La stagione 1934-1935 di Serie B subisce un altro cambiamento, che è finalizzato al campionato della stagione successiva: quest'ultimo sarebbe infatti tornato a girone unico, con il conseguente netto calo del numero delle squadre partecipanti. Per tale motivo vengono predisposti due gironi a 16 squadre, metà delle quali sarebbero retrocesse in Serie C. Considerando i risultati degli anni precedenti, e l'impossibilità di allestire una squadra migliore, la retrocessione per il Legnano è nell'aria.
La stagione è preannunciata da una novità: il commissario straordinario Primo Colombo viene sostituito da Giulio Riva, che è eletto presidente. Avendo sempre problemi di bilancio, la dirigenza decide di cedere l'ultimo giocatore di grande spessore che gioca ancora nel Legnano, il centrocampista Emilio Rancilio. C'è anche un avvicendamento sulla panchina dei Lilla: Vinicio Colombo viene sostituito da Enrico Crotti, che rimane alla guida tecnica del Legnano fino alla stagione 1944-1945.
Il Legnano disputa un campionato mediocre, nonostante alcune vittorie di rilievo che sono conseguite con la Pro Patria, con il Messina e con il Pisa, che leniscono parzialmente le sofferenze dei tifosi lilla; il ruolino di marcia in casa è discreto, a fronte di un rendimento esterno disastroso. La stagione si conclude con il 13º posto in classifica nel girone A a 21 punti, a 11 lunghezze dal Messina, cioè dalla squadra che occupa l'ultimo posto disponibile per la salvezza, ed a 21 punti dalla capolista Genova 1893. Il Legnano conosce quindi la sua prima retrocessione in Serie C.
^Incontro mai disputato per il ritiro del Pavia dal campionato dopo 20 giornate. Vennero mantenuti validi per le altre squadre i soli risultati conseguiti nel girone d'andata (15 gare giocate per tutte le squadre).