Topica
L'arte dei luoghi | |
---|---|
Titolo originale | Topica |
Busto di Cicerone ai Musei Capitolini di Roma | |
Autore | Marco Tullio Cicerone |
1ª ed. originale | 44 a.C. |
Editio princeps | Venezia, 1472 |
Genere | trattato |
Sottogenere | retorico |
Lingua originale | latino |
I Topica (Topica o Arte dei luoghi) sono un'opera retorica composta nel luglio del 44 a.C. dallo scrittore romano Marco Tullio Cicerone. Si tratta dell'ultima opera retorica di Cicerone; la loro stesura fu iniziata mentre l'arpinate si trovava nell'Italia meridionale, in procinto di intraprendere un viaggio in Grecia che fu costretto poi a interrompere per tornare urgentemente a Roma, dove la situazione politica tesa e conflittuale richiedeva la sua presenza.[1][2][3]
L'opera è indirizzata all'amico giurista Gaio Trebazio Testa, che aveva chiesto a Cicerone di enunciare e semplificare il contenuto dei Topica di Aristotele, e tratta della topiké, ovvero l'arte di trovare gli argomenti durante la fase dell'inventio. I "luoghi" (topoi o loci communes) cui il termine topica fa riferimento, sono, secondo Aristotele, le sedi da cui si traggono gli argomenti, cioè i luoghi comuni che possono essere adoperati nella preparazione di un'orazione, ma anche nella stesura di un'opera filosofica o poetica. La dottrina della topiké, dunque, può essere utile anche ai giuristi come Trebazio, e di conseguenza ampia parte della trattazione è riservata proprio all'uso dei topoi in campo giuridico.[2][3]
Nel proemio dell'opera, Cicerone sottolinea la difficoltà che anche un romano colto può trovare nell'interpretazione di un testo tecnico scritto in lingua greca; contemporaneamente, dunque, la levatura culturale dello stesso Cicerone appare sottolineata. Parimenti, se è vera la notizia secondo cui l'opera fu scritta mentre Cicerone si trovava in viaggio, i Topica costituiscono una prova effettiva della prodigiosa memoria che avrebbe permesso poco tempo più tardi all'arpinate la composizione delle opere filosofiche.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Edizioni critiche e commenti
- Cicerone, Opere di retoricaː De inventione, De optimo genere oratorum, Partitiones oratoriae, Topica, introduzione, traduzione e commento a cura di Gian Enrico Manzoni, Brescia, Scholè, 2019. ISBN 9788828400189
- Tobias Reinhardt, Cicero's Topica, Oxford University Press, 2003.
- Letteratura critica
- Paolo Fedeli, Il sapere letterario. Autori, testi, contesti della cultura romana, vol. 2, Napoli, Fratelli Ferraro Editori, 2002, ISBN 88-7276-515-3.
- Emanuele Narducci, Cicerone. La parola e la politica, Roma-Bari, Laterza, 2009, ISBN 978-88-420-8830-1.
- Giancarlo Pontiggia, Maria Cristina Grandi, Letteratura latina. Storia e testi, vol. 2, Milano, Principato, 1996, ISBN 978-88-416-2188-2.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene il testo in latino dell'opera Topica
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «Topica»
Controllo di autorità | VIAF (EN) 1511152140021711100001 · BAV 492/6336 · LCCN (EN) n87864812 · GND (DE) 4340152-1 · BNF (FR) cb124905680 (data) · J9U (EN, HE) 987007568189005171 · NSK (HR) 000403696 |
---|