Zecca di Barletta

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

La Zecca di Barletta fu una zecca del Regno di Napoli, attiva per circa un decennio. Fu una delle tre a funzionare in Puglia, insieme a quelle di Brindisi e Manfredonia[1]. Si occupò principalmente di coniare il "Reale" di Carlo II di Napoli[2].

Castello di Barletta, sede della Zecca
Busto di Carlo I d'Angió, fautore della Zecca di Barletta

Con la morte di Federico II di Svevia, Carlo I d'Angiò si prodigò a sostituire e cancellare tutto ciò che rimandasse all'epoca federiciana nel Regno di Napoli. Fece così chiudere la Zecca di Manfredonia , città fondata da Manfredi di Sicilia e ne istitui una nel Castello di Barletta, per la coniazione di monete d'oro[3]. Dopo circa 10 anni di attività, con la crisi alle porte, Carlo d'Angiò centralizzò la coniazione a Napoli.

  1. ^ La Zecca di Barletta (PDF), su emeroteca.provincia.brindisi.it.
  2. ^ Monete coniate nella zecca di Barletta, su numismatica-italiana.lamoneta.it. URL consultato il 10 agosto 2024.
  3. ^ Alfredo Maria Santoro, Nostrum fidelium officium sicle… Gli ufficiali delle zecche del regno angioino di Sicilia (sec. XIII-XIV), collana Collection de l'École française de Rome, Publications de l’École française de Rome, 2018, ISBN 978-2-7283-1319-8. URL consultato il 10 agosto 2024.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]