Berloni
Berloni Group | |
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Stato | Italia |
Forma societaria | società a responsabilità limitata |
Fondazione | 1960 a Pesaro |
Fondata da |
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Chiusura | 2019 |
Sede principale | Pesaro |
Persone chiave |
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Settore | Manifatturiero |
Prodotti |
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Fatturato | € 15.202.378 (2017) |
Utile netto | € 995.977 (2017) |
Dipendenti | 85 (2019) |
Sito web | www.berloni.it |
Berloni è un marchio italiano di cucine componibili, prodotte e commercializzate dall'azienda Berloni Group s.r.l di Pesaro.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Alla fine degli anni cinquanta, i fratelli Antonio e Marcello Berloni aprono una falegnameria artigianale a Pesaro, che si specializzerà in seguito nella produzione di mobili da cucina, assumendo quindi nel 1960 la denominazione di Mobili Berloni.[1][2]
L'attività cresce nel giro di pochi anni e nel 1972 la produzione viene spostata in un moderno stabilimento sito in località Chiusa di Ginestreto.[2] Berloni, divenuta nel frattempo una società per azioni, si impone nel corso degli anni settanta-ottanta come una delle aziende nazionali leader nel settore delle cucine componibili, e diviene uno dei marchi italiani più noti a livello internazionale[3]; avvia nel contempo un processo di espansione con l'acquisizione di società di arredi per ufficio, di componentistica per mobili, e di sistemi di refrigerazione per mezzi di trasporto e alberghi.[3]
Nel 1993 viene costituita la Berloni International s.r.l. per rafforzare ulteriormente la presenza del suo marchio a livello internazionale, mentre nel 1996 l'azienda pesarese attua una diversificazione produttiva entrando nel settore dei mobili d'arredamento.[3] Nel 2004 viene inaugurato il nuovo stabilimento di 30.000 m² sito a Borgo Santa Maria.[4]
A partire dagli anni 2010 per la Berloni inizia un grave periodo di crisi, dovute a calo di vendite e di fatturato; nel 2012 la proprietà chiede per l'azienda, oberata da un'ottantina di milioni di debiti) il concordato preventivo al Tribunale fallimentare di Pesaro al fine di salvaguardare le attività produttive.[5] Cessata la produzione dei mobili d'arredamento nel 2011[5], essa viene concentrata unicamente sulle cucine.
Nel luglio 2013 il marchio e lo stabilimento di produzione vengono rilevati dalla Berloni Group s.r.l., una newco posseduta al 50% dalle multinazionali taiwanesi HCG (già distributore della Berloni) e Thermos, il 44% dalla società Intermedia, la merchant bank di Giovanni Consorte, ed il restante 6% dalla famiglia Berloni, che diviene dunque socio di minoranza.[6] Alla fine del 2013 nuovo riassetto azionario con l'uscita della banca d'affari di Consorte. Dal 2014 la compagine azionaria della Berloni Group è così formata: 34,13% i fratelli Andrea, Katia e Roberto Berloni; 31,62% HCG, quotata alla Borsa di Taipei e di proprietà di Kent e Michael Chiu; 15,61% Thermos, società di Alex Huang con sede negli Stati Uniti; 18,64% di David Tu, proprietario della Wan Yuan Textiles con sede a Taiwan.[7]
Nel novembre 2019 la proprietà cinese decide la liquidazione volontaria dell'azienda.[8]
Informazioni e dati
[modifica | modifica wikitesto]Prima della crisi aziendale Berloni impiegava 370 addetti, realizzava oltre 200 milioni di fatturato (70% nel solo mercato italiano) ed esportava in 50 paesi nel mondo.[9] Nel 2018 i dipendenti erano una novantina.
Sponsorizzazioni
[modifica | modifica wikitesto]L'azienda è stata sponsor ufficiale della Auxilium Pallacanestro Torino dal 1981 al 1987, che in quel periodo era appunto nota come Berloni Torino.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ R. Giulianelli, L'innovazione tecnologica nelle Marche: i brevetti industriali dagli inizi del Novecento al "miracolo economico", Affinità elettive, 2006, nota 20, p. 54.
- ^ a b 1960-1969, su bobbato.it. URL consultato il 3 gennaio 2018.
- ^ a b c Prodotti Berloni, su guidaconsumatore.com. URL consultato il 3 gennaio 2018.
- ^ Berloni 50 anni all’insegna dell’innovazione, su magazinequalita.it. URL consultato il 3 gennaio 2018.
- ^ a b E. Scarci, Concordato preventivo per salvare la Berloni, in Il Sole24Ore, 19 ottobre 2012. URL consultato il 3 gennaio 2018.
- ^ Addio alle Cucine Berloni: l'azienda viene comprata dai cinesi, in Libero, 27 luglio 2013. URL consultato il 3 gennaio 2018.
- ^ Berloni punta al rilancio Le cucine in tutto il mondo, in Corriere Adriatico.it, 26 novembre 2014. URL consultato il 3 gennaio 2018.
- ^ Berloni in liquidazione, chiude lo storico marchio di cucine: 85 lavoratori a rischio, su corriere.it, 29 novembre 2019. URL consultato il 4 dicembre 2019.
- ^ Berloni, a Taiwan le cucine del «boom» economico, Corriere della Sera, 28 luglio 2013
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Berloni
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su berloni.it.