Conclave del 1294
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Papa Bonifacio VIII | |||
Durata | Dal 23 al 24 dicembre 1294 | ||
Luogo | Castel Nuovo, Napoli | ||
Partecipanti | 22 | ||
Scrutini | 3 | ||
Decano | Ugo Aycelin de Billom | ||
Vice Decano | Gerardo Bianchi | ||
Camerlengo | Tommaso di Ocre | ||
Protodiacono | Matteo Rubeo Orsini | ||
Eletto | Bonifacio VIII (Benedetto Caetani) | ||
Il conclave del 1294 venne convocato dopo che Papa Celestino V ebbe rinunciato al soglio di Pietro il 13 dicembre 1294. Si tenne a Napoli all'interno del Castel Nuovo.
La rinuncia di Celestino V
[modifica | modifica wikitesto]Quasi immediatamente dopo aver assunto la tiara era divenuto chiaro come il mite eremita Pietro da Morone mostrasse insofferenza all'esercizio delle funzioni pontificie e perciò meditava di lasciare il soglio pontificio. Il 6 dicembre, mentre i suoi fratelli nell'Ordine dei Celestini tentavano di dissuadere il pontefice dall'abdicazione, si tenne una manifestazione di sostegno al pontefice davanti alla sua residenza a Napoli patrocinata dal suo protettore re Carlo. Ma fu tutto inutile: consultatosi con il potente cardinale Benedetto Caetani, esperto di diritto canonico, circa la legittimità di una abdicazione, e convocato un concistoro per dare pubblica notizia della sua grave decisione, Celestino V annunciò ai cardinali la propria rinuncia al papato con effetto immediato. Il testo del documento con cui Celestino V promulgò la propria abdicazione è contenuto in una bolla del successore Bonifacio VIII del 1295:
«Ego Caelestinus Papa Quintus motus ex legittimis causis, idest causa humilitatis, et melioris vitae, et coscientiae illesae, debilitate corporis, defectu scientiae, et malignitate Plebis, infirmitate personae, et ut praeteritae consolationis possim reparare quietem; sponte, ac libere cedo Papatui, et expresse renuncio loco, et Dignitati, oneri, et honori, et do plenam, et liberam ex nunc sacro caetui Cardinalium facultatem eligendi, et providendi duntaxat Canonice universali Ecclesiae de Pastore»[1].
Il Conclave
[modifica | modifica wikitesto]Secondo le norme stabilite da Gregorio X nella costituzione apostolica Ubi Periculum, ripristinata proprio da Celestino V, dieci giorni dopo la rinuncia il Collegio cardinalizio si riunì in conclave: il 23 dicembre ebbe pertanto inizio con la solenne Messa dello Santo Spirito. Secondo Tolomeo da Lucca alle votazioni era presente anche il re di Napoli Carlo[2]. Al primo scrutinio, secondo notizie peraltro prive di conferma, avrebbe raggiunto la maggioranza dei voti il cardinale Matteo Orsini, che avrebbe però rifiutato la nomina[3]. Si sarebbe così arrivati al terzo scrutinio, il 24 dicembre, quando fu eletto papa il cardinale Benedetto Caetani, tramite la procedura dell'accessio, come ci racconta Jacopo Stefaneschi suddiacono apostolico e nipote di Niccolò III: "Post hujusmodi Caelestini cessionem die undecima, vigilia scilicet natalis Domini, quae labentis tunc millesimi ducentesimi nonagesimi quarti anni ultimo decurrebat die, Bonifacius VIII, tunc Benedictus Gajetanus nomine, Anagnia ortus, profunde juris utriusque scientiae, longique in illis exercitii, docteque experientiae, in Romana ecclesia moribus veteranus, cardine etiam insignis, in summum Pontificem scrutinio accessioneque eligitur"[4].
Assunse il nome pontificale di Bonifacio VIII e fu incoronato solennemente in Laterano dal cardinale protodiacono Matteo Rubeo Orsini, che gli impose anche il pallio.
Lista dei partecipanti
[modifica | modifica wikitesto]Al conclave del 23-24 dicembre 1294 parteciparono sicuramente 22 cardinali. Un 23º, Francesco Ronci, menzionato da Salvador Miranda nella sua lista, non partecipò in quanto probabilmente già deceduto (egli morì in data incerta dopo il 13 ottobre).
Di questi 11 erano stati creati da Celestino V nel suo unico concistoro, e nel quale la stragrande maggioranza delle nomine era di origine francese, per l'evidente influenza del sovrano angioino o proveniva da ordini religiosi e mendicanti, cinque da Niccolò IV, uno da Onorio IV, uno da Martino IV, due da Niccolò III e uno da Urbano IV.
Presenti in conclave[5]
[modifica | modifica wikitesto]Assenti in conclave
[modifica | modifica wikitesto]Nome | Paese | Titolo | Ruolo | Nascita | Concistoro |
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Raoul de Grosparmy | Regno di Francia | Cardinale vescovo di Albano | Legato pontificio nel Regno di Sicilia e in Francia | 17/12/1261 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Raynaldus, xix, p. 155-156
- ^ "ad electionem alterius procedunt, praesente Rege Carolo Neapoli".
- ^ La notizia è fornita in (EN) Salvador Miranda, ORSINI, Matteo, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University. Tuttavia non sono indicate le fonti e, soprattutto, occorre esaminare in merito le posizioni dei massimi storici italiani che si sono occupati di quel periodo: mentre Falco e Duprè Thesèider non riportano assolutamente questa notizia, molto dettagliate e puntuali sono viceversa le informazioni fornite da Agostino Paravicini Bagliani, Bonifacio VIII, op. cit.; lo storico lombardo dice inizialmente (cap. V, pag. 69) che Matteo Rubeo Orsini «non poteva sperare di essere eletto» poiché non disponeva dei voti necessari; due pagine dopo (pag. 71, nota 13) viene riportata la notizia dei tre scrutini, nel primo dei quali l'Orsini avrebbe raggiunto la maggioranza: Paravicini Bagliani nota peraltro che l'unico a dare questa notizia è un cronista tedesco dell'epoca, Sigfido di Ballhausen, che elaborò il suo scritto all'epoca dello scontro tra Bonifacio ed i Colonna, probabilmente informato dagli stessi Colonna, il che rende perlomeno sospetta questa testimonianza, come dice anche Peter Herde, Die Wahl Bonifaz' VIII..., Roma, 1994. Pertanto su questa informazione appare opportuno usare il condizionale.
- ^ Muratori, RIS III p. 616-617
- ^ Tosti, 75, 77; J. P. Adams, Sede Vacante 1294