Faceva parte di una famiglia numerosa e appassionata di sport motoristici, tanto è vero che anche il fratello Alain si fece conoscere nell'ambiente motociclistico per le preparazioni di moto a base di un proprio telaio e motorizzazione Yamaha che corsero in varie edizioni del mondiale appunto come Chevallier-Yamaha. Per l'inizio della sua carriera utilizzò delle moto Aermacchi partecipando a gare nazionali francesi; nel 1971 acquistò le prime Yamaha per poter gareggiare nei gran premi.
Ha corso poi fino al 1979, alternandosi nelle classi 250, 350 e 500, sempre a bordo di modelli con motore Yamaha e, dal 1974, spesso con telaio preparato dal fratello. Durante la sua carriera ha ottenuto una vittoria, due secondi posti e quattro terzi posti e ha ottenuto, come miglior piazzamento finale, un 6º posto nel 1977 in 350.
Durante una gara di contorno della Moto-Journal 200 il 6 aprile 1980 sul Circuito Paul Ricard, cadde, procurandosi un trauma toracico; morì in ospedale la sera stessa. E sepolto nel cimitero di Vendôme nel Loir et Cher.