Ovadia Yosef
Ovadia Yosef | |
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Dati generali | |
Partito politico | Shas |
Firma |
Ovadia Yosef (in ebraico עובדיה יוסף?; in arabo عبد الله يوسف? ‘Abdullah Youssef); Baghdad, 24 settembre 1920 – Gerusalemme, 7 ottobre 2013) è stato un rabbino e giurista, scrittore, posek talmudista ortodosso, politico, capo spirituale del partito Shas;[1][2] israeliano di origine irachena.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Grande interprete della Halakhah (Legge ebraica) e capo spirituale degli ebrei sefarditi. Nato nell'Iraq dell'Impero ottomano,[3] fu rabbino capo in Israele dal 1973 al 1983.[4] I suoi responsa (sentenze giuridiche religiose) sono stati altamente stimati nei circoli Haredi, particolarmente tra le comunità Mizrahì, che lo reputavano "l'autorità halakhica vivente più importante."[5]
Yosef divenne una figura di rilievo negli affari politici di Israele dopo la fondazione del partito ultraortodosso Shas nel 1984.[6] In seguito diminuì il suo coinvolgimento in politica, ma ne rimase la guida spirituale fino alla morte. Il partito israeliano Shas sostiene gli interessi degli ebrei, in particolare degli ebrei religiosi, di origine nordafricana e mediorientale.[7]
A volte, Yosef fece dichiarazioni relative a vari gruppi e persone che vennero ritenute controverse dai suoi critici. In risposta, i sostenitori di Yosef hanno sempre affermato che il rabbino era citato erroneamente o le sue parole estrapolate dal contesto.[8][9][10]
È stato il padre dell'operatrice culturale e attivista per i diritti delle donne Adina Bar-Shalom.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Rabbi Ovadia Yosef, in Haaretz, 2013. URL consultato il 12 gennaio 2014.
- ^ Shas spiritual leader Rabbi Ovadia Yosef dies at 93, in The Jerusalem Post, 7 ottobre 2013. URL consultato il 12 gennaio 2014.
- ^ Refael Bashan, Rabbi Yosef in 1972: In Egypt they thought I was an Israeli spy, in Ynetnews, 8 ottobre 2013. URL consultato il 12 gennaio 2014.
- ^ Semicha con Rabbi Ben-Zion Meir Hai Uziel.
- ^ Israel News | Online Israeli News Covering Israel & The Jewish World – JPost, su fr.jpost.com. URL consultato il 12 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2011).
- ^ What if he goes?, in The Economist, 5 ottobre 2013. URL consultato il 12 gennaio 2014.
- ^ Isabel Kershner, Rabbi Ovadia Yosef, Influential Spiritual Leader in Israel, Dies at 93, in The New York Times, 7 ottobre 2013. URL consultato il 12 gennaio 2014.
- ^ Elhanan Miller, For Arabs, Ovadia Yosef left bitter memories, in Times of Israel, 8 ottobre 2013. URL consultato il 12 gennaio 2014.
- ^ Dan Murphy, Rabbi Ovadia Yosef, in his own words, in Christian Science Monitor, 7 ottobre 2013. URL consultato il 12 gennaio 2014.
- ^ Jeffrey Goldberg, Remembering Ovadia Yosef, the Israeli Ayatollah, in Bloomberg, 8 ottobre 2013. URL consultato il 12 gennaio 2014.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ovadia Yosef
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) "Halacha Yomit" – sito con interpretazioni quotidiane della Halakhah date da Rabbi Ovadia Yosef
- (EN) "Rabbi Ovadia Yosef - in His Own Words" - articolo del Christian Science Monitor, su csmonitor.com.
- (EN, HE) "Sephardic Pizmonim Project" - biografia di Obadia Yosef con registrazioni di pizmonim personali, su pizmonim.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 97355099 · ISNI (EN) 0000 0001 1078 7810 · LCCN (EN) n79133789 · GND (DE) 129821411 · BNF (FR) cb14529247c (data) · J9U (EN, HE) 987007310296405171 |
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