Neptune Orbiter
Con Neptune Orbiter si è indicata una proposta di una missione robotica interplanetaria per l'esplorazione del sistema di Nettuno della NASA. Era stato figurato che la missione potesse essere lanciata intorno al 2016[1] ed avrebbe impiegato dagli 8 ai 12 anni per raggiungere Nettuno.[2] Al dicembre del 2009, tuttavia, il sito della NASA non fornisce più alcuna indicazione su possibili date di lancio.[3]
Il Neptune Orbiter sarebbe stato progettato per rispondere a numerose domande che ancora coinvolgono il pianeta. I suoi principali obiettivi sarebbero stati lo studio dell'atmosfera di Nettuno, del suo sistema di anelli, dei suoi satelliti, prestando particolare attenzione a Tritone.[4] Due piani di missione alternativi erano stati proposti rispettivamente dal Caltech e dal gruppo costituito da Boeing ed Università dell'Idaho.[senza fonte]
Panoramica di missione
[modifica | modifica wikitesto]Il Neptune Orbiter si sarebbe dovuto comporre di più componenti. L'elemento principale sarebbe stato un orbiter, che da un'orbita ellittica attorno al pianeta, avrebbe assolto ai principali obiettivi della missione: lo studio dell'atmosfera di Nettuno, dei suoi anelli e dei suoi satelliti naturali.[1]
La sonda avrebbe inoltre rilasciato uno sciame di sonde atmosferiche che sarebbero penetrate nell'atmosfera del pianeta ed avrebbero potuto fornire informazioni sulle condizioni locali.[1] Una proposta prevedeva che anche tra di esse ci fosse una sonda principale, affiancata da almeno tre sonde secondarie, dotate di un numero inferiore di strumenti.[4]
Un ultimo elemento sarebbe stato dedicato allo studio di Tritone: un lander che avrebbe eseguito misurazioni in situ[4] o un secondo orbiter che avrebbe mappato la superficie della luna.[1]
La grande distanza di Nettuno dal Sole non permette l'impiego di pannelli solari. L'alimentazione della sonda avrebbe dovuto essere fornita attraverso tecnologia nucleare di nuova concezione.[1] La propulsione sarebbe avvenuta attraverso propulsori elettrici.[1] Ogni missione diretta verso Nettuno può avvantaggiarsi da un sorvolo ravvicinato di Giove, che può fornire (sfruttando l'effetto fionda) una spinta sufficiente a ridurre il combustibile necessario al viaggio. Ciò comporta la necessità, tuttavia, di rispettare opportune finestre di lancio che si presentano ogni 12 anni circa.[1] È stata valutata la possibilità di lasciar catturare la sonda dal pianeta attraverso una manovra di aerofrenaggio.[1]
Da un confronto con le missioni Galileo e Cassini-Huygens e considerando anche l'inflazione, è stato stimato un costo di 5 miliardi di dollari.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i Committee on Science Opportunities, NASA, 2008.
- ^ T. Spilker et al, 2005.
- ^ (EN) Missions to Neptune, in Solar System Exploration. URL consultato l'8 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2010).
- ^ a b c H. B. Hammel et al., 2001.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Committee on Science Opportunities, Neptune Orbiter with Probes, in Solar System Exploration Vision Missions (Report della NASA), 2008, pp. 36-38. URL consultato l'8 dicembre 2009. ISBN 9780309120104.
- H. B. Hammel, C.C. Porco e K. Rages, The Case For A Neptune Orbiter/Multi-probe Mission (PDF), in Innovative Approaches to Outer Planetary Exploration 2001–2020, Lunar and Planetary Institute, 2001. URL consultato l'8 dicembre 2009.
- (EN) T. Spilker, et al., Cassini-Huygens-level science from NASA's “Neptune orbiter with probes” vision mission (PDF), in Geophysical Research Abstracts, vol. 7, n. 05224, 2005. URL consultato l'8 dicembre 2009.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Reaching Toward Neptune: Two Ways to Explore an Ice Giant, su space.com, 15 dicembre 2004. URL consultato l'8 dicembre 2009.