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Messa di san Gregorio

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Hans Baldung, Messa di san Gregorio, Cleveland Museum of Art, 1511

La Messa di San Gregorio è un tema iconografico apparso nel cristianesimo medievale e ripreso talvolta anche dopo la Controriforma.

Normalmente le opere con questo soggetto rappresentano un miracolo eucaristico con il papa Gregorio Magno che celebra la messa nella basilica di Santa Pudenziana a Roma davanti alla visione di Cristo come Uomo dei dolori sopra l'altare.

Tuttavia, a causa delle varianti alla leggenda originaria, e degli adattamenti, pur rimanendo nell'ambito eucaristico, invece della più comune apparizione dell'Uomo dei dolori è possibile occasionalmente avere quella di Gesù Bambino (Romanino, Messa di san Gregorio, 1521/1524, olio su tela, Brescia, chiesa di San Giovanni Evangelista, cappella del Santissimo Sacramento[1]; Passignano, San Gregorio papa che comunica una donna incredula, 1587, olio su tavola, Cerreto Guidi, Oratorio della Santissima Trinità[2]). Invece quando il celebrante Gregorio esibisce un corporale insanguinato si tratta più precisamente di un distinto episodio attribuitogli: il cosiddetto miracolo del brandeum[3] (Andrea Sacchi, Messa di san Gregorio, 1625/1627, olio su tela, Città del Vaticano, basilica di San Pietro[4] nonché la piccola replica ai Musei Vaticani[5]; Denijs Calvaert, San Gregorio e il miracolo del corporale, Bologna, Chiesa dei Santi Gregorio e Siro[6]).

Messa di san Gregorio per le anime purganti, Il Cerano, 1614, Basilica di San Vittore (Varese)

In realtà, perlomeno in ambito italiano, la definizione viene utilizzata anche per le rappresentazioni di quella che avrebbe per titolo completo Messa di san Gregorio per le anime purganti (p.e. Cerano, Messa di san Gregorio, 1614, olio su tela, Varese, basilica di San Vittore[7]).

I riferimenti più remoti attualmente noti risalgono all'VIII secolo, nelle storie di Paolo Diacono e, nel secolo successivo, in quelle di Giovanni di Montecassino. In quest'ultima versione si narra che una donna rise della Comunione, dicendo ad una sua compagna di non credere alla transustanziazione. Subito dopo la preghiera del celebrante l'ostia si trasformò in un dito insanguinato[8]. Diversi testi ripresero questa storia nei secoli successivi, come la Legenda Aurea, e trasformarono la visione del dito nell'apparizione dell'Uomo dei dolori.

  1. ^ Messa di San Gregorio, su Lombardia Beni Culturali. URL consultato il 3 gennaio 2022.
  2. ^ San Gregorio papa che comunica una donna incredula, su santaliberata.org. URL consultato il 3 gennaio 2022.
  3. ^ Gallori 2011, pp. 215-216.
  4. ^ Sacchi Andrea, Messa di san Gregorio Magno, su Fondazione Federico Zeri. URL consultato il 3 gennaio 2022.
  5. ^ San Gregorio e il miracolo del Corporale, su Musei Vaticani. URL consultato il 3 gennaio 2022.
  6. ^ Calvaert D. (1581), Dipinto San Gregorio e il miracolo del corporale, su Beweb. URL consultato il 3 gennaio 2022.
  7. ^ Messa di San Gregorio, su Catalogo generale dei Beni Culturali. URL consultato il 3 gennaio 2022.
  8. ^ Rubin 1992, pp. 121-122.
  • (EN) Miri Rubin, Corpus Christi: The Eucharist in Late Medieval Culture, Cambridge University Press, 1992, pp. 120-122, 308–310. Ospitato su Google books.
  • Corinna Tania Gallori, Sull'iconografia della Messa di San Gregorio di Girolamo Romanino, in Arte Cristiana, XCIX, n. 864, Milano, Scuola Beato Angelico, maggio-giugno 2011.

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