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Rodolfo di Lorena

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Rodolfo di Lorena
Sigillo di Teobaldo II di Lorena raffigurato nell'Histoire de Lorraine di Agostino Calmet
Duca di Lorena
Stemma
Stemma
In carica21 aprile 1329 –
26 agosto 1346
PredecessoreFederico IV
SuccessoreGiovanni I
Nome completoRodolfo di Lorena
Nascita1320
MorteCrécy, 26 agosto 1346
Luogo di sepolturaAbbazia di Sturzelbronn
DinastiaCasato di Lorena
PadreFederico IV di Lorena
MadreElisabetta d'Asburgo
ConiugiEleonora di Bar
Maria di Blois
FigliGiovanni
Alberto (illegittimo)
ReligioneCattolicesimo

Rodolfo di Lorena, detto il Valoroso (1320Crécy-en-Ponthieu, 26 agosto 1346), è stato Duca di Lorena dal 1329 alla sua morte.

Secondo il Matthias Nuewenburgensis, Rodolfo era l'unico figlio maschio del Duca di Lorena, Federico IV e della moglie, Elisabetta d'Austria, [1] (1285-1352), figlia del duca d'Austria e re di Germania, Alberto I d'Asburgo e di Elisabetta di Tirolo-Gorizia[2], figlia, secondo il Burkardi de Hallis et Dytheri de Helmestat Notæ Historicæ 1273-1325 di Mainardo II di Tirolo-Gorizia, duca di Carinzia[3] e di Elisabetta di Wittelsbach (vedova dell'Imperatore Corrado IV).
Federico IV di Lorena, secondo la HISTOIRE ECCLESIASTIQUE ET CIVILE DE LORRAINE, QUI COMPREND CE QUI ..., Volume 2, era il figlio maschio primogenito del Duca di Lorena, Teobaldo II e della moglie, Isabella di Rumigny[2], (1263-1326), figlia di Ugo, Signore di Rumigny e di Filippina d'Oulche[4].

Suo padre, Federico IV fu un alleato di Filippo VI di Francia, il figlio di Carlo di Valois, che nel 1328 era succeduto sul trono di Francia al cugino, il re di Francia Carlo IV il Bello, ed in quello stesso anno era dovuto intervenire nelle Fiandre a sostegno del conte Luigi I di Fiandra, contro i borghesi in rivolta, e Federico IV partecipò alla campagna militare[5].
Federico IV morì in seguito alla Battaglia di Cassel (1328), del 23 agosto 1328; secondo alcune cronache morì, nel corso della battaglia, secondo altri morì sei mesi dopo, il 21 aprile, quando fu sepolto[6].
Fu sepolto il venerdì santo nell'abbazia di Beaupré e gli succedette il figlio, Rodolfo, con la reggenza della madre, Elisabetta, che avrebbe dovuto mantenerla sino al 1334, alla maggior età del figlio, Rodolfo[7].
Nel mese di giugno, Rodolfo si sposò con Eleonora di Bar, figlia del conte di Bar, Edoardo I[7] e di Maria di Borgogna, rispettando col contratto matrimoniale stipulato, nel 1323, dai genitori degli sposi[7].

Durante la reggenza della madre erano sorti problemi tra Isabella ed il vescovo di Toul, che con le sue truppe era entrato in Lorena, provocando danni e distruzioni; alle rimostranze di Isabella si trovò un accordo, per un indennizzo, nel 1331[8].
Molto probabilmente a seguito di questi avvenimenti, la reggenza, nel 1331, fu assunta dal suocero di Rodolfo, Edoardo I di Bar; secondo lo storico, Georges Poull, nel suo libro La Maison ducale de Lorraine (1994) (non consultato), la reggenza fu affidata a Edoardo I il 26 ottobre 1331[9].

Nel 1334, divenuto maggiorenne (secondo Georges Poull fu dichiarato maggiorenne, nel marzo/aprile 1335[9]) Rodolfo risolse in modo definitivo le pendenze con il vescovo di Toul[10].

Nel 1337 il Conte Enrico IV di Bar i rifiutò di rendere omaggio al Duca. Rodolfo venne forzato quindi a devastare Pont-à-Mousson e attaccare i suoi abitanti. In una serie di rappresaglie, Enrico riottenne la parte ovest della Lorena e Rodolfo attaccò la regione di Bar-le-Duc. Solo con l'intervento di Filippo VI di Francia, prima fu raggiunta una tregua e poi la guerra ebbe termine[11].
Da quel momento i rapporti tra Francia e Lorena divennero molto forti, e Rodolfo si recava spesso a corte, a Parigi[12].

Assistette anche Filippo VI contro Edoardo III d'Inghilterra all'assedio di Tournai del 1340 nella fase iniziale della guerra dei cent'anni. Rodolfo poi seguì l'invito del Papa Giovanni XXII, a recarsi in Spagna a combattere i Mori; e durante una tregua della guerra anglo-francese, si recò in Spagna in aiuto di Alfonso XI di Castiglia nell'ambito della "Reconquista". Si scontrò con i mori a Granada e partecipò alla Battaglia di Gibilterra il 3 novembre 1340[13].

Al suo ritorno in Francia, si recò in aiuto del cognato, Carlo di Blois, nella guerra di successione bretone[14].

Nel 1346, Rodolfo fece testamento, dove fa riferimento a tutta la famiglia, compreso il suo erede, Giovanni, di pochi mesi, nominando esecutrici del testamento la moglie, Maria e la sorella, Margherita[15].

Quando riprese la guerra dei cent'anni, nel 1346, Rodolfo fu al fianco di Filippo VI, e partecipò alla battaglia di Crécy dove trovò la morte, assieme ad altri illustri cavalieri francesi, il 25 agosto 1346[16].
A Rodolfo succedette il figlio Giovanni, con la reggenza della madre, Maria di Blois[17].

Matrimoni e discendenza

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La sua prima moglie fu Eleonora (Aliénor), figlia di Edoardo I di Bar e di Maria di Borgogna[7]. Il loro matrimonio venne celebrato a Pont-à-Mousson nel 1329, ma non ebbero figli ed Eleonora morì nel 1332[7].

Dopo la morte della prima moglie, si risposò con Maria (1323-1380), che, secondo sia il Dictionnaire de la noblesse che la Histoire de la maison de Chastillon-sur-Marne, era figlia del Conte di Blois e di Dunois e Signore d'Avesnes, di Trélon, di Guise, Guido I di Blois-Châtillon e della sorella del Re Filippo VI di Francia[7], Margherita di Valois[18][19], che, secondo il Chronicon Guillelmi de Nangiaco, era figlia del conte di Valois, Conte di Angiò e del Maine, conte d'Alençon e conte di Chartres, Carlo di Valois, e della prima moglie, la Contessa di Angiò e del Maine, Margherita (citata col nome della seconda moglie)[20].
Rodolfo da Maria ebbe tre figli[9][21]:

Rodolfo da una amante di cui non si conoscono né il nome né gli ascendenti, ebbe un figlio[9][21]:

  • Alberto (prima del 1346 † 1406 circa).
  1. ^ (LA) Fontes Rerum Germanicarum, Band IV (Stuttgart), Matthias Nuewenburgensis, De sex filius Alberti regis, pag. 172
  2. ^ a b (FR) HISTOIRE ECCLESIASTIQUE ET CIVILE DE LORRAINE, QUI COMPREND CE QUI ..., Volume 2, colonna 442
  3. ^ (LA) Fontes rerum Germanicarum II, Burkardi de Hallis et Dytheri de Helmestat Notæ Historicæ 1273-1325, pagg. 474 e 475
  4. ^ (FR) HISTOIRE ECCLESIASTIQUE ET CIVILE DE LORRAINE, QUI COMPREND CE QUI ..., Volume 2, colonne dxiij - dxv
  5. ^ (FR) HISTOIRE ECCLESIASTIQUE ET CIVILE DE LORRAINE, QUI COMPREND CE QUI ..., Volume 2, colonna 455
  6. ^ (FR) HISTOIRE ECCLESIASTIQUE ET CIVILE DE LORRAINE, QUI COMPREND CE QUI ..., Volume 2, colonne 455 e 456
  7. ^ a b c d e f (FR) HISTOIRE ECCLESIASTIQUE ET CIVILE DE LORRAINE, QUI COMPREND CE QUI ..., Volume 2, colonna 513
  8. ^ (FR) HISTOIRE ECCLESIASTIQUE ET CIVILE DE LORRAINE, QUI COMPREND CE QUI ..., Volume 2, colonne 514 e 515
  9. ^ a b c d (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy :DUKES of LORRAINE - RAOUL de Lorraine
  10. ^ (FR) HISTOIRE ECCLESIASTIQUE ET CIVILE DE LORRAINE, QUI COMPREND CE QUI ..., Volume 2, colonna 515
  11. ^ (FR) HISTOIRE ECCLESIASTIQUE ET CIVILE DE LORRAINE, QUI COMPREND CE QUI ..., Volume 2, colonna 516
  12. ^ (FR) HISTOIRE ECCLESIASTIQUE ET CIVILE DE LORRAINE, QUI COMPREND CE QUI ..., Volume 2, colonne 517 e 518
  13. ^ (FR) HISTOIRE ECCLESIASTIQUE ET CIVILE DE LORRAINE, QUI COMPREND CE QUI ..., Volume 2, colonne 518 - 520
  14. ^ (FR) HISTOIRE ECCLESIASTIQUE ET CIVILE DE LORRAINE, QUI COMPREND CE QUI ..., Volume 2, colonne 520 e 521
  15. ^ (FR) HISTOIRE ECCLESIASTIQUE ET CIVILE DE LORRAINE, QUI COMPREND CE QUI ..., Volume 2, colonne dcxij - dcxiv
  16. ^ (FR) HISTOIRE ECCLESIASTIQUE ET CIVILE DE LORRAINE, QUI COMPREND CE QUI ..., Volume 2, colonne 525 - 527
  17. ^ a b (FR) HISTOIRE ECCLESIASTIQUE ET CIVILE DE LORRAINE, QUI COMPREND CE QUI ..., Volume 2, colonna 530
  18. ^ (FR) Dictionnaire de la noblesse, pag. 355
  19. ^ (FR) Histoire de la maison de Chastillon-sur-Marne, pag. 145
  20. ^ (FR) #ES Recueil des historiens des Gaules et de la France. Tome 20, Chronicon Guillelmi de Nangiaco, pagina 598
  21. ^ a b (EN) #ES Genealogy : Lorraine 2 - Rudolf

Fonti primarie

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Letteratura storiografica

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Duca di Lorena Successore
Federico IV 1329-1346 Giovanni I
Controllo di autoritàVIAF (EN86134647 · CERL cnp01172745 · GND (DE137976062