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Calciomercato

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.

Citazioni sul calciomercato.

  • A me interessa che i giocatori facciano il loro dovere sino alla fine del loro contratto, poi possono andare dove vogliono. Sono voci che servono solo a disturbare il nostro lavoro. Questo è uno dei motivi per i quali affermo che in Italia il mercato non può rimanere aperto tutto l'anno: sarebbe un massacro. Certi calciatori vengono già contattati dopo la prima partita di campionato. [«Secondo lei cala il loro rendimento?»] Non penso. Quando un giocatore entra in campo è se stesso, pensa al gioco. Non darebbe mai una prestazione negativa perché in quel momento è giudicato da migliaia di persone. (Giovanni Trapattoni)
  • Al 20 per 100 quello che si legge di calciomercato è vero, al 70 per 100 verosimile, al 10 per 100 inventato. (Franco Rossi)
  • Ho cominciato a fare mercato nell'autunno del '75 e da allora ho capito una cosa semplice: i prezzi dei calciatori sono altissimi all'inizio e scendono quando sta suonando la sirena del mercato. Ho sempre ritenuto che fosse, aziendalmente utile – come ho appreso dal mio maestro, il presidente Berlusconi –, vendere all'inizio e comprare negli ultimi giorni perché chi ti chiede 100 milioni al 1º di luglio scende a 20, 30 o 40 il 31 di agosto. (Adriano Galliani)
  • Le trattative vanno chiuse quando durano 7 mesi, perché altrimenti sembrano chiacchiere anche le mie, malgrado conferme totali. E a me dispiace molto... (Alfredo Pedullà)
  • Quando fai il mercato devi pensare a quanto valgono i giocatori che hai: se vale 90, devi comprarne uno che valga 93. Se ne compri dieci che valgono 70, non fai un passo avanti. (Fabio Capello)
  • Se arrivano campioni, ben vengano. Se bisogna importare «bufale», evitiamo. Il mercato degli stranieri, spesso, è servito per oscure manovre finanziarie. Sarò più chiaro: è servito a rimpolpare le tasche di molti mediatori e di qualche «patron». (Domenico Morace)
  • Sono anni che mi disinteresso del calciomercato, dove gli interessi di bottega di procuratori, dirigenti, giornalisti fanno sì che gli scambi più frequenti e misteriosi siano quelli delle balle da raccontare. Artatamente, con obiettivi precisi. E i giornalisti, alcuni di loro per lo meno, stanno volentieri al gioco: "Ti dico questo se mi scrivi quest'altro" è un dazio da pagare nel passaggio da dogane di verità nascoste, o presunte, o virtuali. E di balle, un'infinità di balle che le fake social sembrano una goccia nel mare. (Luca Serafini)
  • Tizio passa da questa squadra a un'altra. E questo basti, è la notizia. Già, ma la storia? Dov'è la storia? La storia si consuma in rapidi retroscena che non sempre appartengono alla verità assoluta, ma solo a quella del momento: una sorta di verità di comodo. La storia vera sta nel mezzo, nelle pieghe, nascosta in quello che spesso non si sa, non si vede, non si dice, oppure, molto semplicemente, non si vuole dire. Magari quella stessa storia verrà raccontata un giorno, quando tutto si è concluso nel bene o nel male, ma non è detto che avremo perso un'occasione. [...] È questa la parte seduttiva del calciomercato: la maniera in cui ti somministra punture di verità che da sole bastano a riempire una serata, un racconto, una storia. È l'attimo di fuga in cui il traguardo si accorcia all'improvviso, è la goccia che diventa fiume, è la preghiera di un bambino che si tramuta in un sogno a occhi aperti. (Alessandro Bonan)

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