NGC 6204

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
NGC 6204
Ammasso aperto
NGC 6204
Scoperta
ScopritoreJames Dunlop
Data1826
Dati osservativi
(epoca J2000.0)
CostellazioneAltare
Ascensione retta16h 46m 08s[1]
Declinazione-47° 00′ 44″[1]
Distanza3540[2] a.l.
(1085[2] pc)
Magnitudine apparente (V)8,2[1]
Dimensione apparente (V)5'
Caratteristiche fisiche
TipoAmmasso aperto
ClasseI 3 m
Età stimata37 milioni di anni[2]
Altre designazioni
Cr 312; OCl 982[1]
Mappa di localizzazione
NGC 6204
Categoria di ammassi aperti

NGC 6204 è un ammasso aperto situato nella costellazione dell'Altare.

Mappa per individuare NGC 6204.

Si individua 2 gradi a NNE dell'ammasso NGC 6193 in una regione parzialmente oscurata da polveri interstellari, che fanno sì che l'ammasso non risulti particolarmente appariscente; con un binocolo è appena individuabile come una piccola e debole macchia nebulosa, mentre con un piccolo telescopio già si risolve in una decina di stelle a partire dalla magnitudine 9,7. Con strumenti da 200mm di apertura è possibile otare alcune decine di stelle fino alla magnitudine 14, in prevalenza bianco-azzurre. Pochi primi a SE è visibile l'ammasso aperto Hogg 22, formato da poche stelle molto concentrate.

A causa della sua declinazione fortemente meridionale, quest'ammasso può essere osservato soprattutto da osservatori situati nell'emisfero australe della Terra; la sua osservazione dall'emisfero nord è possibile solo in vicinanza delle latitudini subtropicali.[3] Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra giugno e ottobre.

Storia delle osservazioni

[modifica | modifica wikitesto]

NGC 6204 è stato scoperto assieme agli ammassi vicini da James Dunlop nel 1826, durante la sua permanenza in Australia come sovrintendente dell'osservatorio del Nuovo Galles del Sud, con un telescopio da 9 pollici; fu poi riosservato da John Herschel e nel New General Catalogue è descritto come un ammasso piuttosto ricco formato da stelle con magnitudini comprese fra la 11 e la 12.[4]

Caratteristiche

[modifica | modifica wikitesto]

NGC 6204 è situato a circa 1085 parsec (circa 3540 anni luce) di distanza,[2] in corrispondenza del bordo esterno del Braccio del Sagittario; la sua età è piuttosto giovane ed è stimata sui 37 milioni di anni,[2] fatto evidente anche dalla presenza di giovani stelle di colore azzurro fra le sue componenti. Altre stime indicano una distanza di 1200 parsec e un'età attorno agli 80 milioni di anni, dati che sostanzialmente non si discostano eccessivamente.[5] Gli studi su questo e gli ammassi vicini sono resi più difficoltosi a causa dell'oscuramento ad opera delle polveri interstellari.

A brevissima distanza verso sudest si trova un piccolo gruppo di stelle luminose costituenti un ammasso a sé stante, catalogato come Hogg 22; si tratta di un ammasso molto più giovane, essendo dominato da stelle di classe spettrale O con un'età di 5 milioni di anni, e probabilmente più lontano, a 2800 parsec di distanza.[6]

  1. ^ a b c d SIMBAD Astronomical Database, su Results for NGC 6204. URL consultato il 10 giugno 2013.
  2. ^ a b c d e WEBDA page for open cluster NGC 6204, su univie.ac.at. URL consultato il 10 giugno 2013.
  3. ^ Una declinazione di 47°S equivale ad una distanza angolare dal polo sud celeste di 43°; il che equivale a dire che a sud del 43°S l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a nord del 43°N l'oggetto non sorge mai.
  4. ^ Catalogo NGC/IC online - result for NGC 6204, su ngcicproject.org. URL consultato il 10 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
  5. ^ Carraro, Giovanni; Munari, Ulisse, A multicolour CCD photometric study of the open clusters NGC 2866, Pismis 19, Westerlund 2, ESO96-SC04, NGC 5617 and NGC 6204, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 347, n. 2, gennaio 2004, pp. 625-631, DOI:10.1111/j.1365-2966.2004.07244.x. URL consultato il 10 giugno 2013.
  6. ^ Forbes, Douglas; Short, Stephen, NGC 6204 and HOGG 22: The Odd Couple, in Astronomical Journal, vol. 111, aprile 1996, p. 1609, DOI:10.1086/117900. URL consultato il 10 giugno 2013.
  • Catalogo NGC online, su ngcicproject.org. URL consultato il 7 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
  • Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0, William-Bell inc. ISBN 0-943396-15-8

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Oggetti del profondo cielo: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di oggetti non stellari