Titanomachya

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Titanomachya
Immagine di Titanomachya mancante
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SuperordineDinosauria
OrdineSaurischia
Sottordine†Sauropodomorpha
Infraordine†Sauropoda
Clade†Macronaria
Clade†Titanosauria
Superfamiglia†Saltasauroidea
GenereTitanomachya
Pérez-Moreno et al., 2024
Nomenclatura binomiale
†Titanomachya gimenezi
Pérez-Moreno et al., 2024

Titanomachya (il cui nome deriva dalla Titanomachia della mitologia greca) è un genere estinto di dinosauro sauropode titanosauro vissuto nel Cretaceo superiore (Maastrichtiano), in quella che oggi è la Formazione La Colonia, in Argentina. Il genere contiene una singola specie, la specie tipo T. gimenezi, un titanosauro relativamente piccolo, del peso di circa 7,8 tonnellate.

Scoperta e denominazione

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L'esemplare olotipo di Titanomachya, MPEF Pv 11547, venne scoperto nei sedimenti della Formazione La Colonia vicino al monte Cerro Bayo e al cratere Bajada del Diablo nella Provincia del Chubut in Patagonia, Argentina. L'esemplare è costituito da uno scheletro incompleto e parzialmente articolato, comprendente una vertebra caudale, diverse costole frammentarie, due archi ematici, l'omero sinistro, frammenti della cintura pelvica, parte di entrambi i femori, entrambe le tibie e i peroni e parti di entrambi gli astragali.[1]

Nel 2024, Pérez-Moreno et al. descrisse e nominò Titanomachya gimenezi come un nuovo genere e specie di sauropode titanosauro basato su questi resti fossili. Dalla stessa formazione sono note anche due vertebre caudali parziali appartenenti a titanosauri saltasauroidi, ma non sono state riferite a Titanomachya per l'impossibilità di poterle compare con i medesimi elementi assenti nell'olotipo. Il nome generico, Titanomachya, allude alla Titanomachia della mitologia greca, la grande battaglia in cui gli dei dell'Olimpo combatterono e sconfissero i Titani, in riferimento alla vicinanza temporale della specie all'età dell'estinzione dei titanosauri. Il nome specifico, gimenezi, onora Olga Giménez e i suoi contributi paleontologici allo studio dei dinosauri argentini della Provincia del Chubut.[1]

Titanomachya rappresenta il primo titanosauro saltasauroide ad essere scoperto nei sedimenti della Patagonia centrale datati alla fine del Cretaceo. L'unico altro saltasauroide del massiccio della Patagonia settentrionale è il gigantesco Dreadnoughtus, di età simile e proveniente dalla Formazione Cerro Fortaleza, in Argentina.[1]

Titanomachya è un piccolo titanosauro, con una lunghezza stimata di 6 metri[2] con un peso stimato intorno alle 5,8-9,8 tonnellate, ed una massa corporea media di 7,8 tonnellate. Nonostante le modeste dimensioni, l'esemplare olotipo era un adulto di dimensioni simili ad alcuni saltasauridi imparentati, come Neuquensaurus e Saltasaurus, ma potrebbe aver pesato di più, come indicato da un astragalo modificato per sorreggere meglio un carico maggiore. La morfologia dell'astragalo è intermedia tra i colossosauri e i saltasauroidi.[1]

Classificazione

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Pérez-Moreno et al. (2024) hanno inserito Titanomachya in un'analisi filogenetica e hanno scoperto che si trovava all'interno clade Lithostrotia, a sua volta recuperato come un sotto clade di Saltasauroidea. Questo risultato è simile a quello recuperato nella descrizione del 2023 di Bustingorrytitan.[3] I risultati di Pérez-Moreno et al. sono mostrati nel cladogramma seguente:[1]

Eutitanosauria

Colossosauria

Saltasauroidea

Dreadnoughtus

Lithostrotia

Malawisaurus

Tapuiasaurus

Alamosaurus

Rapetosaurus

Opisthocoelicaudia

Titanomachya

Saltasaurus

Neuquensaurus

Paleoecologia

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L'olotipo di Titanomachya è stato ritrovato negli affioramenti della Formazione La Colonia, che risale alla fine del Maastrichtiano, a ridosso del confine Cretaceo-Paleogene.[4] Questa formazione è famosa per essere la formazione in cui sono stati ritrovati i fossili del teropode abelisauride Carnotaurus e Koleken[5], così come i fossili di altri rettili tra cui la tartaruga Patagoniaemys, e i plesiosauri Kawanectes, Chubutinectes e Sulcusuchus.[6][7][8][9] Sebbene Titanomachya rappresenti il primo dinosauro erbivoro descritto e nominato ufficialmente da questa località, sono stati ritrovati anche resti di hadrosauri e ankylosauri indeterminati. Le piccole dimensioni adulte di Titanomachya rispetto ad altri titanosauri giganti potrebbero essere il risultato della competizione con una maggiore diversità di questi erbivori.[1][2]

  1. ^ a b c d e f A. Pérez-Moreno, L. Salgado, J. L. Carballido, A. Otero e D. Pol, A new titanosaur from the La Colonia Formation (Campanian-Maastrichtian), Chubut Province, Argentina, in Historical Biology, 2024.
  2. ^ a b (EN) Riley Black, Unprecedented fossils reveal the smallest titanosaur ever found, su National Geographic, 11 Aprile 2024. URL consultato l'11 Aprile 2024.
  3. ^ M. E. Simón e L. Salgado, A new gigantic titanosaurian sauropod from the early Late Cretaceous of Patagonia (Neuquén Province, Argentina), in Acta Palaeontologica Polonica, 2023.
  4. ^ W. C. Clyde, J. M. Krause, F. De Benedetti, J. Ramezani, N. R. Cúneo, M. A. Gandolfo, P. Haber, C. Whelan e T. Smith, New South American record of the Cretaceous–Paleogene boundary interval (La Colonia Formation, Patagonia, Argentina), in Cretaceous Research, vol. 126, 1º Ottobre 2021, pp. 104889.
  5. ^ Diego Pol, Mattia Antonio Baiano, David Černý, Fernando Novas e Ignacio A. Cerda, A new abelisaurid dinosaur from the end Cretaceous of Patagonia and evolutionary rates among the Ceratosauria, in Cladistics, 21 Maggio 2024.
  6. ^ Zulma Gasparini, Juliana Sterli, Ana Parras, José Patricio O'Gorman, Leonardo Salgado, Julio Varela e Diego Pol, Late Cretaceous reptilian biota of the La Colonia Formation, central Patagonia, Argentina: Occurrences, preservation and paleoenvironments, in Cretaceous Research, vol. 54, 2015, pp. 154–168. URL consultato il 6 Aprile 2019.
  7. ^ (EN) José P. O’Gorman, Ana Paula Carignano, Lydia Calvo-Marcilese e Juan Pablo Pérez Panera, A new elasmosaurid (Sauropterygia, Plesiosauria) from the upper levels of the La Colonia Formation (upper Maastrichtian), Chubut Province, Argentina, in Cretaceous Research, 10 Agosto 2023, pp. 105674.
  8. ^ José Patricio O'Gorman, First record of Kawanectes lafquenianum (Plesiosauria, Elasmosauridae) from the La Colonia Formation of Argentina, with comments on the mandibular morphology of elasmosaurids, in Alcheringa: An Australasian Journal of Palaeontology, vol. 44, n. 1, 2020, pp. 176–193.
  9. ^ J.P. O'Gorman e Z. Gasparini, Revision of Sulcusuchus erraini (Sauropterygia, Polycotylidae) from the Upper Cretaceous of Patagonia, Argentina, in Alcheringa: An Australasian Journal of Palaeontology, vol. 37, n. 2, 2013, pp. 163–176.

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