Coordinate: 41°28′N 13°56′E

San Vittore del Lazio

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San Vittore del Lazio
comune
San Vittore del Lazio – Stemma
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lazio
Provincia Frosinone
Amministrazione
SindacoNadia Bucci (Uniti per San Vittore) dal 26-5-2014
Territorio
Coordinate41°28′N 13°56′E
Altitudine210 m s.l.m.
Superficie27,51 km²
Abitanti2 415[1] (30-6-2022)
Densità87,79 ab./km²
FrazioniRadicosa, Rocca d'Evandro Scalo
Comuni confinantiCassino, Cervaro, Conca Casale (IS), Mignano Monte Lungo (CE), Rocca d'Evandro (CE), San Pietro Infine (CE), Venafro (IS), Viticuso
Altre informazioni
Cod. postale03040
Prefisso0776
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT060070
Cod. catastaleI408
TargaFR
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Cl. climaticazona D, 1 507 GG[3]
Nome abitantisanvittoresi
Patronosan Vittore
Giorno festivo8 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Vittore del Lazio
San Vittore del Lazio
San Vittore del Lazio – Mappa
San Vittore del Lazio – Mappa
Posizione del comune di San Vittore del Lazio nella provincia di Frosinone
Sito istituzionale

San Vittore del Lazio è un comune italiano di 2 415 abitanti della provincia di Frosinone nel Lazio.

Geografia fisica

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San Vittore è arroccato su di un colle che sovrasta la valle in cui il Liri confluisce nel Gari; il territorio comunale è il territorio laziale che s'incunea tra Campania e Molise. Condivide con Accumoli, Acquapendente, Cittareale e Picinisco la particolarità di essere uno dei cinque comuni laziali il cui territorio comunale confina con più regioni diverse dal territorio di appartenenza.

Classificazione climatica: zona D, 1507 GR/G

Origini del nome

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Il toponimo deriva dall'antica cella benedettina vicino alla quale sorse il nucleo urbano. Si aggiunse "del Lazio" per distinguerlo dai comuni italiani altrimenti omonimi.

Si identificano nel territorio comunale, precisamente in località Marena-Falascosa, molti resti di mura megalitiche, eretti probabilmente dai Sanniti, identificati con le mura di Aquilonia; la cinta muraria è lunga circa un chilometro e mezzo snodandosi sul pendio Ovest del Monte Sammucro. Sono stati rintracciati nel territorio comunale di San Vittore varie testimonianze pre-romane e romane oltre la cinta muraria.

San Vittore viene fondata nel IX secolo attorno ad una chiesa eretta dai padri benedettini di Montecassino, che governavano il territorio. La più antica menzione del castello è del 1057 in un documento che attesta la sua appartenenza alla Terra di San Benedetto. Nel XV secolo il castello appartenne ai Mancini di Venafro; alla loro estinzione passò con il palazzo e le terre ai Mancini di Napoli Marchesi di Fusignano, che però non vi risiederono mai, dimorando essi a Castel Baronia nel Principato Ultra. Nel XIX secolo il Conte Antonio Mancini dei Marchesi di Fusignano (figlio del Conte Gennaro e di Lucrezia Cedronio dei Marchesi di Rocca d'Evandro), 1° Tenente della Gendarmeria Reale dell'Esercito delle Due Sicilie, ereditò tutti i beni di famiglia in Terra di Lavoro: egli, per primo, stabilì la sua dimora nel castello avito di San Vittore. Per secoli fu un fiorente centro produttivo di oggetti in argilla, in bronzo fuso e legno; rimane in attività oggi qualche fornace per laterizi oggi, per il resto la popolazione è occupata nel settore industriale.

Medaglia d'argento al merito civile - nastrino per uniforme ordinaria
«Centro strategicamente importante, situato sulla linea Gustav, durante l'ultimo conflitto mondiale, si trovò al centro degli opposti schieramenti, subendo violente rappresaglie e razzie dalle truppe tedesche e devastanti bombardamenti da parte alleata, che causarono la morte di numerosissimi cittadini e la totale distruzione dell'abitato. Splendido esempio di spirito di sacrificio ed amor patrio. S. Vittore del Lazio (FR), 1943-1944»
— 10 marzo 2004[4]

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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  • La chiesa di San Nicola è per la cittadinanza il monumento più importante: contiene cicli pittorici (XIV secolo) ritraenti le opere di misericordia e il martirio di Santa Margherita d'Antiochia.
  • La chiesa di Santa Maria della Rosa segue una impostazione architettonica molto antica: il campanile è collocato al centro della facciata.
  • La chiesa della Madonna delle Grazie, nei pressi del Camposanto, è stata restaurata nel 1968.

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[5]

La popolazione professa per la maggior parte la religione cattolica e afferisce alla diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, ma fino all'anno 2014 faceva parte dell'abbazia territoriale di Montecassino.

Tradizioni e folclore

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  • San Vittore - 8 maggio
  • Vita e Costumi nel Medioevo - inizi di agosto

Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema Unità locali, intesa come numero di imprese attive, ed addetti, intesi come numero di addetti delle imprese locali attive (valori medi annui).[6]

2015 2014 2013
Numero imprese attive % Provinciale Imprese attive % Regionale Imprese attive Numero addetti % Provinciale Addetti % Regionale Addetti Numero imprese attive Numero addetti Numero imprese attive Numero addetti
San Vittore del Lazio 171 0,51% 0,04% 651 0,61% 0,04% 188 633 187 602
Frosinone 33.605 7,38% 106.578 6,92% 34.015 107.546 35.081 111.529
Lazio 455.591 1.539.359 457.686 1.510.459 464.094 1.525.471

Nel 2015 le 171 imprese operanti nel territorio comunale, che rappresentavano lo 0,51% del totale provinciale (33.605 imprese attive), hanno occupato 651 addetti, lo 0,61% del dato provinciale; in media, ogni impresa nel 2015 ha occupato poco meno di quattro addetti (3,81).

Infrastrutture e trasporti

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San Vittore del Lazio è servito dalla Stazione di Rocca d'Evandro-San Vittore.

È collegata con l'Autostrada del Sole (Milano-Napoli) attraverso l'uscita San Vittore.

Amministrazione

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Fino al 1927 faceva parte della provincia di Terra di Lavoro e si chiamava solamente San Vittore. In realtà si chiamava già San Vittore del Lazio, (fonte "Annuario generale Touring Club Italiano 1925-1926") Nel 1927, a seguito del riordino delle circoscrizioni provinciali stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio 1927, per volontà del governo fascista, quando venne istituita la provincia di Frosinone, San Vittore del Lazio passò dalla provincia di Caserta a quella di Frosinone.

Altre informazioni amministrative

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  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Conferimento di onorificenze al merito civile, in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, n. 292, 16 dicembre 2006, p. 7.
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ Atlante Statistico dei comuni dell'Istat, su asc.istat.it. URL consultato il 28 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2020).
  • Pompilio Dottore, Mariano Bocchini, "I Conti Mancini di San Vittore", Delta3 Edizioni, 2020
  • Pompilio Dottore, "Il Casato Mancini", Delta3 Edizioni, 2022
  • Pompilio Dottore, "I Mancini e il Castello di San Vittore (Album Fotografico)", Delta3 Edizioni, 2024

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • Notizie sulla Famiglia Mancini, su comune.sanvittoredellazio.fr.it. URL consultato il 30 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2014).
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