Telekia speciosa
Telekia maggiore | |
---|---|
Telekia speciosa | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi II |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Asteroideae |
Tribù | Inuleae |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Asteroideae |
Tribù | Inuleae |
Genere | Telekia |
Specie | T. speciosa |
Nomenclatura binomiale | |
Telekia speciosa (Schreb.) Baumg., 1817 | |
Nomi comuni | |
Erba regina maggiore |
La Telekia maggiore (nome scientifico Telekia speciosa (Schreb.) Baumg., 1817) è una pianta erbacea, perenne a fiori gialli, appartenente alla famiglia delle Asteraceae.
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome generico (Telekia) sembra sia stato dato dal botanico Baumgarten in onore del suo amico ungherese il conte Samuel Teleki de Szék (1739 – 1822); mentre L'epiteto specifico (speciosa) deriva dal latino (speciosum) e significa “di bella apparenza”, “di gradevole aspetto”[1].
Il binomio scientifico attualmente accettato (Telekia speciosa) è stato proposto dal naturalista tedesco Johann Christian Daniel von Schreber (1739 – 1810) posizionato inizialmente nel genere Buphthalmum, perfezionato e assegnato successivamente all'attuale genere dal medico e botanico tedesco Johann Christian Gottlob Baumgarten (1765-1843) in una pubblicazione del 1817. La più antica raccolta di campioni di tale specie è quella realizzata da Emanuel Thomas (1788-1859) nel 1820 con esemplari raccolti a Canzo.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Queste piante possono arrivare al massimo a 20 dm di altezza (media: 8 – 12 dm). La forma biologica della specie è emicriptofita scaposa (H scap); ossia sono piante perennanti con gemme poste al livello del suolo con fusto allungato e mediamente foglioso.
Radici
[modifica | modifica wikitesto]Le radici sono secondarie da rizoma.
Fusto
[modifica | modifica wikitesto]- Parte ipogea: la parte sotterranea consiste in un breve rizoma.
- Parte epigea: la parte aerea del fusto è eretta, scanalata e cosparsa di peli molli (è mollemente tomentosa).
Foglie
[modifica | modifica wikitesto]Le foglie sono a lamina intera a forma ovata (soprattutto quelle inferiori) e con margini dentati e apice acuto. Le foglie lungo il caule sono a disposizione alternata; quelle superiori sono più piccole rispetto a quelle basali e sono sessili o peduncolate, ma non abbraccianti il caule. Dimensione delle foglie basali: larghezza 20 cm; lunghezza 25 cm.
Infiorescenza
[modifica | modifica wikitesto]L'infiorescenza è formata da medi capolini su più ramificazioni (i capolini per ogni pianta sono superiori all'unità e formano dei corimbi irregolari). La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae: un peduncolo sorregge un involucro composto da più squame ovate e ripiegate ad uncino a disposizione embricata (a spirale) e poste in 3 - 4 serie che fanno da protezione al ricettacolo provvisto di pagliette ovate[2] sul quale s'inseriscono due tipi di fiori: quelli esterni ligulati di colore giallo brillante, molto più lunghi dell'involucro disposti su un'unica serie e quelli interni tubulosi di colore giallo più scuro. Diametro dell'involucro: 2 cm. Dimensione delle squame: larghezza 6 mm; lunghezza 12 mm. Diametro dei capolini: 5 – 8 cm.
Fiore
[modifica | modifica wikitesto]I fiori sono zigomorfi (quelli ligulati), attinomorfi(quelli tubulosi); sono inoltre tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Sono inoltre ermafroditi, più precisamente i fiori del raggio (quelli ligulati) sono femminili; mentre quelli del disco centrale (tubulosi) sono bisessuali.
- Formula fiorale: per questa pianta viene indicata la seguente formula fiorale:
- * K 0/5, C (5), A (5), G (2), infero, achenio[3]
- Calice: i sepali sono ridotti ad una coroncina di squame.
- Corolla: i fiori periferici (ligulati) sono nastriformi (provvisti di lunghe linguette – sono decisamente più lunghi dell'involucro), raggianti, e disposti su un unico rango. Quelli del disco centrale (tubulosi) hanno delle corolle tubulari a 5 denti.
- Androceo: gli stami sono 5 con dei filamenti liberi; le antere (barbate) invece sono saldate fra di loro e formano un manicotto che circonda lo stilo. Le antere alla base sono prolungate in una appendice filiforme (antere caudate).
- Gineceo: lo stilo è unico con uno stimma profondamente bifido ma appiattito e cigliati all'apice; l'ovario è infero e uniloculare formato da due carpelli concresciuti e contenente un solo ovulo.
- Fioritura: da giugno ad agosto.
Frutti
[modifica | modifica wikitesto]I frutti sono degli acheni con pappo ridotto ad una coroncina membranosa dentata[2]. L'epidermide dell'achenio è caratterizzata da lunghi cristalli[4]. La forma degli acheni è cilindrica o prismatica e sono tutti uguali fra di loro.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]- Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Orofita – Sud Est Europeo - Caucasico
- Distribuzione: questa pianta si trova nel Trentino-Alto Adige e nel Veneto, ma è considerata esotica naturalizzata[5]. In effetti Sandro Pignatti nelle "Flora d'Italia" la descrive presente in Carinzia e in Slovenia ma in espansione verso ovest. Oltre il confine alpino è presente in Austria (Länder del Vorarlberg, Tirolo Settentrionale, Salisburgo, Carinzia, Stiria, Austria Superiore, Austria Inferiore) e in Slovenia. Sugli altri rilievi montani europei si trova nelle Alpi Dinariche, Monti Balcani e Carpazi[6]. Fuori dall'Europa si trova in Turchia e nel Caucaso.
- Habitat: l'habitat tipico per questa specie sono i boschi umidi, le rive dei corsi d'acqua o le radure ombreggiate; ma anche pascoli e prati umidi, i megaforbieti, i popolamenti a felci, gli arbusteti meso-termofili, pioppeti, ontaneti, frassineti umidi e saliceti arborei. Il substrato preferito è sia calcareo che calcareo/siliceo con pH basico, alti valori nutrizionali del terreno che deve essere umido.
- Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare dai 300 fino a 1200 m s.l.m.; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: collinare e montano.
Fitosociologia
[modifica | modifica wikitesto]Dal punto di vista fitosociologico la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale[6]:
- Formazione: delle comunità delle macro- e megaforbie terrestri
- Classe: Filipendulo-Convolvuletea
- Ordine: Filipenduletalia ulmariae
- Alleanza: Filipendulo-Petasition
- Ordine: Filipenduletalia ulmariae
- Classe: Filipendulo-Convolvuletea
- Formazione: delle comunità delle macro- e megaforbie terrestri
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia di appartenenza della T. speciosa (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi[7] (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti[8]). Il genere di appartenenza (Telekia) è composto da poche specie e secondo alcuni autori non ammontano a più di mezza dozzina.
Il basionimo per questa specie è: Buphthalmum speciosum Schreb. (1766)
Il numero cromosomico di T. speciosa è: 2n = 20[9].
Sinonimi
[modifica | modifica wikitesto]Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:
- Buphthalmum cordifolium Waldst. & Kit.
- Buphthalmum speciosum Schreb.
- Telekia cordifolia DC. (1836)
- Telekia ovata C. Koch (1850)
Specie simili
[modifica | modifica wikitesto]Nell'ambito del genere Telekia una specie molto simile a quella di questa voce è Telekia speciosissima (L.) Less.. Si differenzia per l'infiorescenza formata da un solo capolino e per le foglie a consistenza coriacea e di tipo cuoriforme abbraccianti il caule. Secondo le ultime checklist della flora spontanea italiana[10] questa specie andrebbe assegnata ad un altro genere: Xerolekia speciosissima (L.) Anderb..
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Nicola Zingarelli, Vocabolario della lingua italiana, Zanichelli.
- ^ a b Pignatti, Vol. 3 - p. 51.
- ^ Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 20 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2011).
- ^ Botanica Sistematica, p. 523.
- ^ a b Checklist of the Italian Vascular Flora, p. 173.
- ^ a b c Flora Alpina, Vol. 2 - p. 466.
- ^ Botanica Sistematica, p. 520.
- ^ Strasburger, vol. 2 - p. 858.
- ^ Tropicos Database, su tropicos.org. URL consultato il 14 febbraio 2011.
- ^ Checklist of the Italian Vascular Flora, p. 390.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume terzo, Bologna, Edagricole, 1982, p. 52, ISBN 88-506-2449-2.
- D.Aeschimann, K.Lauber, D.M.Moser, J-P. Theurillat, Flora Alpina. Volume secondo, Bologna, Zanichelli, 2004, p. 466.
- 1996 Alfio Musmarra, Dizionario di botanica, Bologna, Edagricole.
- Eduard Strasburger, Trattato di Botanica. Volume 2, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- F.Conti, G. Abbate, A.Alessandrini, C.Blasi, An annotated checklist of the Italian Vascular Flora, Roma, Palombi Editore, 2005, p. 173, ISBN 88-7621-458-5.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Telekia speciosa
- Wikispecies contiene informazioni su Telekia speciosa
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Index synonymique de la flore de France, su www2.dijon.inra.fr. URL consultato il 15 febbraio 2011.
- Telekia speciosa Flora Europaea (Royal Botanic Garden Edinburgh) Database
- Telekia speciosa GRIN Database
- Telekia speciosa IPNI Database
- Telekia speciosa Tropicos Database
- Telekia speciosa[collegamento interrotto] ZipcodeZoo Database