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Osmylus fulvicephalus

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Crisopide dei ruscelli
Esemplare fotografato nella provincia di Huesca, Spagna
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
SuperphylumProtostomia
(clade)Ecdysozoa
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteEndopterygota
SuperordineOligoneoptera
SezioneNeuropteroidea
OrdineNeuroptera
SottordineHemerobiiformia
SuperfamigliaOsmyloidea
FamigliaOsmylidae
SottofamigliaOsmylinae
GenereOsmylus
SpecieO. fulvicephalus
Nomenclatura binomiale
Osmylus fulvicephalus
(Scopoli, 1763)
Sinonimi

Hemerobius fulvicephalus Scopoli, 1763
Hemerobius laurifoliaeformis Razoumowsky, 1789
Hemerobius maculatus Fabricius, 1787
Osmylus chrysops (vari autori)
Osmylus chrysops graecus Krüger, 1913
Osmylus fulvicephalus densatus Navás, 1915
Osmylus fulvicephalus lotus Navás, 1915
Osmylus maculatus (Fabricius, 1787)
Osmylus maculatus rarimacula A. Costa, 1855
Osmylus maculatus vittatus A. Costa, 1855
Osmylus meridionalis O. G. Costa, 1834
Osmylus (Osmylus) fulvicephalus (Scopoli, 1763)[1][2][3][4]

Il crisopide dei ruscelli (Osmylus fulvicephalus (Scopoli, 1763)) è un insetto dell'ordine dei neurotteri e della famiglia degli osmilidi[1][2][5].

Esemplare fotografato a Piazzo, Trentino, Italia

Il corpo è quasi uniformemente nero, mentre risaltano le zampe pallide e il capo rosso-aranciato (da cui deriva il nome scientifico di fulvicephalus); le ali sono ialine, con macchie nere che, verso l'attaccatura, hanno forma vagamente quadrangolare[5][4]. Il corpo è lungo circa 15 mm, e può raggiungere un'apertura alare di 45 mm[4].

Illustrazione tratta da Die Süsswasserfauna Deutschlands. Eine Exkursionsfauna (1909-1912) di August Brauer

L'adulto è attivo principalmente al crepuscolo, e può essere rinvenuto tra maggio e luglio[5]. Durante la stagione degli accoppiamenti, il maschio espone l'addome da cui estroflette due ghiandole odorifere, con cui attira la femmina[5].

Le uova vengono deposte sulle foglie delle piante vicino alla riva; la larva trascorre gran parte del tempo nascosta fuori dall'acqua, immergendosi occasionalmente per catturare larve di altri insetti, che trascina a riva e di cui consuma i fluidi tramite due apposite pinze succhiatrici[5][4]. Dopo circa sette mesi la larva s'impupa, avvolgendosi in un bozzolo grossomodo sferico[4].

Distribuzione e habitat

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Come tutti gli osmilidi, predilige gli ambienti umidi e ombreggiati e vive quindi generalmente nei pressi dei corsi o degli specchi d'acqua[3], fino ad un'altitudine di 1500 mslm[6]. È l'unica specie di osmilide presente in Italia[6], dove è diffusa in modo discontinuo su tutto il territorio tranne in Sardegna (è incerta la sua presenza in Sicilia)[1]; vanta una buona diffusione anche nel resto d'Europa, risultando non segnalata in alcune isole (Corsica, Baleari, Islanda) e in alcuni paesi, principalmente scandinavi o esteuropei[1].

Va notato che alcuni autori hanno indicato questa specie con il nome di Osmylus chrysops; tale nome venne utilizzato già da Linneo nelle sue collezioni, tuttavia la descrizione dell'insetto corrispondente a questo nome evidenzia che si trattava piuttosto di una Chrysopa[4] (nello specifico, Chrysopa perla[7]).

  1. ^ a b c d (EN) Osmylus fulvicephalus (Scopoli, 1763), su Fauna Europaea. URL consultato il 12 luglio 2017.
  2. ^ a b (EN) Osmylus fulvicephalus (Scopoli, 1763), su Catalogue of Life. URL consultato il 13 luglio 2017.
  3. ^ a b Mermod-Gasser, p. 85.
  4. ^ a b c d e f McLachlan, pp. 165-166.
  5. ^ a b c d e Bellmann, p. 90.
  6. ^ a b Bo, Fenoglio, p. 5.
  7. ^ (EN) Chrysopa perla (Linnaeus, 1758), su Catalogue of Life. URL consultato il 13 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2017).

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