Osmylus fulvicephalus
Crisopide dei ruscelli | |
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Esemplare fotografato nella provincia di Huesca, Spagna | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Superphylum | Protostomia |
(clade) | Ecdysozoa |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Tracheata |
Superclasse | Hexapoda |
Classe | Insecta |
Sottoclasse | Pterygota |
Coorte | Endopterygota |
Superordine | Oligoneoptera |
Sezione | Neuropteroidea |
Ordine | Neuroptera |
Sottordine | Hemerobiiformia |
Superfamiglia | Osmyloidea |
Famiglia | Osmylidae |
Sottofamiglia | Osmylinae |
Genere | Osmylus |
Specie | O. fulvicephalus |
Nomenclatura binomiale | |
Osmylus fulvicephalus (Scopoli, 1763) | |
Sinonimi | |
Hemerobius fulvicephalus Scopoli, 1763 |
Il crisopide dei ruscelli (Osmylus fulvicephalus (Scopoli, 1763)) è un insetto dell'ordine dei neurotteri e della famiglia degli osmilidi[1][2][5].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il corpo è quasi uniformemente nero, mentre risaltano le zampe pallide e il capo rosso-aranciato (da cui deriva il nome scientifico di fulvicephalus); le ali sono ialine, con macchie nere che, verso l'attaccatura, hanno forma vagamente quadrangolare[5][4]. Il corpo è lungo circa 15 mm, e può raggiungere un'apertura alare di 45 mm[4].
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]L'adulto è attivo principalmente al crepuscolo, e può essere rinvenuto tra maggio e luglio[5]. Durante la stagione degli accoppiamenti, il maschio espone l'addome da cui estroflette due ghiandole odorifere, con cui attira la femmina[5].
Le uova vengono deposte sulle foglie delle piante vicino alla riva; la larva trascorre gran parte del tempo nascosta fuori dall'acqua, immergendosi occasionalmente per catturare larve di altri insetti, che trascina a riva e di cui consuma i fluidi tramite due apposite pinze succhiatrici[5][4]. Dopo circa sette mesi la larva s'impupa, avvolgendosi in un bozzolo grossomodo sferico[4].
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Come tutti gli osmilidi, predilige gli ambienti umidi e ombreggiati e vive quindi generalmente nei pressi dei corsi o degli specchi d'acqua[3], fino ad un'altitudine di 1500 mslm[6]. È l'unica specie di osmilide presente in Italia[6], dove è diffusa in modo discontinuo su tutto il territorio tranne in Sardegna (è incerta la sua presenza in Sicilia)[1]; vanta una buona diffusione anche nel resto d'Europa, risultando non segnalata in alcune isole (Corsica, Baleari, Islanda) e in alcuni paesi, principalmente scandinavi o esteuropei[1].
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Va notato che alcuni autori hanno indicato questa specie con il nome di Osmylus chrysops; tale nome venne utilizzato già da Linneo nelle sue collezioni, tuttavia la descrizione dell'insetto corrispondente a questo nome evidenzia che si trattava piuttosto di una Chrysopa[4] (nello specifico, Chrysopa perla[7]).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d (EN) Osmylus fulvicephalus (Scopoli, 1763), su Fauna Europaea. URL consultato il 12 luglio 2017.
- ^ a b (EN) Osmylus fulvicephalus (Scopoli, 1763), su Catalogue of Life. URL consultato il 13 luglio 2017.
- ^ a b Mermod-Gasser, p. 85.
- ^ a b c d e f McLachlan, pp. 165-166.
- ^ a b c d e Bellmann, p. 90.
- ^ a b Bo, Fenoglio, p. 5.
- ^ (EN) Chrysopa perla (Linnaeus, 1758), su Catalogue of Life. URL consultato il 13 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2017).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Heiko Bellmann, Che insetto è questo?, Roma, Ricca editore, 2016, ISBN 978-88-6694-026-5.
- Tiziano Bo e Stefano Fenoglio, Sulla presenza di alcuni macroinvertebrati bentonici rari o interessanti nei torrenti e fiumi dell'Appennino Piemontese (PDF), in Rivista Piemontese di Storia Naturale, n. 26, 2005.
- Viviane Mermod-Gasser, Gli insetti: un mondo fantastico, Edizioni Mediterranee, 1982.
- Robert McLachlan, Monograph of the British Neuroptera-Planipennia, in Transactions of the Royal Entomological Society of London, Royal Entomological Society of London, 1868.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Osmylus fulvicephalus