Raffaele Volpi

Raffaele Volpi
Sottosegretario di Stato al Ministero della difesa
Durata mandato	13 giugno 2018 –; 5 settembre 2019
Contitolare	Angelo Tofalo
Capo del governo	Giuseppe Conte
Predecessore	Gioacchino Alfano; Domenico Rossi
Successore	Giulio Calvisi
Presidente del COPASIR
Durata mandato	9 ottobre 2019 –; 20 maggio 2021
Predecessore	Lorenzo Guerini
Successore	Adolfo Urso
Segretario del Senato della Repubblica
Durata mandato	4 giugno 2014 –; 22 marzo 2018
Presidente	Pietro Grasso
Segretario della Camera dei deputati
Durata mandato	29 marzo 2018 –; 13 giugno 2018
Presidente	Roberto Fico
Senatore della Repubblica Italiana
Legislatura	XVII
Gruppo; parlamentare	Lega Nord e Autonomie
Coalizione	Centro-destra 2013
Circoscrizione	Lombardia
	Sito istituzionale
Deputato della Repubblica Italiana
Legislatura	XVI, XVIII
Gruppo; parlamentare	XVI: Lega Nord Padania; XVIII: Lega - Salvini Premier
Coalizione	Centro-destra 2008 (XVI); Centro-destra 2018 (XVIII)
Circoscrizione	XVI: Lombardia 2; XVIII: Lombardia 4
Collegio	XVIII: Suzzara
	Sito istituzionale
Dati generali
Partito politico	PSI (1991-1994); LN (1994-2017); LSP (2017-2022)
Titolo di studio	Diploma di istituto tecnico per geometri
Professione	Funzionario di partito

Raffaele Volpi (Pavia, 27 febbraio 1960) è un politico italiano, sottosegretario di Stato al Ministero della difesa dal 13 giugno 2018 al 5 settembre 2019 nel primo governo Conte.

Biografia

Nato nel 1960 a Pavia, vive da anni a Palazzolo sull'Oglio in provincia di Brescia, ha conseguito il diploma all’Istituto tecnico per geometri nel 1979.^[1]^[2]

Volpi ha iniziato la propria carriera politica ricoprendo l’incarico di consigliere comunale a Capriolo, comune in provincia di Brescia, dal 1991 al 1994 con il Partito Socialista Italiano e dal 1996 al 1997 con la Lega Nord.^[1]^[2]

Dopo esperienze come consigliere di presidenza Multiutilities e nel CdA di Acquirente unico^[3] e una candidatura senza successo alle elezioni politiche del 2006 alla Camera nella circoscrizione Lombardia 1, alle elezioni politiche del 2008 viene candidato alla Camera dei deputati, venendo eletto tra le liste della Lega Nord nella circoscrizione Lombardia 2^[4]. Nella XVI legislatura della Repubblica è stato componente della 1ª Commissione Affari costituzionali della Camera, della Giunta per il Regolamento e dell'Osservatorio della Camera dei deputati sui fenomeni di xenofobia e razzismo, nonché membro del Comitato di controllo e vigilanza sull'immigrazione e della Commissione sulle attività illecite del ciclo dei rifiuti.^[5]

Volpi è stato relatore, insieme a Gioacchino Alfano del PdL, del decreto milleproroghe approvato alla Camera il 25 febbraio 2011 con 309 voti favorevoli, 287 contrari e nessun astenuto, dopo che il governo ha posto la questione di fiducia.^[6]

Elezione a senatore

Alle elezioni politiche del 2013 viene candidato al Senato della Repubblica, dove viene eletto nelle liste della Lega Nord in circoscrizione Lombardia^[7]. Nella XVII legislatura della Repubblica è stato membro della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari, della 1ª Commissione Affari costituzionali del Senato fino al 2015, della 12ª Commissione Igiene e sanità del Senato dal 2015, della Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere.^[8]

Il 4 giugno 2014 viene eletto segretario dell'ufficio di presidenza del Senato per la Lega Nord, con 186 voti su 255 (72%), in sostituzione di Giacomo Stucchi (dimessosi per incompatibilità a seguito dell’elezione di quest’ultimo alla presidenza del COPASIR).^[1]^[9]

Il 15 luglio 2014 entra a far parte della delegazione bicamerale NATO.^[3]

Con la nascita del movimento Noi con Salvini a fine dicembre 2014 da parte del segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini^[10] (vicinissimo a quest'ultimo)^[9], con l'obiettivo di espandere il partito nell'Italia centrale e meridionale, ne viene nominato presidente.

Ritorno alla Camera

Alle elezioni politiche del 2018 viene ricandidato alla Camera dei deputati nel collegio uninominale di Suzzara, sostenuto dalla coalizione di centro-destra in quota Lega, dove viene rieletto deputato con il 47,15% dei voti contro il candidato del centro-sinistra, in quota Partito Democratico, Silvia Cavalletti (24,01%) e del Movimento 5 Stelle Stefano Capaldo (22,68%).^[2]^[11]

In seguito alla nascita del primo governo Conte tra il Movimento 5 Stelle e la Lega, il 13 giugno 2018 è stato nominato dal Consiglio dei ministri sottosegretario di Stato al Ministero della Difesa, carica che ha mantenuto fino alla fine del governo Conte il 5 settembre 2019^[12]. Durante il suo mandato da sottosegretario si è distinto per la posizione, in linea con quella della Lega e a contrasto con i 5 stelle, a favore del mantenimento dei contratti sugli F-35 con gli Stati Uniti.^[2]

Il 9 ottobre 2019 diviene membro del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (COPASIR), in sostituzione del dimissionario Riccardo Molinari^[3]; contestualmente ne viene eletto presidente^[13], dopo le dimissioni del predecessore Lorenzo Guerini, nominato ministro della difesa nel secondo governo Conte. Il 20 maggio 2021 si dimette dall’incarico in seguito alle proteste del forzista Elio Vito^[14], Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e soprattutto Fratelli d’Italia, sollecitato dai presidenti di Camera e Senato Roberto Fico e Maria Elisabetta Casellati, per il mancato cambio nella presidenza del comitato dopo l'ingresso della Lega nel governo Draghi, dato che tale carica spetta per legge all’opposizione.^[15]

L'8 settembre 2022 annuncia l'uscita dalla Lega.

Note

^ ^a ^b ^c Chi è Raffaele Volpi, il leghista eletto alla presidenza del Copasir, su Open, 10 ottobre 2019. URL consultato il 22 aprile 2022.
^ ^a ^b ^c ^d Chi è Raffaele Volpi, il salviniano doc eletto presidente del Copasir, su Agi. URL consultato il 23 aprile 2022.
^ ^a ^b ^c Eletto presidente al Copasir Raffaele Volpi, leghista di lungo corso, su ilmessaggero.it, 9 ottobre 2019. URL consultato il 30 aprile 2022.
^ Camera: eletti in Lombardia 2 Quasi pari tra Pdl e Lega. URL consultato il 29 marzo 2018.
^ XVIII Legislatura - Deputati e Organi - Scheda deputato - VOLPI Raffaele, su camera.it. URL consultato il 23 aprile 2022.
^ *** (ECO) Dl milleproroghe: ok Camera a fiducia su maxi-emendamento | Radiocor, venerdi' 25 febbraio 2011 (articolo 904711)
^ Il Giorno, Camera e Senato, tutti gli eletti della Lombardia - Il Giorno, in Il Giorno, 26 febbraio 2013. URL consultato il 29 marzo 2018.
^ senato.it - Scheda di attività di Raffaele VOLPI - XVII Legislatura, su senato.it. URL consultato il 23 aprile 2022.
^ ^a ^b Edizioni Brescia S.p.A., Il bresciano Volpi segretario del Senato, in Bresciaoggi.it. URL consultato il 29 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2018).
^ Salvini lancia la sfida al Sud «Ma il nostro Dna non cambia», su Corriere della Sera, 19 dicembre 2014. URL consultato il 22 aprile 2022.
^ Elezioni, Centrodestra pigliatutto a Mantova. Eletti: Rauti (Senato), Dara e Volpi (Camera). Lega primo partito, M5s secondo e Pd scivola al terzo. Analisi del voto in provincia, su Altra Mantova. URL consultato il 29 marzo 2018.
^ Governo, nominati 45 tra viceministri e sottosegretari
^ variazione della composizione del comitato, su camera.it, 9 ottobre 2019. URL consultato il 10 aprile 2021.
^ admin, Volpi non schioda, Urso e Vito lasciano il Copasir. La destra è in guerra, su LA NOTIZIA, 15 aprile 2021. URL consultato il 30 aprile 2022.
^ Copasir, si dimette il presidente Volpi. Lasciano anche gli altri leghisti: "Ma ora la metà dei componenti vada all'opposizione", su la Repubblica, 20 maggio 2021. URL consultato il 30 aprile 2022.

Voci correlate

Altri progetti

Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Raffaele Volpi

Collegamenti esterni

Raffaele Volpi, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
Raffaele Volpi, su Senato.it - XVII legislatura, Parlamento italiano.
Raffaele Volpi, su Openpolis, Associazione Openpolis.
Registrazioni di Raffaele Volpi, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.

Portale Biografie

Portale Politica

[:0-1] Chi è Raffaele Volpi, il leghista eletto alla presidenza del Copasir, su Open, 10 ottobre 2019. URL consultato il 22 aprile 2022.

[:1-2] Chi è Raffaele Volpi, il salviniano doc eletto presidente del Copasir, su Agi. URL consultato il 23 aprile 2022.

[:3-3] Eletto presidente al Copasir Raffaele Volpi, leghista di lungo corso, su ilmessaggero.it, 9 ottobre 2019. URL consultato il 30 aprile 2022.

[4] Camera: eletti in Lombardia 2 Quasi pari tra Pdl e Lega. URL consultato il 29 marzo 2018.

[5] XVIII Legislatura - Deputati e Organi - Scheda deputato - VOLPI Raffaele, su camera.it. URL consultato il 23 aprile 2022.

[6] *** (ECO) Dl milleproroghe: ok Camera a fiducia su maxi-emendamento | Radiocor, venerdi' 25 febbraio 2011 (articolo 904711)

[7] Il Giorno, Camera e Senato, tutti gli eletti della Lombardia - Il Giorno, in Il Giorno, 26 febbraio 2013. URL consultato il 29 marzo 2018.

[8] senato.it - Scheda di attività di Raffaele VOLPI - XVII Legislatura, su senato.it. URL consultato il 23 aprile 2022.

[:2-9] Edizioni Brescia S.p.A., Il bresciano Volpi segretario del Senato, in Bresciaoggi.it. URL consultato il 29 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2018).

[10] Salvini lancia la sfida al Sud «Ma il nostro Dna non cambia», su Corriere della Sera, 19 dicembre 2014. URL consultato il 22 aprile 2022.

[11] Elezioni, Centrodestra pigliatutto a Mantova. Eletti: Rauti (Senato), Dara e Volpi (Camera). Lega primo partito, M5s secondo e Pd scivola al terzo. Analisi del voto in provincia, su Altra Mantova. URL consultato il 29 marzo 2018.

[12] Governo, nominati 45 tra viceministri e sottosegretari

[13] variazione della composizione del comitato, su camera.it, 9 ottobre 2019. URL consultato il 10 aprile 2021.

[14] , Volpi non schioda, Urso e Vito lasciano il Copasir. La destra è in guerra, su LA NOTIZIA, 15 aprile 2021. URL consultato il 30 aprile 2022.

[15] Copasir, si dimette il presidente Volpi. Lasciano anche gli altri leghisti: "Ma ora la metà dei componenti vada all'opposizione", su la Repubblica, 20 maggio 2021. URL consultato il 30 aprile 2022.

[1]

[2]

[3]

[4]

[5]

[6]

[7]

[8]

[9]

[10]

[11]

[12]

[13]

[14]

[15]