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Mussie Zerai

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Mussie Zerai Yosief nel 2013

Mussie Zerai Yosief (Asmara, 1975) è un prete e attivista eritreo.

Mussie Zerai è un prete cattolico dal 19 giugno 2010 e un attivista impegnato in azioni per salvare i migranti nel Mediterraneo durante la crisi europea dei migranti. È il fondatore e il presidente dell'agenzia Habeshia (con sede a Roma), e nel 2015 è stato nominato per il Nobel per la pace.[1][2]

Dopo la morte prematura di sua madre, Zerai è stato allevato dalla nonna insieme a sette fratelli.[3] Il padre, che era stato arrestato temporaneamente dalla polizia segreta, aveva lasciato il paese per cercare rifugio in Italia. All'età di 16 anni, anche Mussie fuggì in Italia, dove chiese asilo politico ed ottenne un permesso di soggiorno[4].

Nel 2017 viene indagato dalla Procura di Trapani nell'ambito dell'inchiesta per favoreggiamento all'immigrazione clandestina. [5] Nel 2021 la procura ha chiesto l'archiviazione dell'accusa[6]

Ha scritto, con Giuseppe Carrisi, un libro che parla della sua vita.

  1. ^ Don Mussie Zerai candidato al Nobel per la Pace 2015, su vita.it, 5 febbraio 2015. URL consultato il 22 ottobre 2020.
  2. ^ Nobel pace: candidato don Mussie Zerai, angelo dei profughi, su archivioradiovaticana.va, 6 febbraio 2015. URL consultato il 22 ottobre 2020.
  3. ^ Don Mussie Zerai, su walkaboutliteraryagency.com. URL consultato il 22 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2020).
  4. ^ (EN) Mattathias Schwartz, The Anchor, su newyorker.com, 14 aprile 2014. URL consultato il 22 ottobre 2020.
  5. ^ Alessandra Ziniti, Ong, don Mussie Zerai sotto inchiesta: prete candidato al Nobel accusato di favoreggiamento immigrazione, in La Repubblica, 9 Agosto 2017.
  6. ^ Io, sacerdote spiato al telefono con il mio difensore e indagato perché aiutavo i migranti, in Il Dubbio.

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