Rocca d'Evandro
Rocca d'Evandro comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Provincia | Caserta |
Amministrazione | |
Sindaco | Emilia Delli Colli (Lista civica "Esperienza - Legalita - Innovazione") dal 09-06-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 41°22′27.77″N 13°54′25.61″E |
Altitudine | 83 m s.l.m. |
Superficie | 49,54 km² |
Abitanti | 3 012[1] (31-5-2023) |
Densità | 60,8 ab./km² |
Frazioni | Bivio Mortola, Camino, Campolongo, Casamarina, Centro Storico, Cocuruzzo, Mortola, Vallevona |
Comuni confinanti | Cassino (FR), Castelforte (LT), Galluccio, Mignano Monte Lungo, San Vittore del Lazio (FR), Sant'Ambrogio sul Garigliano (FR), Sant'Andrea del Garigliano (FR), Sant'Apollinare (FR), Sessa Aurunca |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 81040 |
Prefisso | 0823 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 061069 |
Cod. catastale | H398 |
Targa | CE |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona D, 1 466 GG[3] |
Nome abitanti | roccavandresi |
Patrono | san Rocco |
Giorno festivo | 8 maggio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Rocca d'Evandro nella provincia di Caserta | |
Sito istituzionale | |
Rocca d'Evandro è un comune italiano di 3 012 abitanti della provincia di Caserta in Campania. Prima dell'XI secolo nota come Rocca di Bandra o Rocca di Vandra o Vandra.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Il paese è collocato su di un piccolo colle ai piedi del monte Camino. La fortezza arroccata in cima al borgo di Rocca d'Evandro domina l'ampia vallata del Garigliano tra i monti Aurunci, il monte Cairo e le Mainarde.
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Incerta l'origine del toponimo. "Rocca" si riferisce al castello, ma prima dell'XI secolo la località era un insediamento posto a valle, forse di origine romana, forse nato in seguito all'esodo delle popolazioni di Casinum ed Aquinum nel 582 a seguito delle scorrerie del longobardo Zotone, duca di Benevento.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Sorgono nel territorio del comune testimonianze d'insediamenti romani come l'approdo vinario in località Porto di Mola - Mortola e forse la stessa Vandra. Il castello, a cui è legata la vita del borgo, nasce intorno al X secolo. La sua posizione strategica è causa di dure contese per il suo dominio. In un documento dell'11 luglio 961 se ne attesta la cessione dai principi di Capua e Benevento al monastero di San Salvatore.
Nel 1117 e nel 1343 due terremoti devastano molti centri della zona, tra cui Montecassino. Nel XIV secolo Montecassino prende possesso della fortezza.
Agli inizi del XVI secolo, con Camino e Mignano, Rocca d'Evandro è tra i possedimenti di Ettore Fieramosca. Poi nel 1534, conquistato il Regno di Napoli, Carlo V ne fa dono alla poetessa Vittoria Colonna per il suo contributo. Gli ultimi feudatari furono i Cedronio, prima baroni e dal 1677 marchesi di Rocca d'Evandro.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— 8 novembre 2004[4]
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Per secoli la vita a Rocca d'Evandro si identifica con quella del suo castello. Dal 1980 il castello è di proprietà del comune, che lo acquista per salvaguardarne il patrimonio storico e recuperarlo come patrimonio culturale della collettività. Dal 1983 sono stati avviati lavori di restauro sotto la sorveglianza della Sovrintendenza per i beni ambientali, artistici, architettonici e storici di Caserta e Benevento. La sua posizione strategica, che un tempo lo rese prezioso per gesta militari, oggi ben si presta ad un uso turistico e culturale.
Importante testimonianza del periodo romano sono anche i resti di un approdo vinario venuti alla luce in località Mortola, nella zona cosiddetta di Porto di Mola.
Notevoli sono le chiese del Settecento di Santa Maria Maggiore e del Farneto; del Seicento invece è il santuario di Monte Camino posto a circa 1000 m s.l.m., che si può raggiungere a piedi; l'eremo dell'Eterno Padre su Monte Maggiore (XVI secolo); la chiesa di Santa Maria di Mortola, vicino a Suio, e la cappella di San Tommaso del XV secolo, entrambe ristrutturate.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[5]
Religione
[modifica | modifica wikitesto]La popolazione professa per la maggior parte la religione cattolica e afferisce alla diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, ma fino all'anno 2014 faceva parte dell'abbazia territoriale di Montecassino.
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Strade
[modifica | modifica wikitesto]Il comune è interessato dalla ex strada statale 430 della Valle del Garigliano e dall'uscita di San Vittore dell'autostrada A1.
Ferrovie
[modifica | modifica wikitesto]Il comune è servito dalla stazione di Rocca d'Evandro-San Vittore sulla ferrovia Roma-Cassino-Napoli.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1988- | 1990 | Antonio Marandola | Partito Socialista Democratico Italiano | Sindaco | |
1990- | 1995 | Antonio Marandola | Partito Socialista Democratico Italiano | Sindaco | |
1995- | 1999 | Antonio Marandola | Alleanza Nazionale | Sindaco | |
1999- | 2004 | Antonio Marandola | Alleanza Nazionale | Sindaco | |
2004- | 2009 | Carmine Domenicano | Lista Civica | Sindaco | |
2009- | 2014 | Angelo Marrocco | Lista Civica | Sindaco | |
2014- | 2019 | Angelo Marrocco | Lista Civica | Sindaco | |
2019- | in carica | Emilia Delli Colli | Lista Civica | Sindaco |
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
Castello di Rocca d'Evandro
-
Castello. Visione d'insieme
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2019.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Conferimento di onorificenze al merito civile, in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, n. 292, 16 dicembre 2006, p. 8.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Adolfo Panarello, …rocca, quæ Bantra dicitur… Storia ed evoluzione del castello di Rocca d'Evandro dalle origini all'eversione della feudalità[collegamento interrotto], Adolfo Panarello, 2000.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Rocca d'Evandro
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Rocca d'Evandro nel mondo, su roccadevandro.net.
- Sito istituzionale, su comuneroccadevandro.it.