Morcote
Morcote comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Svizzera |
Cantone | Ticino |
Distretto | Lugano |
Amministrazione | |
Sindaco | Giacomo Caratti |
Lingue ufficiali | Italiano |
Territorio | |
Coordinate | 45°55′30″N 8°54′58″E |
Altitudine | 285 m s.l.m. |
Superficie | 2,8 km² |
Abitanti | 755 (31-12-2016) |
Densità | 269,64 ab./km² |
Comuni confinanti | Lugano, Vico Morcote |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 6922 |
Prefisso | 091 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice OFS | 5203 |
Targa | TI |
Nome abitanti | morcotesi |
Circolo | Paradiso |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Morcote (in dialetto ticinese Murcò[senza fonte]) è un comune svizzero di 755 abitanti del Canton Ticino, nel distretto di Lugano. Dal 2016 il borgo, grazie alla sua particolare bellezza architettonica, la sua storia e la posizione privilegiata in cui si trova, è entrato a far parte dell'associazione "I borghi più belli della Svizzera".
Nel 2016 vince il premio "più bel villaggio della Svizzera".
Nel 2023 viene premiato tra i "best tourism villages" dall'organizzazione mondiale per il turismo.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Morcote è affacciato sul Lago di Lugano, ai piedi del Monte Arbostora.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Dal suo territorio nel 1816 fu scorporata la località di Carabietta, divenuta comune autonomo[1].
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- chiesa di Santa Maria del Sasso, eretta nel XIII secolo e ricostruita nel 1462 e nel 1758[1];
- Chiesa di Sant'Antonio Abate, attestato dal 1591[1];
- Oratorio di Sant'Antonio di Padova, eretto nel 1676[1];
- Oratorio di San Rocco, eretto nel 1548-1553[senza fonte];
- Cimitero monumentale, costruito nel 1750[1].
Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]- Ruderi del castello di Morcote, costruito nel 1100 circa[1];
- Palazzo del Municipio, edificio neorinascimentale costruito nella seconda metà del XIX secolo[senza fonte];
- Casa Tettamanti, già Casa Maspoli, la cui facciata risale al XVI secolo[senza fonte];
- Palazzo Fedele, già Palazzo Massari, risalente al XVII secolo. Al suo interno i bassorilievi Battesimo di Cristo, Annunciazione e Apparizione della Maria d'Avila (1796)[senza fonte];
- Casa in strecia di Rüggia, con una finestra tardogotica[senza fonte];
- Casa Ruggia e Isella, costruita in stile rinascimentale. Nella facciata sono degni di nota una finestra protorinascimentale e i motivi liberty[senza fonte];
- Casa Buzzi, realizzata nel XVI secolo. Degna di nota la facciata, animata da motivi geometrici a graffito[senza fonte];
- Palazzo Franchi[senza fonte], già Palazzo Paleari, costruito nel 1483 e modificato nel 1661[1]. Degne di nota le mensole in stucco sotto il tetto e la decorazione cinquecentesca sul prospetto nord-orientale[senza fonte];
- Torre del Capitano[1], risalente al XIV secolo e costruita usando conci di pietra. Nel XVIII secolo fu ridimensionata[senza fonte];
- Villa Matilde, edificio eclettico[senza fonte];
- Villa Foglia[senza fonte];
- Casa Chiattone, realizzata nel 1953 in località Arbostora su progetto di Mario Chiattone[senza fonte];
- Villa Angela, realizzata fra il 1892 e il 1914 in località Soresello su progetto di Paolito Somazzi[senza fonte];
- Parco Scherrer, realizzato nel 1930[senza fonte] su commissione di Herrmann Arthur Scherrer[1].
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:
Abitanti censiti[2]
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Ogni famiglia originaria del luogo faceva parte del cosiddetto comune patriziale ed aveva la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini del comune. Il Patriziato di Morcote è estinto[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Johann Rudolf Rahn, I monumenti artistici del medio evo nel Cantone Ticino, traduzione di Eligio Pometta, Bellinzona, Tipo-Litografia di Carlo Salvioni, 1894., pp. 219–232.
- Emilio Motta, I Sanseverino, Periodico della Società storica comense, v. II, Como 1882.
- Idem, Bollettino storico della Svizzera italiana, Colombi, Bellinzona, 1892.
- Elena Bassi, Architettura del Sei e del Settecento a Venezia, 1962, pp. 207–232.
- Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 319, pp, 437-438, 582.
- Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, p. 315-319.
- Adolf K. Placzek, Macmillan Encyclopedia of Architects, 1982, pp. 613–614.
- Piero Boccardo, Franco Boggero, Una veduta ticinese di Genova, il pittore valsoldese Domenico Pezzi e la cultura ligure del Cinquecento, in «Bollettino Storico della Svizzera Italiana», XCVI, Bellinzona 1984.
- Emilio Motta, Effemeridi ticinesi, ristampa Edizioni Metà Luna, Giubiasco 1991.
- Massimo Bartoletti, Laura Damiani Cabrini, I Carlone di Rovio, Fidia, Lugano 1997, pp. 257–258.
- AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, pp. 350–355.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «Morcote»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Morcote
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Morcote
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (IT, DE, EN) Sito ufficiale, su morcote.ch.
- Giuseppe Negro, Morcote, in Dizionario storico della Svizzera, 26 maggio 2011. URL consultato il 2 novembre 2017.
- Ufficio di statistica del Cantone Ticino: Morcote, su www3.ti.ch.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 238115707 · GND (DE) 4505240-2 |
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