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Reunion (Black Sabbath)

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Reunion
album dal vivo
ArtistaBlack Sabbath
Pubblicazione20 ottobre 1998
Durata107:36
Dischi2 (CD)
3 (LP)
Tracce18
GenereHeavy metal
EtichettaEpic Records
ProduttoreBob Marlette
RegistrazioneNEC Arena, Birmingham, 4-5 dicembre 1997
FormatiCD
Altri formatiLP (2023)
Certificazioni
Dischi d'argentoRegno Unito (bandiera) Regno Unito[1]
(vendite: 60 000+)
Black Sabbath - cronologia
Album successivo
(2002)

Reunion è un album dal vivo dei Black Sabbath, pubblicato il 20 ottobre 1998 dalla Epic Records.

L'album contiene la registrazione di due diversi concerti tenutisi dai Black Sabbath a Birningham, città natale del gruppo, quando riunitisi in formazione originale. La prima formazione dei Black Sabbath si cominciò a dividere nel 1979, quando Ozzy Osbourne (voce) lasciò definitivamente il gruppo. Successivamente abbandonarono il gruppo anche Bill Ward (batteria) e Geezer Butler (basso), lasciando il solo Tony Iommi (chitarra) a portare avanti il nome del gruppo. Si riunirono in passato solo in occasione del Live Aid del 1985. Da allora in poi non suonarono più insieme fino alla "reunion" documentata in questo album.

Nell'album sono incluse anche due nuove tracce, le prime composte dalla formazione storica dalla prima uscita di Osbourne nel 1979 (e le ultime registrate da Bill Ward con i Black Sabbath[2], registrate tra aprile e maggio 1998: Psycho Man e Selling My Soul.

CD1
  1. War Pigs – 8:28
  2. Behind the Wall of Sleep – 4:07
  3. N.I.B. – 6:45
  4. Fairies Wears Boots – 6:19
  5. Electric Funeral – 5:02
  6. Sweet Leaf – 5:07
  7. Spiral Architect – 5:40
  8. Into the Void – 6:32
  9. Snowblind – 6:08
CD 2
  1. Sabbath Bloody Sabbath – 4:43
  2. Orchid/Lord of This World – 7:07
  3. Dirty Women – 6:29
  4. Black Sabbath – 7:07
  5. Iron Man – 8:21
  6. Children of the Grave – 6:30
  7. Paranoid – 4:28
  8. Psycho Man – 5:18
  9. Selling My Soul – 3:10
  1. ^ (EN) BRIT Certified, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry. URL consultato il 31 luglio 2019.
  2. ^ (EN) Reunion, su BlackSabbath.com. URL consultato il 7 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2012).

Collegamenti esterni

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