Santi Ansovino e Girolamo
Santi Ansovino e Girolamo | |
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Autore | Carlo Crivelli |
Data | post 1490 |
Tecnica | tempera e oro su tavola |
Dimensioni | 187×71 cm |
Ubicazione | Gallerie dell'Accademia, Venezia |
I Santi Ansovino e Girolamo sono un dipinto a tempera e oro su tavola (2187x71 cm, misure originali circa 217x71) di Carlo Crivelli, databile a dopo il 1490 circa e conservato nelle Gallerie dell'Accademia di Venezia. È lo scomparto destro del Polittico del Duomo di Camerino; nello stesso museo si trova anche quello sinistro, i Santi Pietro e Paolo.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il contratto di allogazione a Carlo Crivelli di un polittico per l'altare centrale della cattedrale di Camerino è datato 10 maggio 1488; in esso sono riportate le misure di 10 piedi (3,4 metri) di larghezza per 13 o 14 piedi (4,7 metri) di altezza[1]. La firma sulla pala centrale mostra come l'artista appose con orgoglio il titolo di "eques laureatus", ovvero cavaliere, ottenuto nel 1490 da Ferdinando d'Aragona, quindi il completamento dell'opera è sicuramente successivo.
Sulle vicende storiche attraversate di tale complessa macchina d'altare poco si conosce; documenti presenti nella Curia di Camerino attestano che nel XVIII secolo, l'opera non fosse più sull'altare, e che parti di essa erano verosimilmente state sistemate sulla controfacciata della chiesa[1]. Quando la chiesa fu distrutta da terremoto del 1799 il dipinto fu danneggiato e, con molti altri della zona, venne ricoverato nella chiesa di San Domenico[2]. Qui i commissari napoleonici prelevarono l'opera per portarla al nascente museo di Brera, a Milano. Si sa che pervenne nel museo la parte centrale, la cosiddetta Madonna della Candeletta e i Santi Ansovino e Girolamo, inventariati rispettivamente coi numeri 713, 714[2]. Il pannello coi santi fu poi oggetto di uno scambio con le Gallerie di Venezia e, in seguito, qui si ricongiunse con un altro pannello del dipinto, i Santi Pietro e Paolo, arrivato per altre strade.
Descrizione e stile
[modifica | modifica wikitesto]Nel pannello laterale di sinistra sono raffigurati i santi Pietro e Paolo impegnati in una sacra conversazione (con la figura di Pietro che è perduta per circa metà della sua superficie pittorica); in quello di destra trovano posto l'elegante immagine di Sant'Ansovino (già vescovo di Camerino nel IX secolo e patrono della città) e la severa figura di San Girolamo ricoperta da un ampio mantello rosso, con in mano il modello della chiesa e con ai piedi un leone che pare uscito da una insegna araldica. Sul significato simbolico della scelta nei due pannelli laterali maggiori della duplice coppia di santi, si è osservato che mentre Pietro e Paolo simboleggiano la gerarchia ecclesiastica istituzionalizzata, Ansovino vescovo e Girolamo rappresentano la dottrina della chiesa cui affidarsi nella gestione delle questioni pastorali; si tratta dunque di temi iconografici pertinenti alla collocazione dell'opera nel duomo della città[3]. Ansovino comunque non ha attribuiti, ed è stato interpretato anche come sant'Agostino, sant'Ambrogio o san Gregorio Magno. Ricca è la decorazione del piviale e della mitria del vescovo, sebbene non sorpassi lo sfarzo della Madonna della Candeletta, il pannello centrale oggi a Brera. Il gradino marmoreo sul quali i santi poggiano è perduto.
In alto si materializza un serafino, che richiama il motivo dei santi nei pilastrini.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Pietro Zampetti, Carlo Crivelli, Nardini Editore, Firenze 1986. ISBN non esistente