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Yunus (sultano)

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Yunus
Sultano di Agadez
In caricadal 1405 circa
PredecessoreCarica creata
Morte1425
ReligioneIslam

Yunus (... – 1425), è stato primo sovrano di quello che sarebbe divenuto il sultanato di Agadez.

Yunus venne scelto nel 1405 come sovrano dalle tribù tuareg che si erano insediate nel massiccio dell'Aïr.[1] Sicuramente di origini berbere, era però estraneo alle tribù insediate, perché il nuovo sovrano avrebbe dovuto fare da arbitro e paciere tra le varie fazioni locali.[1]

Le cronache riportano diverse origini per il sovrano: viene riportato come figlio di Tagag Tahannazaneit, della famiglia degli Aghaini e dei Ta'azarete.[1] Alcune cronache e tradizioni, meno attendibili dal punto di vista storico, attribuiscono al sovrano origini più esotiche: alcuni rappresentanti delle tribù si sarebbero recati a Costantinopoli nei primi anni del XV secolo per domandare al sovrano locale uno dei suoi figli come proprio sultano.[1] Le varie versioni differiscono poiché la città all'epoca era ancora sotto controllo dei bizantini e non degli ottomani e quindi a seconda delle versioni Yunus sarebbe stato figlio di una schiava nera di un "Sultano di Istanbul", od addirittura figlio di un basileus bizantino.[1]

Yunus regnò dalla città di Tadeliza, prima capitale del sultanato che sarebbe diventato nel corso del XV secolo di Agadez.[1][2] Con la sua elezione iniziò la tradizione di obbligare il sovrano in carica a sposare solo donne nere per non legarsi troppo ad una delle tribù bianche tuareg del sultanato.[3]

Il suo regno durò circa vent'anni, riuscendo a pacificare le tribù residenti nella zona dell'Aïr, ottenendone formale sottomissione e tributi. Alla sua morte, avvenuta nel 1425 circa, gli succedettero i figli della sorella.[2]

  1. ^ a b c d e f Beltrami, pp. 104-105.
  2. ^ a b Beltrami, p.122.
  3. ^ L'Africa subsahariana nel II millennio d.C.: repertorio alfabetico, in Il mondo dell'archeologia, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002-2005.
  • Vanni Beltrami, Una corona per Agadès, Sulmona, De Feo Editore, 1982.