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Sebastiano Bacchini

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Sebastiano Bacchini
NascitaModena, 16 marzo 1915
MorteSon San Juan, 29 settembre 1937
Cause della morteincidente aereo
Dati militari
Paese servitoItalia (bandiera) Italia
Forza armataRegia Aeronautica
CorpoAviazione Legionaria
SpecialitàBombardamento
Anni di servizio1935 - 1937
GradoSottotenente pilota a.a.r.n. di complemento
GuerreGuerra civile spagnola
Decorazionivedi qui
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Sebastiano Bacchini (Modena, 16 marzo 1915Son San Juan, 29 settembre 1937) è stato un militare e aviatore italiano, decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra civile spagnola[2].

Nacque a Modena il 16 marzo 1915.[3] Frequentava l'università Cà Foscari di Venezia, ed era membro del GUF,[4] quando decise di arruolarsi nella Regia Aeronautica in qualità di allievo ufficiale pilota di complemento nel maggio 1936, e conseguì il brevetto di pilota militare su apparecchio Caproni Ca.7 terrestre nel dicembre dello stesso anno.[1] Nominato sottotenente di complemento a.a.r.n., nel gennaio 1937 fu destinato al 31º Stormo Bombardamento Terrestre.[1] Inviato a combattere nella guerra di Spagna, dapprima volò sugli idrovolanti da ricognizione, e poi chiese, ed ottenne, il passaggio alla specialità bombardamento.[1] Perì a Son San Juan, nei pressi di Palma di Maiorca, il 29 settembre 1937, quando il suo velivolo si schiantò in fase di decollo.[1] Con Regio Decreto del 13 settembre 1938 fu decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Pilota di non comune perizia, volontario in missione di guerra per l’affermazione degli ideali fascisti, in numerose ricognizioni con idrovolante su alcune piazzaforti nemiche del Mediterraneo occidentale, dava ripetutamente prova del suo valore sfidando l’intensa reazione antiaerea e rientrando più volte con l’apparecchio colpito. Chiesta ed ottenuta l’assegnazione ad un reparto da bombardamento, sempre fra i primi, prendeva parte a molte azioni diurne e notturne compiute a notevole distanza dalla base in condizioni atmosferiche spesso avverse su obbiettivi fortemente difesi. In ogni circostanza era esempio per le sue belle doti di combattente e per il suo valoroso contegno. Il 29 settembre 1937, accingendosi ad un’altra impresa immolava la giovane vita nell’adempimento del proprio dovere. Cielo di Spagna, marzo - settembre 1937.[5]»
— Regio Decreto del 13 settembre 1938.[3]


  • Annuario del R. Istituto Superiore di Economia e Commercio di Venezia per l'Anno Accademico 1937-1938, Venezia, Cà Foscari, 1938.
  • Ruggero Bonomi, Viva la Muerte. Diario dell'"Aviacion del El Tercio", Roma, Ufficio Editoriale Aeronautico, 1941.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1924-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 262.
  • Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare, Roma, Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, 1969.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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