Statica comparata
In economia, con statica comparata si intende "lo studio del modo in cui una variabile economica reagisce a cambiamenti del suo ambiente. [...] Il termine comparata si riferisce al fatto che si confronta una situazione "prima" e "dopo". Il termine statica si riferisce al fatto che il confronto viene effettuato una volta che tutti gli aggiustamenti siano stati "portati a termine"; cioè si deve confrontare una situazione di equilibrio con un'altra".[1] Questo strumento di analisi non si interessa, invece, né del movimento verso l'equilibrio, né del processo di cambiamento stesso.
"Il termine "statica comparata" non ha una particolare connotazione descrittiva ed è utilizzato solo dagli economisti. Un termine più appropriato [...] potrebbe essere analisi di sensitività [...] utilizzato anche in altre discipline".[1]
La statica comparata è comunemente utilizzata nello studio dei cambiamenti dell'offerta e della domanda, quando si analizza un singolo mercato, e nello studio dei cambiamenti della politica monetaria o fiscale, quando si analizza l'intera economia. Il termine stesso statica comparata è più comunemente usato in relazione alla microeconomia (inclusa l'analisi dell'equilibrio economico generale) piuttosto che alla macroeconomia. Il concetto fu formalizzato da John R. Hicks (1939) e Paul A. Samuelson (1947) (Kehoe, 1987, p. 517), ma era noto graficamente almeno dagli anni '70 dell'800.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Varian (2003), p. 32.
- ^ Fleeming Jenkin (1870), "The Graphical Representation of the Laws of Supply and Demand, and their Application to Labour", in Alexander Grant, Recess Studies e (1872), "On the principles which regulate the incidence of taxes", Proceedings of Royal Society of Edinburgh 1871-2, pp. 618-30., anche in Papers, Literary, Scientific, &c, v. 2 {1887), a cura di S.C. Colvin e J.A. Ewing scorrendo fino al capitolo links.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- John Eatwell et al., ed. (1987). "Comparative dynamics," The New Palgrave: A Dictionary of Economics, v. 1, p. 517.
- John R. Hicks (1939). Value and Capital.
- Timothy J. Kehoe, 1987. "Comparative statics," The New Palgrave: A Dictionary of Economics, v. 1, pp. 517-20.
- Andreu Mas-Colell, Michael D. Whinston, and Jerry R. Green, 1995. Microeconomic Theory.
- Paul A. Samuelson (1947). Foundations of Economic Analysis.
- Eugene Silberberg and Wing Suen, 2000. The Structure of Economics: A Mathematical Analysis, 3rd edition.
- Hal R. Varian (2003), Analisi Microeconomica, 3ª ed., trad. it. (a cura di) L. Ventura, Venezia: Libreria Editrice Cafoscarina, ISBN 978-88-856-1396-6.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) comparative statics, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.