YotaPhone 2
Aspetto
YotaPhone 2 smartphone | |
---|---|
Produttore | Yota |
Presentazione | dicembre 2014 |
Inizio vendita | 2014 |
Predecessore | YotaPhone |
Successore | YotaPhone 3 |
Comunicazione | |
Reti | LTE CAT4 B3 MIMO, B7 MIMO, B20 MIMO, UMTS/HSPA+, DC-HSDPA 850/900/1900/2100 MHz, GSM/EGPRS 850/900/1800/1900 MHz |
Connettività | Micro USB 2.0, SlimPort, Connettore AV 3,5 mm, Bluethoot 4.0, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac, A-GPS+GLONASS, NFC |
Software | |
Sistema operativo | Android 4.4 KitKat e android 6.0 |
Fotocamere | |
Posteriore | 8 MP con autofocus e Flash LED 2,1 MP (fotocamera anteriore) |
Hardware | |
SoC | Qualcomm, Snapdragon 801, Quad core 2,26 GHz |
Archiviazione | 2GB RAM, 32 GB eMMC |
Input | Touch Screen |
Batteria | |
Tipo | 2500 mAh non estraibile |
Display | |
Tipo | Schermo anteriore: AMOLED Full HD 5" 1920x1080, 16 milioni di colori Schermo posteriore: eink 4,7" 960x450, 16 livelli di grigio |
Altro | |
Dimensioni | 144,9x69,4x8,95 mm |
Peso | 145 g |
Sito web | http://yotaphone.com |
YotaPhone 2 è il secondo dispositivo sviluppato e prodotto dall'azienda russa Yota.
descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Come la versione precedente, presenta due schermi: un classico AMOLED da 5 in e sul retro uno schermo a inchiostro elettronico da 4,7 in.
Lo YotaPhone 2 è in vendita in Italia da venerdì 4 dicembre 2014.[1]
Il sistema operativo venne aggiornato fino al 2017 con Android 6.0.1[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ YotaPhone 2, arriva in Italia il telefono russo con due schermi. Finalmente una novità, ma a caro prezzo, su ilsole24ore.com. URL consultato il 30 giugno 2016.
- ^ YotaPhone 2 si aggiorna finalmente ad Android 6.0.1 Marshmallow
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su YotaPhone 2
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su yotaphone.com. URL consultato il 28 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2013).
- (EN) Sito ufficiale, su yotaphone.com. URL consultato il 28 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2013).