Palazzo Dal Verme
Palazzo Dal Verme | |
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Corte del palazzo | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Milano |
Indirizzo | Via Giacomo Puccini, 3 |
Coordinate | 45°28′01.26″N 9°10′49.38″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | XV secolo |
Stile | Rinascimentale |
Realizzazione | |
Architetto | ignoto |
Il Palazzo Dal Verme fu la dimora nobiliare di una delle famiglie più potenti della corte viscontea e sforzesca del XV secolo. Resta oggi il cortile, fra le maggiori testimonianze di edilizia civile di epoca rinascimentale a Milano. Si trova in via Giacomo Puccini 3.
Storia e descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il palazzo fu edificato da Luigi Dal Verme (1390-1449), conte di Sanguinetto, alla metà del XV secolo su terreni situati nella Contrada di San Giovanni sul muro donati dai Duchi di Milano.[1] Il Dal Verme iniziò la sua carriera di condottiero al servizio del Conte di Carmagnola, di cui sposò la figlia, Luchina Bussone. Fu poi capitano di ventura sotto le insegne di Filippo Maria Visconti, dal quale ottenne i feudi di Bobbio e Voghera, e in seguito alla morte di questi combatté al fianco di Francesco Sforza[2]. La costruzione fu poi proseguita dal figlio Pietro e dal nipote Federico.
Il complesso, giunto in buone condizioni fino al XX secolo, fu duramente colpito dalle bombe del 1943, che ne distrussero la facciata. Sopravvive oggi la corte, inserita all'interno di un moderno complesso condominiale del dopoguerra.
Si accede alla corte da un androne, che presenta la decorazione rinascimentale originaria, costituita da affreschi che ricoprono le volte a crociera, sorrette da peducci scolpiti. Il cortile regolare è aperto da portici sui quattro lati di quattro arcate ciascuno. Reggono le arcate colonne in pietra sormontate da capitelli compositi a foglie d'acanto, che ospitano targhe a testa di cavallo con stemmi non più leggibili. Sopra gli archi corre una decorazione di cornicioni e cordonature in cotto, restaurate in base alle parti superstiti. Fra i pennacchi degli archi, una serie di tondi in pietra alterna stemmi nobiliari a profili di personaggi della corte sforzesca[3]. Al centro, vera da pozzo scolpita, risalente al XV secolo.
Galleria d'immagini
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Facciata.
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Portone.
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Portone.
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Andito d'ingresso
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Andito.
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Andito.
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Andito.
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Andito.
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Andito.
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Le volte affrescate
Chiostro / Cloister
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fotografia antecedente i danni bellici
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veduta della corte
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a cura di Alberto di Bello, CONTRIBUTO A UNA BIBLIOGRAFIA DEI PALAZZI PRIVATI DI MILANO DAL XIV SECOLO ALL’ETÀ NEOCLASSICA (PDF), su Comune di Milano, http://mssormani.comune.milano.it, aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2017).
- ^ Dal Verme Luigi, in Dizionario Biografico degli Italiani, op.cit.
- ^ M.C. Passoni, J. Stoppa, Il tardogotico e il rinascimento,p. 69, op.cit.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Guida d'Italia, Milano, Edizioni Touring Club Italiano, Milano 2005.
- M.C. Passoni, J. Stoppa, Il tardogotico e il rinascimento, in "Itinerari di Milano e provincia", Provincia di Milano, MIlano, 2000
- Dal Verme Luigi, in Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 32 (1986), Treccani
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Palazzo Dal Verme