Teoria dell'energia specifica dei nervi
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La teoria dell'energia specifica dei nervi (o principio dell'energia nervosa specifica), proposta inizialmente da Johannes Peter Müller nel 1826, sosteneva che ogni organo o fibra sensoriale evocherebbe una sensazione specifica, sia che questa sia stimolata naturalmente o da uno stimolo artificiale (come una scossa elettrica).
All'epoca, con questo si intendeva che ogni organo o fibra sensoriale trasmettesse un cambiamento specifico allo stimolo. In realtà Müller non sapeva se le differenti energie dei nervi sensoriali fossero proprie dei nervi stessi o di quelle parti del cervello e del midollo a cui lo stimolo percepito faceva riferimento.
Il principio fu ripreso da Helmholtz.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Riccardo Luccio, La psicologia: un profilo storico, Roma-Bari, Laterza, 2000, pp. 71-72, ISBN 978-88-420-6139-7.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) specific nerve energy, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.