeologia industriale del XX secolo.

Altri edifici:

  • Casa di Pandolfo Collenuccio
  • Centro Arti Visive Pescheria
  • Ex ospedale psichiatrico San Benedetto
  • Ex Palazzo di Giustizia
  • Palazzo Almerici
  • Palazzo Baldassini
  • Palazzo Barignani
  • Palazzo Baviera
  • Palazzo Ciacchi
  • Palazzo Fronzi
  • Palazzo Giungi
  • Palazzo Gradari
  • Palazzo Lazzarini
  • Palazzo Mamiani-Gradari
  • Palazzo Mazzolari Mosca
  • Palazzo Montebarocci
  • Palazzo Muccioli
  • Palazzo Olivieri Machirelli
  • Palazzo Perticari
  • Palazzo Tombesi
  • Palazzo Toschi Mosca
  • Palazzo Biondelli
  • Palazzo Ceccolini
  • Palazzo Leonardi
  • Palazzo Giovanelli
  • Palazzo Gabrielli
  • Palazzo Leuchtenberg Ricci
  • Registro storico Benelli
  • Villa Almerici (ora Vismara Currò)
  • Villa Baratoff
  • Villa Caprile
  • Villa Ciacchi (ora Vismara Currò)
  • Villa Molaroni
  • Villa Olivieri
  • Villa Ugolini
  • Villino Ruggeri

Architetture militari

  • Rocca Costanza, opera quattrocentesca a pianta quadrata, rafforzata da torrioni cilindrici, e cinta da un ampio fossato, già adibita a carcere;[50] nel 1528 il duca di Urbino Francesco Maria I Della Rovere vi aveva tenuto prigioniero Ercole da Varano, pretendente al trono ducale di Camerino.[51] Nel 2004 la Rocca ha ricevuto una serie di interventi di restauro del suo complesso monumentale. Alcuni di questi interventi sono stati realizzati anche grazie ai fondi del Gioco del Lotto, in base a quanto regolato dalla legge 662/96[52]. Il complesso è stato utilizzato come carcere fino al 1989.
  • Porta Rimini – mura roveresche

Altro

Siti archeologici

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[53]

La popolazione residente, secondo il censimento ISTAT del 2011, risulta essere quantificata in 94.237 abitanti.[54]

Etnie e minoranze straniere

Secondo i dati ISTAT al 31º dicembre 2019 la popolazione straniera residente era di 7.580 persone e rappresentano 7,8% della popolazione residente. Le comunità straniere più numerose sono:[55]

  1. Romania, 1.671 (22%)
  2. Moldavia, 997 (13,2%)
  3. Ucraina, 662 (8,7%)
  4. Albania, 500 (6,6%)
  5. Sri Lanka, 458 (6,0%)
  6. Marocco 362 (4,8%)
  7. Perù 358 (4,7%)
  8. Cina 245 (3,2%)
  9. Nigeria 236 (3,0%)
  10. Russia 141 (1,9%)

Istituzioni, enti e associazioni

Sanità

Fino al 2009 la città è stata dotata di un'azienda ospedaliera: l'azienda ospedaliera "San Salvatore". Dal 2009 viene istituita, con legge regionale, l'azienda ospedaliera "Ospedali Riuniti Marche Nord", che ha incorporato "San Salvatore" (Pesaro) e "Santa Croce" (Fano).[56]

I due ospedali della città sono l'Ospedale Centrale e l'ospedale nel quartiere Muraglia.[57] L'ospedale Centrale rientra tra gli ospedali italiani ad alta specializzazione.

L'amministrazione regionale ha da anni avviato un intenso dibattito con i comuni interessati per la creazione di un nuovo polo ospedaliero che copra l'intero bacino della città di Pesaro e della vicina Fano. Al termine del 2016 il progetto è stato confermato dal governatore della regione, Luca Ceriscioli, in concomitanza con la scelta definitiva del luogo in cui sorgerà il nuovo nosocomio, ovvero l'area sud di Pesaro (quartiere Muraglia) tramite un'espansione del già presente secondo ospedale cittadino. L'ospedale Centrale di Pesaro e il più piccolo Santa Croce di Fano non verranno soppressi, ma continueranno ad essere attivi come centri di pronto soccorso e medicina d'urgenza.[58]

Cultura

Un celebre esempio di arte picena: la stele figurata proveniente dalla zona di Novilara, con scena di battaglia navale (Museo Oliveriano)
Giovanni Bellini, la Pala di Pesaro (Musei Civici)
Marco Zoppo (attr.), Testa di San Giovanni Battista (Musei Civici)

Biblioteche e archivi

Musei

Altri musei sono:

Musica

Pesaro è la città natale del compositore Gioachino Rossini, di cui è visitabile la casa-museo Rossini ed al quale sono intitolati un frequentatissimo conservatorio e l'omonimo teatro; inoltre, dal 1980, vi si svolge tutte le estati il Rossini Opera Festival che richiama appassionati della lirica da tutto il mondo.[61][62]

Per il numero di eventi legati alla cultura rossiniana, Pesaro ha ottenuto nel 2017 il prestigioso riconoscimento di Città creativa per la Musica dall'UNESCO, titolo per il quale si era candidata nel 2015 con il sostegno ufficiale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero dei Beni Culturali.[63]

In occasione dell'anniversario dei 150 anni dalla morte di Rossini, nel 2018, è stato installato un impianto di filodiffusione per trasmettere le sinfonie rossiniane tra le vie del centro storico.[64]

Cucina

La cucina pesarese può vantare alcune specialità, alcune delle quali tipicamente legate al nome del grande compositore Rossini:

Cinema

Dal 1965 si svolge annualmente a Pesaro la Mostra del Nuovo Cinema, uno dei più importanti festival cinematografici italiani e tra le principali manifestazioni internazionali dedicate al cinema sperimentale e di ricerca.[70]

Geografia antropica

Suddivisioni amministrative

Frazioni

Altre località del territorio

Altre località rilevanti sparse per il territorio comunale di Pesaro sono: Arzilla di Novilara, Babbucce, Ca' Lepri, Case Bertulli, Case la Valle di Tresole, Case Monteromanesco, Cerreto, Chiusa di Ginestreto, Chiusa Nuova, Ferrata Nord, Ghetto di Roncaglia, Ghetto di Trebbiantico, La Colombaraccia, La Siligata, Le Logge, Molino Bellucci, Ponte Tavollo, Roncaglia, San Donato, Sminatori, Trebbio della Sconfitta, Tresole, Valle di Ginestreto.

Economia

Pesaro è un importante centro turistico grazie alle spiagge, ai monumenti ed alle iniziative culturali che vi si svolgono annualmente ma è soprattutto una città industriale. L'area industriale della città è caratterizzata da un forte sviluppo e, attualmente, occupa quasi tutta la valle del fiume Foglia, e una cospicua parte dei colli circostanti.

L'industria manifatturiera rappresenta la principale attività produttiva della città. In particolare il distretto del mobile è uno dei sistemi produttivi locali più rinomati, terzo per giro d'affari dopo i distretti della Brianza e dell'Alto Livenza.[71][72]

Nel distretto di Pesaro si produce il 7% dei mobili italiani, percentuale che sale al 14-15%[71][73] per quanto riguarda le cucine componibili, grazie ad aziende leader del settore come Scavolini, Berloni e Febal. È inoltre la sede di aziende d’importanza nazionale e internazionale come Biesse, Benelli, Morbidelli, Renco, Rivacold, Pica, Scavolini.

Settore storico per l'economia pesarese è quello dei motori e delle motociclette in particolare. Tra le aziende più importanti (del presente e del passato) troviamo Benelli, TM, MotoBi, Andreani Group. Per l'importante contributo in questo campo, Pesaro ha meritato il titolo di Città dei motori.[74]

Pesaro vanta inoltre un'antica tradizione della maiolica, testimoniata anche dalla ricca collezione dei musei civici pesaresi. Sempre per quanto riguarda l'artigianato, Pesaro è rinomata per la lavorazione del rame, finalizzata alla decorazione di edifici e luoghi di culto di tutto il mondo, per quella del ferro battuto e infine per quella orafa.[75]

Infrastrutture e trasporti

Strade

Pesaro è attraversata dall'Autostrada A14 a tre corsie, alla quale attualmente si può accedere dal casello "Pesaro-Urbino". È in progetto un secondo casello, denominato "Pesaro Sud", che verrà costruito nella zona centro-sud della città (Santa Veneranda), da realizzarsi entro la fine del 2023.[76]

La città è attraversata dalla statale Adriatica SS16. È stata realizzata la nuova strada Montelabbatese, che collega la città con Urbino.

Nel 2012 è stato realizzato il 3º lotto della cosiddetta Interquartieri, la piccola tangenziale della città, che collega in poco tempo il quartiere Baratoff (zona sud di Pesaro) con la Torraccia (zona nord-ovest). Il progetto prevede un ulteriore 4º lotto da realizzarsi approssimativamente entro la fine del 2023, come opera compensativa da parte di Autostrade per l'Italia, che collegherà il tratto esistente con il quartiere Montegranaro (zona sud-est di Pesaro) e l'ospedale di Muraglia, dove è previsto un tratto in galleria.[77]

Piste ciclabili

Il ramo n. 2 (Linea Azzurra) della Bicipolitana di Pesaro, coincidente con la Ciclovia Adriatica.

Sul lungomare di Pesaro è già in funzione il tratto locale della Ciclovia Adriatica, la lunga pista ciclabile della costa adriatica che, nelle previsioni, collegherà la foce del Po con la Puglia. La Pesaro-Fano (13 km) costituisce il ramo n. 2 della rete locale detta Bicipolitana che al momento si estende per oltre 80 km (con progetto di estensione fino a 100 km).[78] Dal 2015 Pesaro risulta la prima in Italia, a pari merito con Bolzano, nella classifica annuale ABiCi di Legambiente per gli spostamenti urbani in bicicletta, un successo che le ha regalato pertanto il soprannome ufficiale di "Città della Bicicletta", titolo poi applicato sotto tutti cartelli stradali di accesso alla città. La città è stata riconfermata al vertice della classifica, sempre in coppia con Bolzano, anche nel 2016, 2017 e 2018.[79][80]

L'originale nome di Bicipolitana prende ispirazione dalle reti della metropolitana delle grandi città; ogni ramo della ciclabile pesarese, infatti, è caratterizzata da un numero e da un colore sulla segnaletica, con numerosi cartelli che indicano le "fermate" e gli incroci tra le linee della rete.[81]

Ferrovie

Pesaro è attraversata dalla ferrovia Bologna-Ancona ed è dotata di una stazione ferroviaria, situata nelle vicinanze del centro storico. Dal punto di vista del trasporto di passeggeri la stazione di Pesaro è servita da sessanta a centoventi treni al giorno, per il trasporto sia regionale che a lunga percorrenza.

La struttura è gestita dalla società Centostazioni, che include le maggiori stazioni italiane.

Nell'estate del 2017 le città di Pesaro e Fano hanno lanciato il progetto di un arretramento della ferrovia adriatica, spostandone il percorso lungo il tracciato dell'autostrada A14 anziché lungo la costa. Il progetto, collegato ad una rete più ampia di interventi infrastrutturali nella zona e sostenuto anche dalla regione Marche, è stato presentato al Ministero dei Trasporti e all'Anas.[82]

Amministrazione

Lo stesso argomento in dettaglio: Sindaci di Pesaro.

Gemellaggi

Sport

Pesaro è da anni impegnata nella promozione dello sport in qualunque forma, ospitando eventi sportivi di rilievo nazionale ed internazionale, ed espandendo e moltiplicando le strutture cittadine adibite ad incontri sportivi. Questo impegno costante e prolungato nel corso del tempo è stato ampiamente ripagato nell'ottobre del 2016 con l'assegnazione del titolo di Città europea dello Sport per il 2017. L'investitura ufficiale è avvenuta nella sede del Parlamento Europeo di Bruxelles il 16 novembre 2016, anticipata dalla cerimonia organizzata dal Comitato olimpico e tenutasi a Roma l'8 novembre dello stesso anno, insieme alle delegazioni delle altre città vincitrici (Aosta, Cagliari e Vicenza).[83]

Tra gli eventi sportivi più significativi tenutisi nella città di Pesaro spiccano sicuramente il torneo internazionale di tennis della Coppa Davis (nel 1997 e nel 2016), i Mondiali di ginnastica ritmica (2017) svolti per la prima volta in Italia, oltre ai campionati nazionali di ginnastica artistica ospitati ogni anno nella città marchigiana.[84][85][86][87]

Gli sport più diffusi sono la pallacanestro e la pallavolo, con le squadre cittadine presenti nella competizione di massima categoria (Serie A1) per entrambe le discipline.

Pallacanestro

La Vitrifrigo Arena, già Adriatic Arena e BPA Palas.

Lo sport predominante a Pesaro è la pallacanestro. La città vanta infatti la presenza della Victoria Libertas Pesaro, rinomata e vincente società cestistica militante in Serie A, vincitrice di due scudetti, due coppe Italia e una Coppa delle Coppe. Le partite in casa vengono giocate nel Vitrifrigo Arena, il palazzo dello sport principale della città e uno tra i più grandi di Italia. Gli allenamenti si svolgono invece nello Scavolini Auditorium, il vecchio palazzetto sportivo della città, conosciuto anche come "Hangar", per il quale nel 2016 è stato approvato un progetto di completa ristrutturazione.[88]

Nel febbraio del 2020 presso la Vitrifrigo Arena si è svolta la Final Eight di basket.[89]

Pallavolo

Accanto al basket, l'altro sport principale di Pesaro è la pallavolo femminile con la Robursport Volley Pesaro, squadra passata alla storia per esser stata per tre volte consecutive campione d'Italia (2007/2008, 2008/2009 e 2009/2010) e per due volte vincitrice della coppa CEV nelle stagioni 2005-2006 e 2007-2008. Nel suo palmarès vi sono anche una Coppa Italia (2008/2009) e quattro Supercoppe Italiane (2006, 2008, 2009, 2010). Al termine della stagione 2012-13 la società cessa ogni tipo di attività, fondendosi con lo Snoopy Volley Pesaro, dando vita ad un nuovo club chiamato Volley Pesaro[2]. Le partite in casa vengono giocate all'interno del PalaCampanara. Nella stagione 2016-2017 la squadra riesce a conquistare la vittoria nel campionato di serie A2 riportando così la squadra nella massima divisione italiana.

In campo maschile invece la squadra principale è la Montesi Pesaro che milita nel campionato di Serie B.

Motociclismo

Molto importante sia a livello nazionale che internazionale è stato il motociclismo, tanto che Pesaro è definita "Terra di Piloti e di Motori".

La Benelli, fondata nel 1911 da Giuseppe Benelli insieme ai suoi 5 fratelli, ha collezionato un formidabile palmares: due titoli mondiali nella classe 250 con il pilota cesenate Dario Ambrosini nel 1950 e con il pilota australiano Kel Carruthers nel 1969. Sei Campionati Italiani Velocità nella classe 175 con Tonino Benelli (il più giovane dei cinque fratelli) nel 1927, 1928, 1930, 1931, Carlo Baschieri nel 1932 Amilcare Rossetti nel 1934. Sette Campionati Italiani Velocità nella classe 250 con Celeste Cavalciuti nel 1936, Amilcare Rossetti nel 1939, Dario Ambrosini nel 1950, Tarquinio Provini nel 1965, 1966, Renzo Pasolini nel 1968, 1969. Tre Campionati Italiani Velocità nella classe 350 con Silvio Grassetti nel 1967 e ancora con Pasolini nel 1968, 1969.

La MotoBi, fondata sempre da Giuseppe Benelli nel primo dopoguerra dopo essersi staccato dall'azienda di famiglia. Il palmares della MotoBi, il cui reparto corse era gestito dal tecnico romagnolo Primo Zanzani, è impressionante in quanto a titoli italiani nella categoria juniores e nel numero di gare vinte, circa 1800.

Giancarlo Morbidelli, imprenditore nel settore macchine per la lavorazione del legno e grande appassionato di motociclismo inizia a produrre moto da competizione con un manipolo di tecnici e progettisti riuscendo a conquistare quattro titoli mondiali nelle classi 125 (1975-1976-1977) e 250 (1977) battendo gli agguerritissimi colossi giapponesi. Anche con il marchio MBA riesce a conquistare due titoli mondiali marche nella classe 125 (1978-1980).

La tradizione motociclistica pesarese è anche ricca di interpreti, capostipite del movimento è stato Antonio Benelli detto "Tonino" soprannominato "il cigno della moto", seguirono poi piloti come Dorino Serafini, Paolo Campanelli, Silvio Grassetti, Eugenio Lazzarini, Graziano Rossi e il figlio Valentino Rossi, uno dei più grandi piloti di tutti i tempi, tuttora in MotoGP.

Automobilismo

Nativo di Pesaro è l'ex pilota di Formula 1 Gianni Morbidelli che ottenne un podio nel Gran Premio d'Australia 1995 e guidò per la Ferrari nel Gran Premio d'Australia 1991.

Tennis

Negli ultimi anni si sta costruendo con sempre maggiore vigore una passione cittadina per il tennis, con diversi circoli suddivisi nei vari centri polisportivi della città. Dopo aver ospitato già nel 1997 la sfida tra Italia e Spagna ai quarti di finale di Coppa Davis, nel 2016 la Federazione Internazionale di Tennis (ITF) ha scelto nuovamente la città di Pesaro per organizzare gli ottavi di finale di Coppa Davis, disputata tra le squadre di Italia e Svizzera all'interno dell'Adriatic Arena.[84] Esprimendo grande soddisfazione per l'organizzazione e per l'entusiasmo della città registrato attorno all'evento, i dirigenti dell'ITF hanno deciso di riconfermare la sede di Pesaro anche per lo svolgimento dei quarti di finale di Coppa Davis tra Italia e Argentina, svoltisi nei campi del Tennis Club Baratoff.[85]

Calcio

La principale squadra è la Vis Pesaro dal 1898 che nella stagione 2017/18 si è classificata al primo posto del girone F di Serie D ed ha ottenuto, dopo 13 anni, l'accesso alla Serie C. Sono inoltre presenti varie squadre rionali minori che partecipano al campionato regionale sia in Prima che in Seconda Categoria. Pesaro è città natale dell'ex capitano del Milan Massimo Ambrosini.

Esiste poi anche una squadra di calcio a 5, l'A.S.D. Pesaro, la quale gioca nella Serie A e che si è laureata campione nella stagione 2018-19.

Altri sport

Rugby

Si sta sviluppando a Pesaro anche il rugby, disciplina nella quale la squadra locale raccoglie notevoli risultati sia con le giovanili (vantando uno dei movimenti più solidi di tutte le Marche) sia con la prima squadra. Dalla stagione 2008/2009 il Pesaro Rugby gioca in Serie B e dopo la promozione, dalla stagione 2016/2017 ha debuttato per la prima volta in Serie A.

Scherma

La scherma nel territorio pesarese ha radici antiche. A testimonianza della pratica della scherma nello Stato d'Urbino, ora provincia di Pesaro e Urbino, si ricordi, tra gli altri, il trattato di scherma del 1610 dal titolo "Gran simulacro dell'arte e dell'uso della scherma di Ridolfo Capoferro di Cagli, Maestro dell'eccelsa nazione alemanna, nell'inclita città di Siena. Dedicato al Serenissimo Sig. Don Federigo Feltrio della Rovere Principe dello Stato d'Urbino", volume che rappresenta ancora oggi uno dei capisaldi della scherma moderna.

Il primo gennaio 1953 il C.O.N.I. procede alla prima affiliazione delle società schermistiche italiane: Pesaro vi accede col numero 116 e con la sigla PSUNU (PS+U.N.U.C.I.) che ancora oggi la contraddistingue. Attualmente la società ha la denominazione di A.S.D. Club Scherma Pesaro

Tra i tanti schermidori che hanno praticato e che tuttora tirano per la società pesarese si ricordano in particolare:

  • Gianfranco Paolucci, che, dopo il trasferimento a Milano all'inizio degli anni sessanta, otterrà nella spada i risultati più rilevanti, fra i quali una medaglia d'argento alle Olimpiadi di Tokio e una medaglia d'oro alle Universiadi di Parigi, oltre a un titolo nazionale assoluto e sei titoli nazionali a squadre
  • Francesco Furlani, con due titoli nazionali di spada e diverse partecipazioni alla coppa del mondo, attualmente Maestro presso A.S.D. Club Scherma Pesaro
  • Cecilia Maria Tempesta, campionessa italiana categoria Giovanissime nel 2011 e prima del ranking 2011
  • Giovanni Barbarossa, campione italiano categoria Maschietti nel 2012, vincitore di tre trofei kinder (due di fioretto e uno di spada) e primo del ranking 2012
  • Maria Allegra Sorini, vicecampionessa italiana categoria Ragazze nel 2014 e prima del ranking 2014

Nuoto

  • Angelo Romani, stileliberista di valore europeo, più volte campione italiano negli anni "50" del secolo scorso.
  • Filippo Magnini, stileliberista di valore assoluto, primo italiano a vincere il campionato mondiale dei 100 metri nel 2005, bissato nel 2007.

Football americano

La squadra cittadina di football americano è quella degli Angels Pesaro, che partecipano attualmente nella serie A del campionato italiano di football americano. Nel novembre 2011 è stata fondata una nuova squadra di football americano, i Jokers, che parteciperanno al campionato nazionale di football a nove giocatori.

Breakdance

Pesaro organizza Hip Hop Connection una delle più importanti manifestazioni di breakdance in Italia ed una delle più rinomate in Europa.

Pallanuoto

Nella pallanuoto la società di riferimento è la U.S.D. Pallanuoto Pesarese, fondata nel 1999, per la sua prima volta vincitrice del campionato di serie C (2010-2011) accedendo alla serie B. Partecipa al campionato di Serie C.

Pattinaggio

Da febbraio 2016 si disputano all'interno dell'Adriatic Arena i Campionati Italiani Indoor di Pattinaggio Corsa, manifestazione ufficiale FISR che per tre giorni impegna i migliori atleti del pattinaggio nazionale.

Note

  1. ^ Frazioni del Comune di Pesaro, in Comuni e Città, ottobre 2020. URL consultato il 30 ottobre 2020 (archiviato il 30 ottobre 2020).
  2. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
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  6. ^ Alcuni epigrammi di Marziale liberamente tradotti in italiano, in inglese e nel dialetto di Pesaro/Pesre (bsarés) da Lamberto Bozzi nell’anno 2014, su www.crtpesaro.it. URL consultato il 10 agosto 2020.
  7. ^ Fino al 16 febbraio 2015 Urbino era co-capoluogo di provincia. V. l'art. 4 dello Statuto della Provincia di Pesaro e Urbino:

    «La Provincia ha sede in V.le Gramsci, 4 – Pesaro»

  8. ^ Bilancio demografico per comune e provincia della regione Marche al 31 dicembre (PDF), su Regione Marche. URL consultato il 28 ottobre 2020 (archiviato il 28 ottobre 2020).
  9. ^ Pedalare alla scoperta della Pesaro rinascimentale, in Il Resto del Carlino, Pesaro, 20 settembre 2011. URL consultato il 24 aprile 2014 (archiviato il 24 aprile 2014).
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    «Gli incassi hanno sfiorato un milione e duecento mila euro, in aumento gli stranieri (il 62 per cento del pubblico, da 36 nazioni di tutti i continenti) e la stampa (167 giornalisti accreditati). Notevole l’impegno della Rai. RadioTre ha diffuso in diretta le opere principali. E in collaborazione con Rai Cultura - della quale fa parte anche l'Orchestra Sinfonica della Rai, compagine principale del ROF - Rai 5 ha registrato “Semiramide”, che sarà diffusa in differita in autunno.»
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