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Sentenza Bosman

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Citazioni sulla sentenza Bosman.

Citazioni

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  • [Nel 1996] Con tutto il rispetto per l'europeismo, non possono esserci leggi cieche, da sottrarre a ogni utile forma di articolazione anche dove esse si rivelano palesemente dannose. Non c'è dubbio che il libero impiego dei giocatori comunitari danneggi il calcio, sia nella sua organizzazione di vertice, sia nelle sue basi. Si creerebbero privilegi singoli, a beneficio esclusivo delle categorie più privilegiate. Per il resto, andrebbero in crisi i campionati, le nazionali, le piccole società, i vivai. [...] E sì, perché la Comunità è una bella cosa, ma nel calcio [...] l'Europa è molto più vasta e merita identico rispetto. [...] C'è semplicemente da prendere atto che il calcio [...] ha bisogno di mantenere le fisionomie nazionali delle sue squadre per continuare a celebrare l'Europa. Compito impossibile se lo trasformiamo in un luna park. (Candido Cannavò)
  • [Nel 1996] Forse è finito un calcio e dobbiamo apprestarci a viverne e celebrarne un altro. Una rivoluzione epocale è in atto e fatichiamo a comprenderla, sentimentalmente legati, come siamo, al calcio ruspante di casa nostra, quello delle figurine Panini, dei derby, delle bandiere e dei calciatori che nascevano in casa e lì s'affermavano. La sentenza Bosman ha cambiato, com'era prevedibile, la connotazione di questo sport, che soltanto per convenienza continuiamo a chiamare gioco ed è invece diventato una industria, potente e piena di problemi [...]. È finito il calcio delle bandiere, arriva il campionato multirazziale e multimediale, dominato da mamma Tv e dall'abbattimento dei confini in omaggio ai dettami europei. [...] Via libera ai calciatori comunitari, tre extracomunitari, mercato aperto sino a fine gennaio: è la nuova frontiera del calcio del Duemila, quello che, d'ora in poi, dovremo abituarci a vivere, trovando nuovi stimoli e identiche passioni. Dovremo accettare – improbabile ma possibile – che nella nostra squadra del cuore ci siano undici "europei" e neanche uno nato a casa nostra. Sono gli effetti del progresso: il mondo va avanti, non si ferma. (Domenico Morace)
  • [Nel 1996] Forse sono legato a una visione romantica dello sport, poco in sintonia con l'Europa della moneta unica [...] e troppo radicata in una tradizione campanilistica, in cui il giallorosso vuol dire Roma, il neroazzurro Milano, il viola Firenze, e così via. In cui il derby resta, comunque, il momento di più alto pathos di tutto il campionato. [...] tutto sommato, il calcio mi piace ancora così, campanilistico e un po' settario (nei limiti della civile convivenza, certo), e credo che la stragrande maggioranza dei tifosi la pensi come me. Ma anche dentro di me il tifoso confligge con l'europeista convinto. E mi rendo conto che non si può volere il trattato di Maastricht e opporsi alla liberalizzazione del mercato calcistico europeo. [...] L'Europa non si fa con i "sì, ma": o tutto, o niente. Tuttavia, se si accetta questa logica, occorre ripensare l'intera organizzazione strutturale del calcio, italiano ed europeo. [...] si fa presto a dire "liberalizziamo" in nome dell'Europa. Come diceva il prudente personaggio manzoniano, "adelante, Pedro, ma con giudizio". Andiamo pure verso l'Europa del calcio, ma pensiamoci per tempo e perbene. (Paolo Garimberti)

Citazioni in ordine temporale.

  • [Nel 2011] È stata molto, molto dura perché ho vinto davanti alla corte ma io sono l'unico ad aver pagato, pagato e pagato. La gente pensa che io abbia messo da parte una fortuna, ma la mia presunta fortuna non arriverebbe a pagare nemmeno un giorno dello stipendio di Wayne Rooney. I soldi presi dalla FifPro [200mila sterline, ndr] e il risarcimento stabilito dalla corte [si parla di un milione di sterline, ndr] sono stati inghiottiti dagli avvocati e dalle spese processuali, mentre l'idea della partita-celebrazione che ci sarebbe dovuta essere è fallita e mi sono accontentato di un match contro il Lille davanti ad appena 2mila persone.
  • [Nel 2011] La pressione attorno al mio caso è stata enorme. La Comunità Europea non voleva accusare il sistema, il mio avvocato sapeva che mi avrebbero fatto sputare sangue e mi disse che potevo fermarmi quando volevo, ma era una faccenda importante e sono andato avanti. In genere, quando vinci in tribunale ti senti libero, ma la stampa belga mi si è scatenata contro: sono finito in depressione e ho cominciato a bere sempre di più. Alla fine, stavo sempre in casa e bevevo di tutto, birra o vino.
  • [Nel 2011] Sono felice che ora i miei colleghi guadagnino un sacco di soldi, non sono geloso di questo e ho dato la mia carriera affinchè non fossero più trattati come degli schiavi. Voglio solo che il merito mi sia riconosciuto e che la gente sappia che come esiste una legge Bosman esiste anche un ragazzo che per quella legge ha dato tutto e che per questo è diventato un alcolizzato.
  • [Nel 2020] Per me sono stati 25 anni di battute d'arresto, per i calciatori sono diventati 25 anni di felicità.
  • [Nel 2020] Tutti conoscono la sentenza Bosman, nessuno conosce me. Sono un uomo senza volto.

Voci correlate

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