Oricum
Oricum | |
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Fontana monumentale | |
Localizzazione | |
Stato attuale | Albania |
Località | Orikum, Valona |
Coordinate | 40°19′08″N 19°25′43″E |
Cartografia | |
Oricum o Orikos (in greco antico: Ὤρικος o Ὠρικός?) era un'antica città greca[1][2] situata nella parte settentrionale dell'antico Epiro (attualmente in Albania meridionale), nell'estremità sud-orientale della baia di Valona.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La città, che si dice essere stata fondata dagli Euboici[3] (forse come emporio di Eretria[4]), era in origine un'isola, ma già in tempi antichi si congiunse alla terraferma. Ha una superficie di 5 ettari, ma i resti archeologici sono scarsi.[5] Era situata in un luogo strategico per le comunicazioni con Corfù,[6], e solo a 60 km di mare da Otranto, il che la rendeva un ottimo scalo per i viaggi tra Italia e Grecia.[7] Le fonti antiche (ad esempio Erodoto) la descrivono come un limen, o porto, anche se ad un certo punto acquisì il titolo di polis, e tra il 230 ed il 168 a.C. circa coniò una propria moneta con la scritta ΩΡΙΚΙΩΝ ('degli Orici').[8]
Ebbe una notevole importanza militare sotto il dominio romano, fungendo da base durante le guerre romane contro Illiri e Macedoni (che la occuparono per breve tempo). Fu la prima città conquistata da Giulio Cesare durante l'invasione dell'Epiro, ed egli ne fornì una vivida descrizione nel Libro 3 del suo Commentarii de bello civili[9] In seguito Oricum "divenne più un insediamento civile, ed oggi si possono osservare pochi resti risalenti al I secolo a.C. o a tempi più recenti. Gli Ottomani la rinominarono in Oricum Pashaliman, 'il porto del Pascià', e la laguna ancora porta questo nome, così come la vicina base navale albanese".[10]
Il terebinto oriciano ("Oricia terebintho") è citato da Virgilio[11] e da Sesto Properzio.[12]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Casson, S. 'Macedonia, Thrace and Illyria: their relations to Greece from the earliest times down to the time of Philip, son of Amyntas. Greenwood Press, 1971. p. 322
- ^ Mogens Herman Hansen e Thomas Heine Nielsen, An Inventory of Archaic and Classical Poleis (Oxford University Press, 2004: ISBN 0198140991), p. 347.
- ^ Robin Lane Fox, Travelling Heroes: Greeks and Their Myths in the Epic Age of Homer (Londra: Allen Lane, 2008, ISBN 978-0713999808), p. 123.
- ^ Keith G. Walker, Archaic Eretria: A Political and Social History from the Earliest Times to 490 BC (Routledge, 2004: ISBN 0415285526), p. 151.
- ^ Hansen e Nielsen, An Inventory of Archaic and Classical Poleis, p. 347.
- ^ Walker, Archaic Eretria, p. 151.
- ^ Lane Fox, Travelling Heroes, p. 123.
- ^ Mogens Herman Hansen and Kurt A. Raaflaub, More Studies in the Ancient Greek Polis (Franz Steiner Verlag, 1996: ISBN 3515069690), p. 149.
- ^ Commentarii de bello civili Archiviato il 30 novembre 2012 in Internet Archive. (III:12)
- ^ Gillian Gloyer, Albania (Bradt Travel Guides, 2008: ISBN 184162246X), p. 212.
- ^ Eneide, X, 136.
- ^ Elegie, III, 7.49.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Oricum
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su orikum.gov.al.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 287560937 |
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