Nicolò Arimondi
Nicolò Arimondi | |
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Nascita | Chiusa di Pesio, 1867 |
Morte | Padova, 1935 |
Luogo di sepoltura | Cimitero Maggiore (Padova) |
Dati militari | |
Paese servito | Regno d'Italia |
Forza armata | Regio esercito |
Arma | Fanteria |
Corpo | Granatieri di Sardegna |
Reparto | 1º granatieri |
Anni di servizio | 1887 - 1930 |
Grado | Colonnello |
Guerre | Guerra italo-turca Prima guerra mondiale |
Decorazioni | medaglia di bronzo |
Studi militari | Accademia Militare |
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Nicolò Arimondi (Chiusa di Pesio, 1867 – Padova, 1935) è stato un militare e dirigente sportivo italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nicolò Arimondi nato da una famiglia agiata e molto nota nella sua città intraprese molto giovane la carriera militare. Era nipote di Giuseppe Arimondi.[1] Durante la Guerra italo-turca fu decorato con una medaglia di bronzo durante l'avanzata del Regio Esercito verso Henni, il 26 ottobre 1911[2]. Rientrato in Patria fu inviato di stanza a Roma nel I° granatieri di Sardegna. Qui conobbe il medico Carlo Colombo, che di li a poco avrebbe messo in atto il primo esperimento di Scautismo in Italia. Arimondi, ben inserito nell'ambiente sportivo della capitale nel febbraio 1913 fu eletto segretario della Sezione Istruzione pre-militare della Società Podistica Lazio. Questa nomina fu preziosa per aiutare lo stesso Colombo ad organizzare il primo raduno di ragazzi sull'esempio degli scout di Robert Baden-Powell.L'evento, tenutosi a Roma, ebbe un grande successo.[3].Fu promosso Colonnello durante la grande guerra. Morì a Padova nel 1935 ed a lui è intitolata una strada della città.[4]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— Henni 26 ottobre 1911