Sangiaccato di Nasso

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Sangiaccato di Nasso
Liva-i Nakşa Berre
Informazioni generali
CapoluogoNasso
Dipendente daBandiera dell'Impero ottomano Impero ottomano
Amministrazione
Forma amministrativaSangiaccato
Evoluzione storica
Inizio1570
CausaAnnessione del Ducato di Nasso
Fine1821
CausaGuerra d'indipendenza greca
Preceduto da Succeduto da
Ducato di Nasso


Oggi parte di
Bandiera della Grecia Prima Repubblica ellenica

Bandiera della Grecia Grecia

Il sangiaccato di Nasso o di Naxos (in turco ottomano: Sancak-i/Liva-i Nakşa Berre; in greco λιβᾶς/σαντζάκι Νάξου?) era una provincia ottomana di secondo livello (sangiaccato/sanjak o liva) che comprendeva le isole Cicladi centrali e meridionali.

Storia

In lingua turca (Sancak-i/Liva-i Nakşa Berre) prende il nome dalle due isole più grandi: Naxos (Nakşa) e Paro (Berre). Il sangiaccato comprendeva il territorio dell'ex ducato di Nasso, stato tributario degli ottomani dal 1537, ma fu formalmente incorporato nell'Impero solo dopo il 1579, quando morì l'ultimo duca, Giuseppe Nasi.[1] Il sangiaccato faceva parte dell'Eyalet dell'Arcipelago almeno dal 1600, ma non è più attestato dopo la fine del XVIII secolo. Oltre al sanjak-bey a Naxos, sono registrati nel 1629 altri due bey, a Milos e Santorini.

I sangiaccato, il cui capoluogo era posto nella la stessa isola di Nasso[2] comprendeva anche le isole di Paro, Amorgo, Stampalia, Namfio, Santorini, Nio, Sikino, Policandro, Milo, Kimoli, SifantoSerfanto e molte altre isole minori.[3]

Durante l'amministrazione ottomana rimase essenzialmente nelle mani dei veneziani.[4] La preoccupazione della Porta veniva infatti soddisfatta dalle entrate delle tasse.[4] Pochissimi turchi si stabilirono a Nasso e l'influenza turca sull'isola è scarsa. La sovranità ottomana durò fino al 1821, quando le isole ribellandosi nella guerra d'indipendenza greca passarono sotto il controllo greco.

Note

Bibliografia

  • (DE) Andreas Birken, Die Provinzen des Osmanischen Reiches, collana Beihefte zum Tübinger Atlas des Vorderen Orients, vol. 13, Reichert, 1976, p. 106, ISBN 9783920153568.