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Paolo Agelli

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Paolo Agelli: Santa Chiara, 1823

Paolo Agelli (Forlì, 9 gennaio 1778Forlì, 12 gennaio 1841) è stato un pittore italiano.

Nato in una famiglia povera si formò per dieci all'Accademia di San Luca di Roma grazie a una pensione, dove fu allievo del Gaspare Landi e del Vincenzo Camuccini[1].

Tornato a Forlì, insegnò pittura e disegno nel ginnasio cittadino. Raggiunse inoltre una certa fama come pittore di scene storiche e religiose, pur conducendo vita isolata rispetto ai principali circuiti espositivi. Mantenne la sua pittura a un livello accademico, ma fu un colorista originale[1].

Fra le sue opere si ricordano una Santa Chiara, eseguita per la chiesa di San Sebastiano e ora alla Pinacoteca civica, Leèna che si morde la lingua per non parlare a Ippia nel Palazzo Comunale (1818), probabilmente la sua opera più riuscita, e diversi dipinti presso chiese e collezioni private forlivesi[2].

Morì per una malattia mentale[1]. Era fratello del letterato Santo Agelli[3].

  1. ^ a b c Rezio Buscaroli, AGELLI, Paolo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 1, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1960. URL consultato il 4 maggio 2023.
  2. ^ Ugo Galetti e Ettore Camesasca, Enciclopedia della pittura italiana, vol. 1, Garzanti, 1950, pp. 11-12.
  3. ^ Giordano Viroli, Pittura dell'Ottocento e del Novecento a Forlì, 1997, p. 21.

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