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Paulownia

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Paulownia
Paulownia tomentosa
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi I
OrdineLamiales
FamigliaPaulowniaaceae
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
OrdineLamiales
FamigliaScrophulariaceae
GenerePaulownia
Siebold & Zucc., 1835
Specie

Paulownia Siebold & Zucc., 1835 è un genere di piante tradizionalmente attribuito alla famiglia delle Scrophulariaceae, collocato dalla classificazione APG tra le Paulowniaceae[1].

Il nome del genere ricorda la nobildonna russa Anna Pavlovna, figlia dello zar Paolo I[2] anche se la pianta è utilizzata e conosciuta da millenni. In Europa da oltre 4 secoli adorna i parchi e i principali monumenti delle maggiori città (Milano,[3][4] Torino,[5][6][7] Roma,[8], Sardegna [9] Sicilia,[10] Londra, Manchester,[11] Parigi,[12] Tour Eiffel). Negli ultimi anni questo albero è divenuto il simbolo della lotta al cambiamento climatico in quanto è tra i maggior assorbitori di CO2, oltre che l'albero in grado di fornire più servizi ecosistemici, contribuendo così al mantenimento e ripristino della biodiversità (a partire dall'arricchire i terreni, fino al fornire nutrimento per animali con le sue parti edibili, fiori per insetti e api, ombreggiamento che favorisce l'insediamento di altre specie vegetali).

Foglia di Paulownia derivante da un albero di appena 1 anno, dalle notevoli dimensioni e per questo ad alto assorbimento di CO2 (con accanto un cane jack russel "Smak").

Comprende alberi a foglie caduche, con portamento maestoso e fioriture molto belle e con altezze da 3 a 15 m. Tra le specie più diffuse nei giardini e parchi citiamo la Paulownia tomentosa, la Paulownia elongata, la Paulownia Fortunei e Paulownia Kawaikamii. Tuttavia oggi non vengono quasi più impiegate queste varietà ma specifici ibridi come di seguito analizzato.[13]

Questo genere di piante popola la terra da centinaia di migliaia di anni ed è originario della zona temperata boreale (Europa, Nord America e Asia). In Italia, a Pocapaglia - Piemonte, sono stati trovati fossili di Paulownia appartenenti al periodo Zancleano - Pliocene. (Martinetto et al. 2014 - Palaeobotany of Italy). Proprio dall'Italia è partito un gruppo di ricerca, sviluppo e diffusione di questo albero a cura di un'organizzazione ambientale denominata Paulownia Piemonte (e Paulownia 4Planet), proprio dove sono stati rinvenuti i resti fossili più antichi mai trovati.

La costante ricerca ha evidenziato come i generi e l'ibridazione tra essi, ha portato ad ottenere ibridi intervarietali più resistenti a malattie e differenziazione delle varietà per avere ibridi più adatti a contesti diversi.

In Asia è utilizzata da oltre un millennio anche a scopo curativo e medicale; questo fatto ha creato il falso mito circa la sua origine, erroneamente correlata alla Cina mentre appunto viene utilizzata da millenni in più parti del mondo.

Il genere comprende le seguenti specie:[14]

Dal fusto della Paulownia si ricava legname di notevole leggerezza (da 300 a 400 kg/m3 a seconda della varietà) e di bassa durezza, ma di straordinaria stabilità dimensionale.

Il legno di Paulownia ha proprietà fonoassorbenti e di isolamento termico, elettrico e igroscopico ed è utilizzato da secoli nell'ebanisteria giapponese per la produzione di armadietti porta kimono e strumenti musicali, grazie al fatto di essere un eccezionale legno di risonanza. È il legno usato per la produzione dei geta, i caratteristici zoccoli rialzati giapponesi. Recentemente il suo utilizzo si è sviluppato anche in Italia dove è utilizzato nell'industria del mobile, dell'infisso e dell'imballaggio. Il suo rendimento energetico è molto elevato, infatti il suo cippato/pellet ha un potere calorifico compreso tra 4400 e 5100 Kcal/Kg.

La Paulownia imperialis era il mon della famiglia Tokugawa, i cui membri furono Shōgun dal 1603 al 1868. Per questo motivo oggi la Paulonia è il mon del primo ministro del Giappone. Le foglie di Paulonia erano presenti in una placca smaltata che veniva appuntata al petto dei generali dell'esercito imperiale giapponese che venivano insigniti del titolo di Gensui.

Altre fonti indicano come simbolo del clan Tokugawa l'Althea rosea, Altea, Althea, conosciuta comunemente meglio come Malvone o Malvarosa.

"Il mon (blasone, emblema) del clan (sia Tokugawa sia Matsudaira), il Mitsuba aoi (三葉葵?) o "triplo malvone", è diventato un'icona facilmente riconoscibile non solo del clan, ma di tutto lo shogunato Tokugawa. Nei jidaigeki (opere di ambientazione storica), il mon è tipicamente usato per suggerire la collocazione temporale della storia nel periodo Edo, mentre in quelli ambientati durante il periodo Bakumatsu il mon viene usato per identificare i personaggi leali allo shogunato dai realisti, identificati invece dal mon del crisantemo simbolo della famiglia imperiale."

La Paulownia è un albero molto utilizzato per i programmi di riforestazione, in quanto è quello che cresce più velocemente (5-6 metri in 1 anno) e che assorbe più anidride carbonica, responsabile dell'effetto serra e del cambiamento climatico. Le sue foglie sono ricche di nutrienti che possono rigenerare i suoli impoveriti, infatti è molto indicata per l'agroforestazione.

Le foglie di specifici ibridi di Paulownia sono indicate per l'alimentazione animale, come alimento molto ricco di proteine e fibre, oltre che nutrienti e microelementi. La percentuale proteica è il doppio rispetto al classico insilato di mais.

  1. ^ The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the orders and families of flowering plants: APG II, in Botanical Journal of the Linnean Society 2003; 141: 399–436. URL consultato il 16 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2022).
  2. ^ Dalie e sequoie: il caso dei deonimici vegetali - Treccani
  3. ^ L'oro verde di Milano: la paulonia più antica nel cuore di Brera, un albero alleato contro lo smog, su la Repubblica, 10 agosto 2021. URL consultato il 2 febbraio 2022.
  4. ^ Platani, cedri e paulonie: gli alberi monumentali e quelli più belli di Milano, su la Repubblica, 18 agosto 2019. URL consultato il 2 febbraio 2022.
  5. ^ A TORINO RIQUALIFICATO PARCO MENNEA CON 300 ALBERI E C’È ANCHE LA #PAULOWNIA – Paulownia Piemonte, su paulowniapiemonte.it. URL consultato il 2 febbraio 2022.
  6. ^ AD ORBASSANO ARRIVA LA PAULOWNIA, L’ALBERO CHE ASSORBE PIÙ CO2 AL MONDO, su CinturaTorino, 31 maggio 2020. URL consultato il 2 febbraio 2022.
  7. ^ Città di Grugliasco (TO) - Post Facebook, su facebook.com.
  8. ^ Paulownia secolare in Piazza Chiesa Nuova - Roma, su pietrogiuliati.wordpress.com.
  9. ^ F.M. Raimondo, V. Ilardi e P. Mazzola, Nuove prospettive per l’arboricoltura da legno in Sicilia: la coltivazione del noce Pecan, in Atti del Terzo Congresso Nazionale di Selvicoltura, Accademia Italiana di Scienze Forestali, 2009, DOI:10.4129/cns2008.223. URL consultato il 2 febbraio 2022.
  10. ^ Vincenzo Sangalli, Catania, Plastic free dona un centinaio di alberi di Paulownia per il Parco Gemmellaro | La Milano - Cronaca e notizie da Città, Regioni e Italia, su lamilano.it, 11 dicembre 2021. URL consultato il 2 febbraio 2022.
  11. ^ Alamy Limited, St Peter's Square e Foxglove Trees, Manchester, Regno Unito Foto stock - Alamy, su alamy.it. URL consultato il 2 febbraio 2022.
  12. ^ B. G. Castaldo, Il tempo e le paulonie, su Frammenti di Parigi, 27 dicembre 2017. URL consultato il 2 febbraio 2022.
  13. ^ Home, su Paulownia Piemonte. URL consultato il 26 agosto 2024.
  14. ^ Paulownia, su The Plant List. URL consultato il 16 settembre 2016.

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