Coordinate: 46°04′44″N 9°02′48″E

Cimadera

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Cimadera
frazione
Cimadera – Stemma
Cimadera – Veduta
Cimadera – Veduta
Localizzazione
StatoSvizzera (bandiera) Svizzera
Cantone Ticino
DistrettoLugano
Comune Lugano
Territorio
Coordinate46°04′44″N 9°02′48″E
Altitudine1 100 m s.l.m.
Superficie5,2 km²
Abitanti127 (2015)
Densità24,42 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale6951
Prefisso091
Fuso orarioUTC+1
Codice OFS5174
TargaTI
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svizzera
Cimadera
Cimadera

Cimadera (in dialetto ticinese Sciümadéra[senza fonte]) è una frazione di 127 abitanti[senza fonte] del comune svizzero di Lugano, nel Canton Ticino (distretto di Lugano). Fa parte del quartiere di Val Colla, si trova a circa 19 km dal centro di Lugano, raggiungibile dalla strada cantonale che da Lugano porta verso la Valcolla, passando da Sonvico.

Geografia fisica

[modifica | modifica wikitesto]
Il territorio del comune di Cimadera prima degli accorpamenti comunali del 2013

Già comune autonomo istituito nel 1878 per scorporo dal comune di Sonvico[1] e che si estendeva per 5,25 km²[2], nel 2013 è stato accorpato al comune di Lugano assieme agli altri comuni soppressi di Bogno, Certara e Valcolla. La fusione è stata decisa con votazione popolare del 20 novembre 2011 ed è divenuta effettiva dal 14 aprile 2013[senza fonte].

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica

[modifica | modifica wikitesto]

L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:

Abitanti censiti[3]

Amministrazione

[modifica | modifica wikitesto]

Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale ed ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini della frazione.

  1. ^ a b c Antonio Gili, Cimadera, in Dizionario storico della Svizzera, 17 gennaio 2017. URL consultato il 28 ottobre 2017.
  2. ^ Val Colla – Il quartiere in numeri, su sito istituzionale del comune di Lugano, 27 luglio 2017. URL consultato il 28 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2017).
  3. ^ Dizionario storico della Svizzera
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 297.
  • Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 383.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Ticino: accedi alle voci di Wikipedia che parlano del Ticino