Sangiaccato di Nasso: differenze tra le versioni

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Il '''sangiaccato di Nasso''' o di '''Naxos''' (in [[Lingua turca ottomana|turco ottomano]]: ''Sancak-i/Liva-i Nakşa Berre''; {{Lang-el|λιβᾶς/σαντζάκι Νάξου}}) era una provincia [[ottomana]] di secondo livello ([[sangiaccato]]/sanjak o liva) che comprendeva le [[Cicladi|isole Cicladi]] centrali e meridionali.
Il '''sangiaccato di Nasso''' o di '''Naxos''' (in [[Lingua turca ottomana|turco ottomano]]: ''Sancak-i/Liva-i Nakşa Berre''; {{Lang-el|λιβᾶς/σαντζάκι Νάξου}}) era una provincia [[Impero ottomano|ottomana]] di secondo livello ([[sangiaccato (suddivisione amministrativa)|sangiaccato]]/sanjak o liva) che comprendeva le [[Cicladi|isole Cicladi]] centrali e meridionali.


== Storia ==
== Storia ==
In [[lingua turca]] (''Sancak-i/Liva-i Nakşa Berre)'' prende il nome dalle due isole più grandi: [[Nasso|Naxos]] (''Nakşa'') e [[Paro (Grecia)|Paro]] (''Berre''). Il sangiaccato comprendeva il territorio dell'ex [[ducato di Nasso]], stato tributario degli ottomani dal 1537, ma fu formalmente incorporato nell'Impero solo dopo il 1579, quando morì [[Giuseppe Nasi|l'ultimo duca, Giuseppe Nasi.]]<ref>{{Cita libro|titolo=Nuovo specchio geografico-storico-politico di tutte le nazioni del globo susseguito dal Dizionario geografico-universale. Opera compilata in moderna utilissima foggia sulle tracce de' piu valenti geografi, ... di Pietro Castellano ... Tomo primo divisione prima [-quinta, ed ultima]|url=https://books.google.com/books?id=jynOyDKwPbQC&newbks=0&printsec=frontcover&pg=PA2537&dq=sangiaccato+di+Nasso&hl=it|accesso=2021-10-13|data=1830|editore=nella stamperia Giunchi e comp.|lingua=it|p=2537|citazione=Dopo i Duchi di Nasso , caduta nell'ottomano potere , formò un sangiaccato}}</ref> Il sangiaccato faceva parte dell'[[Eyalet dell'Arcipelago]] almeno dal 1600, ma non è più attestato dopo la fine del XVIII secolo. Oltre al [[sanjak-bey]] a Naxos, sono registrati nel 1629 altri due bey, a [[Milo (Grecia)|Milos]] e [[Santorini]].
Nella [[lingua turca]] (''Sancak-i/Liva-i Nakşa Berre)'' prende il nome dalle due isole più grandi: [[Nasso (isola)|Naxos]] (''Nakşa'') e [[Paro (Grecia)|Paro]] (''Berre''). Il sangiaccato comprendeva il territorio dell'ex [[ducato di Nasso]], stato tributario degli ottomani dal 1537, ma che fu formalmente incorporato nell'Impero solo dopo il 1579, quando morì [[Giuseppe Nasi|l'ultimo duca, Giuseppe Nasi.]]<ref>{{Cita libro|titolo=Nuovo specchio geografico-storico-politico di tutte le nazioni del globo susseguito dal Dizionario geografico-universale. Opera compilata in moderna utilissima foggia sulle tracce de' piu valenti geografi, ... di Pietro Castellano ... Tomo primo divisione prima [-quinta, ed ultima]|url=https://books.google.com/books?id=jynOyDKwPbQC&newbks=0&printsec=frontcover&pg=PA2537&dq=sangiaccato+di+Nasso&hl=it|accesso=2021-10-13|data=1830|editore=nella stamperia Giunchi e comp.|lingua=it|p=2537|citazione=Dopo i Duchi di Nasso , caduta nell'ottomano potere , formò un sangiaccato}}</ref> Il sangiaccato faceva parte dell'[[Eyalet dell'Arcipelago]] almeno dal 1600, ma ciò non è più attestato dopo la fine del XVIII secolo. Oltre al [[sanjak-bey]] di Naxos, sono registrati nel 1629 altri due bey, a [[Milo (Grecia)|Milos]] e [[Santorini]].


I sangiaccato, il cui capoluogo era posto nella la stessa isola di Nasso<ref>{{Cita libro|titolo=Nuovo specchio geografico-storico-politico di tutte le nazioni del globo susseguito dal Dizionario geografico-universale. Opera compilata in moderna utilissima foggia sulle tracce de' piu valenti geografi, ... di Pietro Castellano ... Prima edizione italiana. Tomo primo divisione prima [-quinta, ed ultima]|url=https://books.google.com/books?id=RjfDNCwAq04C&newbks=0&printsec=frontcover&pg=PA2541&dq=%22sangiaccato%22+%22nasso%22+%22paro%22&hl=it|data=1830|editore=nella stamperia Giunchi e comp.|lingua=it|p=2541}}</ref> comprendeva anche le isole di [[Paro]], [[Amorgo]], [[Stampalia]], [[Anafi|Namfio]], [[Santorini]], [[Io (isola)|Nio]], [[Sicandro|Sikino]], [[Policandro]], [[Milo]], [[Kimolos|Kimoli]], [[Sifanto]], [[Serfanto]] e molte altre isole minori.<ref>{{Cita libro|titolo=Nuovo dizionario geografico universale statistico-storico-commerciale|url=https://books.google.com/books?id=ShdxXQF6QnMC&newbks=0&printsec=frontcover&pg=PA77&dq=sangiaccato+di+Nasso&hl=it|data=1831|editore=Antonelli|lingua=it|p=77}}</ref>
Il sangiaccato, il cui capoluogo era posto nella la stessa isola di Nasso,<ref>{{Cita libro|titolo=Nuovo specchio geografico-storico-politico di tutte le nazioni del globo susseguito dal Dizionario geografico-universale. Opera compilata in moderna utilissima foggia sulle tracce de' piu valenti geografi, ... di Pietro Castellano ... Prima edizione italiana. Tomo primo divisione prima [-quinta, ed ultima]|url=https://books.google.com/books?id=RjfDNCwAq04C&newbks=0&printsec=frontcover&pg=PA2541&dq=%22sangiaccato%22+%22nasso%22+%22paro%22&hl=it|data=1830|editore=nella stamperia Giunchi e comp.|lingua=it|p=2541}}</ref> comprendeva anche le isole di [[Paro (Grecia)|Paro]], [[Amorgo]], [[Stampalia]], [[Anafi|Namfio]], [[Santorini]], [[Io (isola)|Nio]], [[Sicandro|Sikino]], [[Policandro]], [[Milo (Grecia)|Milo]], [[Kimolos|Kimoli]], [[Sifanto]], [[Serfanto]] e molte altre isole minori.<ref>{{Cita libro|titolo=Nuovo dizionario geografico universale statistico-storico-commerciale|url=https://books.google.com/books?id=ShdxXQF6QnMC&newbks=0&printsec=frontcover&pg=PA77&dq=sangiaccato+di+Nasso&hl=it|data=1831|editore=Antonelli|lingua=it|p=77}}</ref>


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Durante l'amministrazione ottomana rimase essenzialmente nelle mani dei [[Repubblica di Venezia|veneziani]].<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.moregreece.com/listing/history-naxos/|titolo=Ιστορία της Νάξου {{!}} History of Naxos|sito=More Greece|lingua=el|accesso=2021-10-14}}</ref> La preoccupazione della [[Porta]] veniva infatti soddisfatta dalle entrate delle tasse.<ref name=":0" /> Pochissimi furono i turchi che si stabilirono a Nasso e l'influenza turca sull'isola è scarsa. La sovranità ottomana durò fino al 1821 quando le isole, ribellandosi nella [[guerra d'indipendenza greca]], passarono sotto il controllo [[Prima Repubblica ellenica|greco]].


== Note ==
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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Birken|nome=Andreas|titolo=Die Provinzen des Osmanischen Reiches|url=https://archive.org/details/dieprovinzendeso00birk|collana=Beihefte zum Tübinger Atlas des Vorderen Orients|anno=1976|editore=Reichert|lingua=de|p=[https://archive.org/details/dieprovinzendeso00birk/page/n119 106]|volume=13|ISBN=9783920153568}}

* {{Cita libro|autore=Birken|nome=Andreas|titolo=Die Provinzen des Osmanischen Reiches|collana=Beihefte zum Tübinger Atlas des Vorderen Orients|anno=1976|editore=Reichert|lingua=de|p=106|volume=13|ISBN=9783920153568}}


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Versione attuale delle 17:52, 26 apr 2023

Sangiaccato di Nasso
Liva-i Nakşa Berre
Informazioni generali
CapoluogoNasso
Dipendente daBandiera dell'Impero ottomano Impero ottomano
Amministrazione
Forma amministrativaSangiaccato
Evoluzione storica
Inizio1570
CausaAnnessione del Ducato di Nasso
Fine1821
CausaGuerra d'indipendenza greca
Preceduto da Succeduto da
Ducato di Nasso


Oggi parte di
Bandiera della Grecia Prima Repubblica ellenica

Bandiera della Grecia Grecia

Il sangiaccato di Nasso o di Naxos (in turco ottomano: Sancak-i/Liva-i Nakşa Berre; in greco λιβᾶς/σαντζάκι Νάξου?) era una provincia ottomana di secondo livello (sangiaccato/sanjak o liva) che comprendeva le isole Cicladi centrali e meridionali.

Nella lingua turca (Sancak-i/Liva-i Nakşa Berre) prende il nome dalle due isole più grandi: Naxos (Nakşa) e Paro (Berre). Il sangiaccato comprendeva il territorio dell'ex ducato di Nasso, stato tributario degli ottomani dal 1537, ma che fu formalmente incorporato nell'Impero solo dopo il 1579, quando morì l'ultimo duca, Giuseppe Nasi.[1] Il sangiaccato faceva parte dell'Eyalet dell'Arcipelago almeno dal 1600, ma ciò non è più attestato dopo la fine del XVIII secolo. Oltre al sanjak-bey di Naxos, sono registrati nel 1629 altri due bey, a Milos e Santorini.

Il sangiaccato, il cui capoluogo era posto nella la stessa isola di Nasso,[2] comprendeva anche le isole di Paro, Amorgo, Stampalia, Namfio, Santorini, Nio, Sikino, Policandro, Milo, Kimoli, Sifanto, Serfanto e molte altre isole minori.[3]

Durante l'amministrazione ottomana rimase essenzialmente nelle mani dei veneziani.[4] La preoccupazione della Porta veniva infatti soddisfatta dalle entrate delle tasse.[4] Pochissimi furono i turchi che si stabilirono a Nasso e l'influenza turca sull'isola è scarsa. La sovranità ottomana durò fino al 1821 quando le isole, ribellandosi nella guerra d'indipendenza greca, passarono sotto il controllo greco.