SAI Ambrosini Grifo

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SAI Ambrosini S.1001 Grifo
Il SAI Ambrosini Grifo in volo
Descrizione
Tipoaereo da addestramento
aereo da turismo
Equipaggio1
CostruttoreItalia (bandiera) SAI Ambrosini
Data primo volo1947
Utilizzatore principaleItalia (bandiera) Aeronautica Militare
Dimensioni e pesi
Lunghezza7,90 m
Apertura alare9,10 m
Altezza2,75 m
Superficie alare15,20
Peso a vuoto700 kg
Peso carico1060 kg
Passeggeri1 o 3
Propulsione
Motoreun Alfa Romeo 110bis o Alfa Romeo 110ter
Potenza145 CV (97-108 kW) a 2 250 giri/min (Ver. 110 ter)
Prestazioni
Velocità max240 km/h
Velocità di crociera210 km/h
Corsa di decollo250 m
Atterraggio150 m
Autonomia850 km
Tangenza5 000 m
Record e primati
Campoformido-Massaua 4170 km, record di distanza il 28 aprile 1948

I dati sono estratti da "Alata Anno V, n.5":[1]

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Il SAI Ambrosini S.1001 Grifo o SAI Ambrosini Grifo o Ambrosini 1001 Grifo è stato un monoplano bi-quadriposto ad ala bassa monomotore da turismo e addestramento, progettato dall'ing. Sergio Stefanutti e costruito dopo la seconda guerra mondiale dalla Società Aeronautica Italiana Ambrosini.

Derivato dal velivolo prebellico SAI Ambrosini 2S[2] era costruito in legno e rivestito in tela. Si trattava di un monoplano ad ala bassa monolongherone quadriposto con una fusoliera a guscio, con un carrello fisso carenato e pattino posteriore; i posti erano affiancati sia nella versione biposto che in quella quadriposto.

Ne vennero costruite tre versioni:

  • quadriposto con doppi comandi a manubrio,
  • quadriposto con comando singolo a barra (versione aerotaxi),
  • biposto con doppi comandi (versione da addestramento).

Era dotato di motore a 4 cilindri in linea rovesciato raffreddato ad aria Alfa Romeo 110bis da 130 CV o Alfa Romeo 110ter da 150 CV, che comandava un'elica bipala.

Il SAI Ambrosini S.1002 Trasimeno

L'Aeronautica Militare acquistò tre esemplari muniti del motore de Havilland Gipsy Major da 147 CV (108 kW) a 2 550 giri/min.

Mostrarono interesse al velivolo la Fuerza Aérea Argentina, la Spagna per l'Ejército del Aire e Israele per l'Heyl Ha'Avir.[3]

Successivamente in modo autonomo, la SAI Ambrosini sviluppò una versione evoluta, il SAI Ambrosini S.1002 Trasimeno, che aveva un'apertura alare maggiorata di 1 m e un angolo di diedro più accentuato.[4] Questa versione però non incontrò l'interesse delle autorità aeronautiche militari dell'epoca.[5]

Il Grifo Angelo dei Bimbi

Il Grifo 1001 Ambrosini, era anche conosciuto come l'"angelo dei bimbi" per aver compiuto una trasvolata atlantica per una raccolta fondi a favore di bambini mutilati della Fondazione Don Gnocchi.[6]

Il 28 aprile 1948, a bordo del "Grifo", i piloti Leonardo Bonzi e Maner Lualdi stabilirono un primato sulla distanza di 4270 km, percorsi senza scalo tra Udine e Massaua.

Nel gennaio e febbraio del 1949 il velivolo, con la matricola I-ASSI e sempre pilotato da Bonzi e Lualdi, fece una Crociera dell'Amicizia italo-argentina tra Milano e Buenos Aires, con un trasvolo di 3500 km sull'Atlantico tra Dakar a Paraíba. Lo stesso velivolo nel luglio e nell'agosto del 1949 con i piloti Roveda e Vittore, compì una crociera di 7600 km in Sud America con una trasvolata sulle Ande.[7]

Queste trasvolate servirono per una raccolta fondi atta a finanziare la ricostruzione postbellica in Italia: i piloti riuscirono a raccogliere 500 milioni di lire, donate dalle comunità italiane dei paesi visitati. L'aereo I-ASSI che è oggi visibile al Museo dell'Alfa Romeo a Milano.[5] è una copia dato che l'I-ASSI con a bordo Riccardo Roveda e Vittore è caduto a S.Josè di Costarica l'11 giugno 1949 (vedi Corriere della sera 12 giugno 1949)

Il Raid Milano-Buenos Aires fu il 1º volo transatlantico effettuato con un aereo da turismo.[8].

  1. ^ Alata Anno V, n.5; maggio 1949 p.29.
  2. ^ (EN) Ambrosini S.1001 - airplanes [collegamento interrotto], su typesofplanes.com.
  3. ^ fiat | 1949 | 0075 | Flight Archive, su flightglobal.com.
  4. ^ G.M.S. - Gruppo Modellistico Sestese, su giemmesesto.org (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  5. ^ a b (RU) SAI Amrosini S.1001 Grifo, su airwar.ru.
  6. ^ www.malpensanti.it :: Leggi argomento - Museo ALFA ROMEO [collegamento interrotto], su malpensanti.it.
  7. ^ Documento senza titolo, su meetingdiprimavera.it (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  8. ^ Clan "Zenit" Busto Arsizio 3 Agesci e Federica Frattini (a cura di), La Freccia Rossa - 1948: diario di un'impresa scout attraverso l'Europa, Belluno, TIPI Edizioni, 2015, ISBN 978-88-98639-31-1.

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