Vai al contenuto

Fausto Melotti: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Biografia: typo
Botcrux (discussione | contributi)
 
(33 versioni intermedie di 26 utenti non mostrate)
Riga 13: Riga 13:
|Attività2 = pittore
|Attività2 = pittore
|Attività3 = musicista
|Attività3 = musicista
|AttivitàAltre = e [[aforista]]
|Nazionalità = italiano
|Nazionalità = italiano
}}
}}


== Biografia ==
== Biografia ==
È nato a Rovereto quando apparteneva all'[[Impero austro-ungarico]], e in questa città ha frequentato la [[Scuola Reale Elisabettiana]]. Allo scoppio della [[prima guerra mondiale]] si è trasferito a [[Firenze]], dove ha portato a termine gli studi liceali.
Nato a Rovereto quando apparteneva all'[[Impero austro-ungarico]], in questa città ha frequentato la [[Scuola Reale Elisabettina]]. Allo scoppio della [[prima guerra mondiale]] si è trasferito a [[Firenze]], dove ha portato a termine gli studi liceali. Nella città toscana Melotti, in possesso di qualità espressive naturali e di una manualità pronunciata, è entrato in contatto con letterati e artisti d'avanguardia e ha avuto la possibilità di osservare da vicino le opere degli artisti del [[rinascimento fiorentino]], quali [[Giotto]], [[Simone Martini]], [[Sandro Botticelli]], [[Donatello]] e [[Michelangelo Buonarroti]].[[File:Piazza Civica di Gibellina.jpg|miniatura|La scultura ''Sequenze'' (in alto sulla collina) a [[Gibellina]]]]
I suoi rapporti con la città natale sono ripresi alla fine del conflitto e il fervente panorama culturale che animava [[Rovereto]] in quegli anni lo ha influenzato notevolmente. Ha frequentato l'artista [[Futurismo|futurista]] [[Fortunato Depero]], l'architetto [[Gino Pollini]] (tra i fondatori del razionalismo italiano, grazie al [[Gruppo 7]]), il compositore [[Riccardo Zandonai]] e in particolare il nipote prediletto, il celebre pianista [[Maurizio Pollini]], del quale incoraggiò la carriera.


Successivamente si è laureato al [[Politecnico di Milano]] in ingegneria elettrotecnica. Dopo vari studi musicali ha deciso di dedicarsi alla scultura e così prima si è recato a Torino, studiando nello studio di [[Pietro Canonica]], poi, dal [[1928]], si è trasferito a Milano entrando all'[[Accademia di belle arti di Brera]], sotto la guida del grande scultore milanese [[Adolfo Wildt]]. Per un certo periodo si è interessato anche della ceramica ad uso commerciale ed ha lavorato alla [[Richard-Ginori]] con l'amico [[Gio Ponti]].
Nella città toscana Melotti, in possesso di qualità espressive naturali e di una manualità pronunciata, è entrato in contatto con letterati e artisti d'avanguardia e ha avuto la possibilità di osservare da vicino le opere degli artisti del [[rinascimento fiorentino]], quali [[Giotto]], [[Simone Martini]], [[Sandro Botticelli]], [[Donatello]] e [[Michelangelo Buonarroti]].
[[File:Piazza Civica di Gibellina.jpg|miniatura|La scultura ''Sequenze'' (in alto sulla collina) a [[Gibellina]]]]
I suoi rapporti con la città natale sono ripresi alla fine del conflitto e il fervente panorama culturale che animava [[Rovereto]] in quegli anni lo ha influenzato notevolmente. Ha frequentato l'artista [[Futurismo|futurista]] [[Fortunato Depero]], l'architetto [[Gino Pollini]] (tra i fondatori del razionalismo italiano, grazie al [[Gruppo 7 e MIAR|Gruppo 7]]), il compositore [[Riccardo Zandonai]] e in particolare il nipote prediletto, il celebre pianista [[Maurizio Pollini]], del quale incoraggiò la carriera.


Il suo stile muta negli anni, seguendo però sempre una sua personalissima ricerca, tesa ad articolare lo spazio secondo ritmi dal sapore musicale; così anche le sue sculture più tradizionali, legate a [[Novecento (movimento artistico)|Novecento]], come l'opera in [[gesso (materiale)|gesso]] presentata alla [[V Triennale di Milano]] del [[1933]], o le sculture preparate tra [[Roma]] e [[Carrara]] nel [[1941]] per l'Esposizione Universale dell'[[Europa (Roma)|Eur]] di [[Roma]], sono piene di quel suo particolare amore per la poesia dei materiali. Evidenti quindi i suoi legami con [[XX secolo|Novecento]], con l'arte [[Pittura metafisica|Metafisica]], ma soprattutto con il [[razionalismo]] e con gli artisti gravitanti intorno alla [[galleria Il Milione]] di [[Milano]], [[Lucio Fontana]] su tutti. Un legame particolare è quello che unisce Fausto Melotti ad [[Italo Calvino]], quando quest'ultimo scrive di essersi ispirato alle sue sculture sottili, leggere, piene di vuoti per scrivere il suo capolavoro: [[Le città invisibili]].<ref>{{Cita web|url =https://books.google.it/books?id=OearAgAAQBAJ&pg=PA231&lpg=PA231&dq=Mi+veniva+da+scrivere+citt%C3%A0+sottili+come+le+sue+sculture&source=bl&ots=WOtvaA4Qh7&sig=KAhCkOzCEuA65fJCeB7c6W-ngQM&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj7i8Xak4PaAhUIS5oKHa8DDZMQ6AEISzAG#v=onepage&q=Mi%20veniva%20da%20scrivere%20citt%C3%A0%20sottili%20come%20le%20sue%20sculture&f=false |titolo =Italo Calvino's Architecture of Lightness |autore =Letizia Modena |sito =books.google.it |editore =Routledge |data = |lingua =en |formato = |pagina =231|accesso = 23 marzo 2018}}</ref>
Successivamente si è laureato al [[Politecnico di Milano]] in ingegneria elettrotecnica. Dopo vari studi musicali ha deciso di dedicarsi alla scultura e così prima si è recato a Torino, studiando nello studio di [[Pietro Canonica]], poi, dal [[1928]], si è trasferito a Milano entrando all'[[Accademia di Brera]] , sotto la guida del grande scultore milanese [[Adolfo Wildt]]. Per un certo periodo si è interessato anche della ceramica ad uso commerciale ed ha lavorato alla [[Richard-Ginori]] con l'amico [[Gio Ponti]].


La sua scultura avrà sempre più un carattere mentale e contemporaneamente subirà una sintesi, nei modi e nei materiali: [[ceramica]] o [[gesso (materiale)|gesso]], teatrini polimaterici, ma soprattutto le sue leggerissime sculture in [[acciaio]], saranno intrisi di una vena surreale e ironica; fino alle estreme conseguenze nei lavori seguìti al riconoscimento ufficiale, che verrà solo nel [[1967]], grazie ad una mostra a [[Milano]]. Insegnò e diresse anche la Regia Scuola d'Arte di Cantù, ora Liceo Artistico Statale ''Fausto Melotti''.
Il suo stile muta negli anni, seguendo però sempre una sua personalissima ricerca, tesa ad articolare lo spazio secondo ritmi dal sapore musicale; così anche le sue sculture più tradizionali, legate a [[Novecento (movimento artistico)|Novecento]], come l'opera in [[gesso (materiale)|gesso]] presentata alla [[V Triennale di Milano]] del [[1933]], o le sculture preparate tra [[Roma]] e [[Carrara]] nel [[1941]] per l'Esposizione Universale dell'[[Europa (Roma)|Eur]] di [[Roma]], sono piene di quel suo particolare amore per la poesia dei materiali. Evidenti quindi i suoi legami con [[Novecento]], con l'arte [[Pittura metafisica|Metafisica]], ma soprattutto con il [[razionalismo]] e con gli artisti gravitanti intorno alla [[galleria Il Milione]] di [[Milano]], [[Lucio Fontana]] su tutti.
Un legame particolare è quello che unisce Fausto Melotti ad [[Italo Calvino]], quando quest'ultimo scrive di essersi ispirato alle sue sculture sottili, leggere, piene di vuoti per scrivere il suo capolavoro: [[Le città invisibili]].<ref>{{Cita web|url =https://books.google.it/books?id=OearAgAAQBAJ&pg=PA231&lpg=PA231&dq=Mi+veniva+da+scrivere+citt%C3%A0+sottili+come+le+sue+sculture&source=bl&ots=WOtvaA4Qh7&sig=KAhCkOzCEuA65fJCeB7c6W-ngQM&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj7i8Xak4PaAhUIS5oKHa8DDZMQ6AEISzAG#v=onepage&q=Mi%20veniva%20da%20scrivere%20citt%C3%A0%20sottili%20come%20le%20sue%20sculture&f=false |titolo =Italo Calvino's Architecture of Lightness |autore =Letizia Modena |sito =books.google.it |editore =Routledge |data = |lingua =en |formato = |pagina =231|accesso = 23 marzo 2018}}</ref>

La sua scultura avrà sempre più un carattere mentale e contemporaneamente subirà una sintesi, nei modi e nei materiali: [[ceramica]] o [[gesso (materiale)|gesso]], teatrini polimaterici, ma soprattutto le sue leggerissime sculture in [[acciaio]], saranno intrisi di una vena surreale e ironica; fino alle estreme conseguenze nei lavori seguìti al riconoscimento ufficiale, che verrà solo nel [[1967]], grazie ad una mostra a [[Milano]].

Insegnò e diresse anche la Regia Scuola d'Arte di Cantù, ora Liceo Artistico Statale ''Fausto Melotti''.


== Mostre ==
== Mostre ==
* Forte di Belvedere, Firenze 1981
* [[Museo d'arte contemporanea Donnaregina]] (2011 - 2012) <ref>{{Cita web|url = http://www.madrenapoli.it/mostre/fausto-melotti/|titolo =Una grande mostra antologica dedicata a Fausto Melotti, figura chiave nell’ambito della scultura moderna e contemporanea |autore = [[Germano Celant]] (curatore) |sito =madrenapoli.it |editore = [[Museo d'arte contemporanea Donnaregina|Madre]]|data =2011 |cid =G.Celant |accesso = 24 Marzo 2018}}</ref>
* [[Museo d'arte contemporanea Donnaregina]] (2011 - 2012)<ref>{{Cita web|url = http://www.madrenapoli.it/mostre/fausto-melotti/|titolo =Una grande mostra antologica dedicata a Fausto Melotti, figura chiave nell’ambito della scultura moderna e contemporanea |autore = [[Germano Celant]] (curatore) |sito =madrenapoli.it |editore = [[Museo d'arte contemporanea Donnaregina|Madre]]|data =2011 |cid =G.Celant |accesso = 24 Marzo 2018}}</ref>
* [[Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto]] (2012)<ref>{{Cita web|url = http://www.mart.trento.it/angelicogeometrico|titolo = Fausto Melotti
* [[Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto]] (2012)<ref>{{Cita web|url = http://www.mart.trento.it/angelicogeometrico|titolo = Fausto Melotti
Angelico Geometrico |autore = Denis Viva (curatore) |sito =mart.trento.it|editore = [[Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto|Mart]]|data =2012 |cid =D.Viva |accesso = 24 Marzo 2018}}</ref>
Angelico Geometrico|autore = Denis Viva (curatore)|sito = mart.trento.it|editore = [[Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto|Mart]]|data = 2012|cid = D.Viva|accesso = 24 Marzo 2018|dataarchivio = 24 marzo 2018|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180324162357/http://www.mart.trento.it/angelicogeometrico|urlmorto = sì}}</ref>
* [[Museo arte Gallarate|Museo d'arte]] MAGA di [[Gallarate]] ([[Provincia di Varese|VA]])
* [[Museo arte Gallarate|Museo d'arte]] MAGA di [[Gallarate]] ([[Provincia di Varese|VA]])
* [[Padiglione d'arte contemporanea di Milano]] (2017)<ref>{{Cita web|url =http://www.pacmilano.it/events/fausto-melotti-i-sette-savi-al-pac/ |titolo =Fausto Melotti. I Sette Savi al PAC |sito =pacmilano.it |editore =Padiglione d'arte contemporanea di Milano |data =5 Marzo 2017 |cid =PAC Milano |accesso =24 Marzo 2018}}</ref>
* [[Padiglione d'arte contemporanea di Milano]] (2017)<ref>{{Cita web|url =http://www.pacmilano.it/events/fausto-melotti-i-sette-savi-al-pac/ |titolo =Fausto Melotti. I Sette Savi al PAC |sito =pacmilano.it |editore =Padiglione d'arte contemporanea di Milano |data =5 Marzo 2017 |cid =PAC Milano |accesso =24 Marzo 2018}}</ref>
* [[Museo Carandente, Palazzo Collicola - Arti visive]] di [[Spoleto]]
* [[Museo Carandente, Palazzo Collicola - Arti visive]] di [[Spoleto]]
* Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea, Rivoli (TO)
* [[Museo d'arte contemporanea del castello di Rivoli|Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea]], [[Rivoli]] (TO)
* [[Centro studi e archivio della comunicazione|CSAC Centro Studi e Archivio della Comunicazione]], [[Università degli Studi di Parma]]
* [[Centro studi e archivio della comunicazione|CSAC Centro Studi e Archivio della Comunicazione]], [[Università degli Studi di Parma]]
* [[Palazzo Alberti Poja]], (in collaborazione con il [[Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto|Mart]] e il Comune di [[Rovereto]]) (2018)<ref>{{Cita web|url =http://www.mart.trento.it/context.jsp?ID_LINK=934&area=135 |titolo = SPAZIO FAUSTO MELOTTI |autore = Denis Viva (curatore) |sito =mart.trento.it|editore = [[Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto|Mart]]|data =2018 |cid = |accesso = 24 Marzo 2018}}</ref>
* [[Palazzo Alberti Poja]], (in collaborazione con il [[Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto|Mart]] e il Comune di [[Rovereto]]) (2018)<ref>{{Cita web|url=http://www.mart.trento.it/context.jsp?ID_LINK=934&area=135|titolo=SPAZIO FAUSTO MELOTTI|sito=mart.trento.it|editore=[[Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto|Mart]]|data=2018|cid=|accesso=24 Marzo 2018|dataarchivio=24 marzo 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180324162415/http://www.mart.trento.it/context.jsp?ID_LINK=934&area=135|urlmorto=sì}}</ref>

== Fausto Melotti nei musei ==

* Fondazione Biscozzi Rimbaud, [[Lecce]]
* [[MAGI '900]], [[Pieve di Cento]] ([[Provincia di Bologna|BO]])
* [http://www.goricoll.it/index.php?file=opere&id_cell_opera=40 Tema e Variazioni II], [http://www.goricoll.it/ Fattoria di Celle- Collezione Gori] , Santomato (PT)
* Collezione Roberto Casamonti, Firenze<ref>{{Cita web|url=https://collezionerobertocasamonti.com/?page_id=5666|titolo=Artisti – Collezione Roberto Casamonti|lingua=it-IT|accesso=2023-02-23}}</ref>

==Opere letterarie==
* ''Linee'', Piccola Biblioteca Adelphi, 117, 1981, 2ª ediz., pp.&nbsp;77, isbn: 9788845930669

== Riconoscimenti ==
Nel 1978, l'[[Accademia dei Lincei]] gli ha conferito un [[Premio Feltrinelli]] per le Arti.<ref>{{Cita web|url = https://www.lincei.it/it/premi-feltrinelli-1950-2011|titolo = Premi Feltrinelli 1950-2011|sito = lincei.it|accesso = 17 novembre 2019}}</ref>


== Note ==
== Note ==
Riga 47: Riga 56:


==Bibliografia==
==Bibliografia==
* {{Cita libro|titolo =La scrittura sincopata : jazz e letteratura nel Novecento italiano |autore = Giorgio Rimondi|wkautore = |curatore = |altri = |editore =B. Mondadori |città =Milano |anno =1999 |p =60 |cid = G.Rimondi|citazione =Fausto Melotti guidava il piccolo complesso al pianoforte che sapeva suonare con eccellenza di concertista (Carlo Belli)|ISBN =88-424-9488-7 }}
* {{Cita libro|titolo =La scrittura sincopata : jazz e letteratura nel Novecento italiano |autore = Giorgio Rimondi|wkautore = |curatore = |altri = |editore =B. Mondadori |città =Milano |anno =1999 |p =60 |cid = G.Rimondi|citazione =Fausto Melotti guidava il piccolo complesso al pianoforte che sapeva suonare con eccellenza di concertista (Carlo Belli)|ISBN =88-424-9488-7 }}
* A. M. Hammacher, Melotti, Electa, Milano, 1975
* A. M. Hammacher, Melotti, Electa, Milano, 1975
* M. Calvesi et al., Fausto Melotti, Quaderni 33, Parma, 1976, cat. mostra
* M. Calvesi et al., Fausto Melotti, Quaderni 33, Parma, 1976, cat. mostra
Riga 54: Riga 63:
* A. Mulas, Tre ore con Fausto Melotti. Intervista televisiva Roma 1984 e 1986, All'Insegna del Pesce d'Oro di Vanni Scheiwiller, Milano 1992
* A. Mulas, Tre ore con Fausto Melotti. Intervista televisiva Roma 1984 e 1986, All'Insegna del Pesce d'Oro di Vanni Scheiwiller, Milano 1992
* G. Celant, Melotti. Catalogo Generale, 2 tomi, Electa, Milano, 1994
* G. Celant, Melotti. Catalogo Generale, 2 tomi, Electa, Milano, 1994
* C. Pirovano (a cura di), [https://galleriadelloscudo.com/pubblicazione/fausto-melotti-teatrini-1931-1985/ Fausto Melotti, teatrini 1931-1985], Edizioni Galleria dello Scudo, Verona, 1996, [https://galleriadelloscudo.com/esposizione/fausto-melotti-teatrini-1931-1985/ cat. mostra].
* C. Pirovano (a cura), Melotti e la scuola di Cantù, Electa, Milano, 1999, cat. mostra,
* C. Pirovano (a cura), Melotti e la scuola di Cantù, Electa, Milano, 1999, cat. mostra,
* A. Commellato e M. Melotti (a cura), Fausto Melotti. L'opera in ceramica, Skira, Milano, 2003, cat. mostra
* A. Commellato e M. Melotti (a cura), Fausto Melotti. L'opera in ceramica, Skira, Milano, 2003, cat. mostra
Riga 67: Riga 77:


== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita web|url = https://www.ravennaedintorni.it/rd-cult/arte/la-straordinaria-leggerezza-di-fausto-melotti/|titolo =La straordinaria leggerezza di Fausto Melotti|autore = Sabina Ghinassi|sito =ravennaedintorni.it |editore =Ravenna&Dintorni |data =17 settembre 2017 |cid = S.Ghinassi |accesso = 24 marzo 2018}}
* {{Cita web|url = https://www.ravennaedintorni.it/rd-cult/arte/la-straordinaria-leggerezza-di-fausto-melotti/|titolo =La straordinaria leggerezza di Fausto Melotti|autore = Sabina Ghinassi|sito =ravennaedintorni.it |editore =Ravenna&Dintorni |data =17 settembre 2017 |cid = S.Ghinassi |accesso = 24 marzo 2018}}
* {{Cita web|url = https://www.rsi.ch/rete-due/programmi/cultura/geronimo/Klee-e-Melotti-fra-pittura-scultura-e-musica-2560570.html|titolo = Klee e Melotti: fra pittura scultura e musical|autore = Lina Simoneschi |sito =rsi.ch|editore = [[RSI (azienda)]] |data = 2013 |cid = L.Simoneschi |accesso = 24 marzo 2018}}
* {{Cita web|url = https://www.rsi.ch/rete-due/programmi/cultura/geronimo/Klee-e-Melotti-fra-pittura-scultura-e-musica-2560570.html|titolo = Klee e Melotti: fra pittura scultura e musical|autore = Lina Simoneschi |sito =rsi.ch|editore = [[RSI (azienda)]] |data = 2013 |cid = L.Simoneschi |accesso = 24 marzo 2018}}
* {{cita web|http://www.arte-argomenti.org/saggi/melotti.htm|Approfondimenti}}
* {{cita web|http://www.arte-argomenti.org/saggi/melotti.htm|Approfondimenti}}
{{Premio Feltrinelli}}

{{Controllo di autorità}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Biografie|scultura}}
{{Portale|Biografie|scultura}}
Riga 77: Riga 88:
[[Categoria:Studenti dell'Accademia di belle arti di Brera]]
[[Categoria:Studenti dell'Accademia di belle arti di Brera]]
[[Categoria:Studenti del Politecnico di Milano|Melotti]]
[[Categoria:Studenti del Politecnico di Milano|Melotti]]
[[Categoria:Vincitori del Premio Feltrinelli]]

Versione attuale delle 08:57, 24 apr 2024

Fausto Melotti (Rovereto, 8 giugno 1901Milano, 22 giugno 1986) è stato uno scultore, pittore, musicista e aforista italiano.

Nato a Rovereto quando apparteneva all'Impero austro-ungarico, in questa città ha frequentato la Scuola Reale Elisabettina. Allo scoppio della prima guerra mondiale si è trasferito a Firenze, dove ha portato a termine gli studi liceali. Nella città toscana Melotti, in possesso di qualità espressive naturali e di una manualità pronunciata, è entrato in contatto con letterati e artisti d'avanguardia e ha avuto la possibilità di osservare da vicino le opere degli artisti del rinascimento fiorentino, quali Giotto, Simone Martini, Sandro Botticelli, Donatello e Michelangelo Buonarroti.

La scultura Sequenze (in alto sulla collina) a Gibellina

I suoi rapporti con la città natale sono ripresi alla fine del conflitto e il fervente panorama culturale che animava Rovereto in quegli anni lo ha influenzato notevolmente. Ha frequentato l'artista futurista Fortunato Depero, l'architetto Gino Pollini (tra i fondatori del razionalismo italiano, grazie al Gruppo 7), il compositore Riccardo Zandonai e in particolare il nipote prediletto, il celebre pianista Maurizio Pollini, del quale incoraggiò la carriera.

Successivamente si è laureato al Politecnico di Milano in ingegneria elettrotecnica. Dopo vari studi musicali ha deciso di dedicarsi alla scultura e così prima si è recato a Torino, studiando nello studio di Pietro Canonica, poi, dal 1928, si è trasferito a Milano entrando all'Accademia di belle arti di Brera, sotto la guida del grande scultore milanese Adolfo Wildt. Per un certo periodo si è interessato anche della ceramica ad uso commerciale ed ha lavorato alla Richard-Ginori con l'amico Gio Ponti.

Il suo stile muta negli anni, seguendo però sempre una sua personalissima ricerca, tesa ad articolare lo spazio secondo ritmi dal sapore musicale; così anche le sue sculture più tradizionali, legate a Novecento, come l'opera in gesso presentata alla V Triennale di Milano del 1933, o le sculture preparate tra Roma e Carrara nel 1941 per l'Esposizione Universale dell'Eur di Roma, sono piene di quel suo particolare amore per la poesia dei materiali. Evidenti quindi i suoi legami con Novecento, con l'arte Metafisica, ma soprattutto con il razionalismo e con gli artisti gravitanti intorno alla galleria Il Milione di Milano, Lucio Fontana su tutti. Un legame particolare è quello che unisce Fausto Melotti ad Italo Calvino, quando quest'ultimo scrive di essersi ispirato alle sue sculture sottili, leggere, piene di vuoti per scrivere il suo capolavoro: Le città invisibili.[1]

La sua scultura avrà sempre più un carattere mentale e contemporaneamente subirà una sintesi, nei modi e nei materiali: ceramica o gesso, teatrini polimaterici, ma soprattutto le sue leggerissime sculture in acciaio, saranno intrisi di una vena surreale e ironica; fino alle estreme conseguenze nei lavori seguìti al riconoscimento ufficiale, che verrà solo nel 1967, grazie ad una mostra a Milano. Insegnò e diresse anche la Regia Scuola d'Arte di Cantù, ora Liceo Artistico Statale Fausto Melotti.

Fausto Melotti nei musei

[modifica | modifica wikitesto]

Opere letterarie

[modifica | modifica wikitesto]
  • Linee, Piccola Biblioteca Adelphi, 117, 1981, 2ª ediz., pp. 77, isbn: 9788845930669

Riconoscimenti

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1978, l'Accademia dei Lincei gli ha conferito un Premio Feltrinelli per le Arti.[7]

  1. ^ (EN) Letizia Modena, Italo Calvino's Architecture of Lightness, su books.google.it, Routledge, p. 231. URL consultato il 23 marzo 2018.
  2. ^ Germano Celant (curatore), Una grande mostra antologica dedicata a Fausto Melotti, figura chiave nell’ambito della scultura moderna e contemporanea, su madrenapoli.it, Madre, 2011. URL consultato il 24 Marzo 2018.
  3. ^ Denis Viva (curatore), Fausto Melotti Angelico Geometrico, su mart.trento.it, Mart, 2012. URL consultato il 24 Marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2018).
  4. ^ Fausto Melotti. I Sette Savi al PAC, su pacmilano.it, Padiglione d'arte contemporanea di Milano, 5 Marzo 2017. URL consultato il 24 Marzo 2018.
  5. ^ SPAZIO FAUSTO MELOTTI, su mart.trento.it, Mart, 2018. URL consultato il 24 Marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2018).
  6. ^ Artisti – Collezione Roberto Casamonti, su collezionerobertocasamonti.com. URL consultato il 23 febbraio 2023.
  7. ^ Premi Feltrinelli 1950-2011, su lincei.it. URL consultato il 17 novembre 2019.
  • Giorgio Rimondi, La scrittura sincopata : jazz e letteratura nel Novecento italiano, Milano, B. Mondadori, 1999, p. 60, ISBN 88-424-9488-7.
    «Fausto Melotti guidava il piccolo complesso al pianoforte che sapeva suonare con eccellenza di concertista (Carlo Belli)»
  • A. M. Hammacher, Melotti, Electa, Milano, 1975
  • M. Calvesi et al., Fausto Melotti, Quaderni 33, Parma, 1976, cat. mostra
  • C. Pirovano (a cura), Melotti, Electa, Milano, 1979, cat. mostra
  • G. Appella (a cura), Melotti 1901-1986, Arnoldo Mondadori Editore - Milano e De Luca Editore - Roma, 1987, cat. mostra
  • A. Mulas, Tre ore con Fausto Melotti. Intervista televisiva Roma 1984 e 1986, All'Insegna del Pesce d'Oro di Vanni Scheiwiller, Milano 1992
  • G. Celant, Melotti. Catalogo Generale, 2 tomi, Electa, Milano, 1994
  • C. Pirovano (a cura di), Fausto Melotti, teatrini 1931-1985, Edizioni Galleria dello Scudo, Verona, 1996, cat. mostra.
  • C. Pirovano (a cura), Melotti e la scuola di Cantù, Electa, Milano, 1999, cat. mostra,
  • A. Commellato e M. Melotti (a cura), Fausto Melotti. L'opera in ceramica, Skira, Milano, 2003, cat. mostra
  • S. Risaliti, Melotti. Catalogo generale della Grafica. Incisioni, volumi e cartelle. 1969-1986, Electa, Milano, 2008
  • M. Sposito (a cura), Fausto Melotti. Lo spazio inquieto. Incisioni. disegni, ceramiche, sculture, Alcione Edizioni, Lavis (Tn), 2009 (presentazione di Gillo Dorfles)

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN44328215 · ISNI (EN0000 0001 2130 3404 · SBN CFIV006576 · BAV 495/311995 · ULAN (EN500028010 · LCCN (ENn79135422 · GND (DE119212137 · BNE (ESXX1078802 (data) · BNF (FRcb12105553s (data) · J9U (ENHE987007454396405171 · NDL (ENJA00471510 · CONOR.SI (SL176165475