Synsepalum dulcificum
Synsepalum dulcificum | |
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Synsepalum dulcificum | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
Ordine | Ericales |
Famiglia | Sapotaceae |
Sottofamiglia | Chrysophylloideae |
Genere | Synsepalum |
Specie | S. dulcificum |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Ebenales |
Famiglia | Sapotaceae |
Genere | Synsepalum |
Specie | S. dulcificum |
Nomenclatura binomiale | |
Synsepalum dulcificum (Schumach. & Thonn.) Daniell, 1852 |
Synsepalum dulcificum (Schumach. & Thonn.) Daniell, 1852 è una pianta della famiglia delle Sapotaceae originaria dell'Africa occidentale[2].
È famosa per via dei suoi frutti, delle drupe rosse che hanno la caratteristica di rendere dolce qualsiasi alimento.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Synsepalum dulcificum fu documentato per la prima volta nel 1725 dall'esploratore francese Chevalier des Marchais in un suo viaggio nel continente africano.
È un arbusto sempreverde che allo stato spontaneo può raggiungere 6 m di altezza, ma in coltura di solito non supera i 3 m. Cresce su suoli acidi, in ambienti tropicali umidi.
I fiori sono bianchi.
Fruttifica due volte all'anno, ed il suo frutto è una drupa rossa oblunga, meglio conosciuta con il nome di frutto miracoloso (in inglese miracle fruit o miracle berry), grande come un acino d'uva (circa 2–3 cm) con un solo seme e che grazie al fatto che contiene miracolina, ha la proprietà di rendere dolci i cibi amari, aspri o comunque con pH acido consumati fino a 60 minuti dopo la sua assunzione.
Proprietà
[modifica | modifica wikitesto]Il frutto di Synsepalum dulcificum rende dolce il gusto di alimenti amari e aspri in bocca, senza dover utilizzare dolcificanti naturali o artificiali. Questo perché la bacca contiene una glicoproteina, la miracolina[3], che si attacca ai recettori del dolce sulla lingua. In condizioni neutre, né acide né alcaline, la miracolina sopprime l'attivazione delle gemme gustative (questo spiega perché normalmente i frutti stessi sono insapori); ma se l'ambiente diventa acido la miracolina attira a sé ioni "sovraccaricando" i recettori stessi, attivandoli e facendogli inviare segnali di sapore dolce. L'effetto dura un'ora, massimo due (dipende da quello che si mangia).
Non essendo la proteina metabolizzata con l'azione dell'insulina, può essere una valida alternativa per i diabetici.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Synsepalum dulcificum, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 6 ottobre 2023.
- ^ (EN) Synsepalum dulcificum, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 6 ottobre 2023.
- ^ (EN) S. Theerasilp e Y. Kurihara, Complete purification and characterization of the taste-modifying protein, miraculin, from miracle fruit, in Journal of Biological Chemistry, vol. 263, n. 23, 15 agosto 1988, pp. 11536-11539.
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