Westland Dragonfly

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Westland WS-51 Dragonfly
Un Westland Dragonfly HR5 della Royal Navy in mostra presso l'Historic Dockyard Chatham, Kent, Inghilterra
Descrizione
Tipoelicottero utility
Equipaggio1
CostruttoreRegno Unito (bandiera) Westland Aircraft
Data primo voloottobre 1948
Data entrata in servizio1950
Utilizzatore principaleRegno Unito (bandiera) Royal Navy
Altri utilizzatoriRegno Unito (bandiera) Royal Air Force
Esemplari133
Sviluppato dalSikorsky H-5
Altre variantiWestland Widgeon
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza17,54 m (57 ftin)
Altezza3,95 m (12 ft 11½ in)
Diametro rotore14,63 m (48 ft 0 in)
Superficie rotore168,11 (1 809,56 ft²)
Peso a vuoto1 987 kg (4 380 lb)
Peso carico2 663 kg (5 870 lb)
Passeggeri3
Propulsione
Motoreun radiale Alvis Leonides 50
Potenza403 kW (540 hp)
Prestazioni
Velocità max153 km/h (82,5 kt)
Autonomia483 km (261 nm)
Tangenza3 780 m (12 400 ft)
Notedati riferiti alla versione Dragonfly HR.1

i dati sono estratti da The Illustrated Encyclopedia of Aircraft[1]

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Il Westland WS-51 Dragonfly era un elicottero utility prodotto dall'azienda britannica Westland Aircraft su licenza della statunitense Sikorsky nella seconda parte degli anni quaranta.

Nel dicembre nel 1946 la ditta inglese siglò un accordo con la Sikorsky che gli permetteva di produrre una versione leggermente modificata del Sikorsky H-5 da produrre in Gran Bretagna. Come gli apparecchi prodotti negli Stati Uniti anche le prime versioni inglesi disponevano di un motore a pistoni Alvis Leonides da 500 hp che fu poi successivamente sostituito da un motore a pistoni della Pratt & Whitney.

Il Westland Dragonfly fu quindi il primo elicottero costruito in Inghilterra ad entrare in servizio con le forze armate britanniche. Il 5 ottobre 1948 si alzò in volo il primo elicottero costruito negli stabilimenti inglesi. L'apparecchio che faceva parte del lotto A ricevette un motore a pistoni Alvis Leonides 521/1 da 500 hp mentre i velivoli costruiti nel lotto B ricevettero un motore R-985-B4 Wasp Junior da 450 hp della Pratt & Whitney. Il Westland Dragonfly fece infine da base progettuale per il Westland Widgeon, che riutilizzò molte delle soluzioni tecniche del Dragonfly.

Impiego operativo

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Il Dragonfly prese servizio con la Royal Navy nel soccorso marittimo e successivamente un'aliquota di velivoli fu anche utilizzata dalla Royal Air Force. L'apparecchio rimase in servizio fino agli anni cinquanta quando fu sostituito dal Westland Whirlwind.

Dragonfly HR.1
Versione costruita per la Royal Navy dotato di un radiale Alvis Leonides 50 da 540 hp (403 kW), fu costruito in 13 esemplari
Dragonfly HC.2
versione costruita per la Royal Air Force, fu costruito in tre esemplari.
Dragonfly HR.3
Versione per il soccorso in mare impiegato nella Royal Navy. Simile al Dragonfly HR.1, fu costruito in 58 esemplari
Dragonfly HC.4
Versione per il soccorso in dotazione alla RAF era simile al Dragonfly HR.3. Fu costruito in 12 esemplari.
Dragonfly HR.5
Versione per il soccorso della Royal Navy, era pressoché identico al Dragonfly HR.3.
Westland-Sikorsky WS-51 Mk 1A
Versione civile dotata di un motore da 520CV (388-kW) Alvis Leonides.
Westland-Sikorsky WS-51 Mk 1B
Versione civile dotata di un motore da 450-hp (336-kW) Pratt & Whitney R-985.
Westland/Sikorsky WS-51
Prototipo.
Belgio (bandiera) Belgio
Regno Unito (bandiera) Regno Unito
Ceylon (bandiera) Ceylon
operò con due esemplari.
Egitto (bandiera) Egitto
operò con due esemplari.
Francia (bandiera) Francia
operò con nove esemplari utilizzati in Indocina.
Giappone (bandiera) Giappone
3 WS-51 in servizio dal 1954 al 1961.[2]
    • 153rd Rescue Squadron
  • Tohuku Electrics - due elicotteri per ispezioni.
Iraq (bandiera) Iraq
operò con due esemplari.
Italia (bandiera) Italia
operò con tre esemplari.
Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia
operò con 10 esemplari.
Thailandia (bandiera) Thailandia
operò con 4 esemplari.
Regno Unito (bandiera) Regno Unito

Esemplari attualmente esistenti

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Sono ancora numerosi gli esemplari esistenti nel mondo, alcuni ancora in condizioni di volo. Questa una breve lista degli esemplari esposti in strutture museali:

  1. ^ Orbis 1985, pag. 3080.
  2. ^ "JMSDF AIRCRAFT IN-SERVICE DATES IN CHRONOLOGICAL ORDER", su j-hangarspace.jp, URL consultato 12 novembre 2020.
  • (EN) The Illustrated Encyclopedia of Aircraft (Part Work 1982-1985). Orbis Publishing.

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