Nijole Valadkeviciute

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Nijole Valadkeviciute, in lituano Nijolė Valadkevičiūtė (Vilnius, 10 agosto 1944Vilnius, 4 febbraio 2020) è stata una regista, grafica e pittrice lituana.

Si laureò nel 1970 come grafica presso il "Lietuvos dailės institutą" (Istituto statale d'Arte Lituano) ed in seguito frequentò, tra il 1979 e il 1983, il corso di sceneggiatura e regia a Mosca, prima donna lituana a laurearsi in regia[1]. La sua prima opera, quella che le valse la prova di laurea, Medis (L'albero), fu il primo film d'animazione professionale realizzato nei "Lithuanian Film Studios"[2]. Il relatore della sua tesi di laurea fu l'animatore russo Jurij Norštejn. Il cortometraggio fu scritto dalla sorella, la scrittrice Eligia, sulla base di un racconto popolare lituano[3].

Il corto Medis costituì una sorta di svolta nel Centro cinematografico lituano in quanto da quel momento venne creata una sezione separata dedicata all'animazione, l'ultima fra tutte le repubbliche dell'ex-Unione Sovietica[3]. Nijole, subito dopo aver terminato gli studi moscoviti, venne assunta ai Lithuanian Cinema Studio dove rimase a lavorare fino al 2002[1]. Il suo lavoro d'animazione, nella grafica e nella pittura si ispirò fin dalla prima animazione al folklore come lei stessa ebbe a dichiarare: "Mi interessavo al folklore lituano già durante i miei studi all'Istituto d'arte di Vilnius. Sono rimasta affascinata dai simboli e dalla varietà delle forme... Ho cercato di vedere il simbolismo tradizionale popolare attraverso gli occhi di una persona contemporanea... Nei racconti e nelle canzoni popolari, vedo un'identica connessione tra diversi popoli e culture, che mi sembra un amalgama di saggezza universale, come conoscenza che ha assorbito millenni di tempo, spazio e universo"[3].

Dal 1980 ha preso parte a numerose mostre e festival di animazione in vari paesi, aggiudicandosi numerosi premi, tra i quali il Premio del Pubblico con Sezamai, atsiverk (Aprimi Sesamo) al Film Festival Internazionale Visionaria di Siena nel 2001[2]. Ha realizzato stampe, con la tecnica dell'acquaforte, e libri illustrati[1]. Le sue opere pittoriche hanno preso parte ad una mostra collettiva nel 2024 che, collocate in diverse parti delle sale espositive, insieme a quelle di Vita Zaman, Līga Spunde, Aistė Ramūnaitė, risuonavano in armonia e aprivano un ampio ventaglio di visioni di angeli e demoni[4].

Le opere di Valadkeviciute sono di proprietà del Museo Nazionale d'Arte Lituano, del Museo Lituano del Teatro, della Musica e del Cinema e del Museo del Ministero della Cultura di Vilnius[1].

  1. ^ a b c d (LT) Nijole Valadkevičiūtė, in Visuotinė lietuvių enciklopedija, vol. XXIV, Vilnius, 2015. URL consultato il 17 settembre 2024.
  2. ^ a b (EN) NIJOLĖ VALADKEVIČIŪTĖ, in Lithuanian Culture Institute, 16 maggio 2015. URL consultato il 17 settembre 2024.
  3. ^ a b c (SK) Dasha "danliofer" Vanova, Nijole Valadkjavičjute, in CSFD - Česko-Slovenská filmová databáze. URL consultato il 17 settembre 2024.
  4. ^ (EN) Viltė Visockaitė, The Forms of Esoteric Experiences, in echo gone wrong, 14 giugno 2024. URL consultato il 17 settembre 2024.

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