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Museo civico Gaetano Filangieri

Coordinate: 40°50′56.07″N 14°15′38.56″E
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Museo civico Gaetano Filangieri
La sala Agata Moncada
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàNapoli
IndirizzoVia Duomo, 288
Coordinate40°50′56.07″N 14°15′38.56″E
Caratteristiche
Tipomuseo, biblioteca, archivio
CollezioniDipinti, sculture e arti applicate
Intitolato aGaetano Filangieri
Istituzione1888
FondatoriGaetano Filangieri
Apertura1888
DirettorePaolo Jorio
Sito web

Il Museo civico "Gaetano Filangieri" è un museo privato situato a Napoli, allestito nel quattrocentesco palazzo Como, dedicato alle arti applicate, alla scultura, alla pittura e alla conservazione di libri antichi.

Il 22 maggio 2012 il museo ha riaperto dopo tredici anni di chiusura.

La Sala Carlo Filangieri

La progettazione e l'allestimento del museo si devono alla lungimiranza di Gaetano Filangieri, principe di Satriano, che nel 1881 avanzò la proposta al Consiglio comunale di allocare le sue raccolte d'arte in quel che restava del celebre Palazzo Como, rara testimonianza architettonica del Rinascimento toscano a Napoli, spostato di circa venti metri allo scopo di scongiurarne l'abbattimento a seguito dei lavori del Risanamento e allinearlo lungo l'arteria di via Duomo. Del quattrocentesco edificio non rimaneva che la splendida facciata in bugnato e i muri laterali, mentre l'invaso era del tutto vuoto e senza copertura. L'offerta risultò molto allettante per il municipio e l'ipotesi di istituire un museo civico era sentita da più parti come necessaria così che nel 1883 cominciarono i lavori di riedificazione e ripristino completamente finanziati dal Principe che terminarono nel 1888. L'8 novembre di quell'anno il museo fu aperto al pubblico.

Il 30 settembre 1943 una squadra di guastatori tedeschi incendiò la villa Montesano di San Paolo Bel Sito dove, per prevenire i danni di guerra, erano stati ricoverati l'anno precedente le opere di maggior pregio del museo insieme ai documenti più preziosi dell'Archivio di Stato di Napoli, allora diretto da Riccardo Filangieri che contemporaneamente ricopriva la carica di direttore del museo. Del patrimonio del museo si salvarono circa quaranta dipinti ed una cassa contenente armi antiche; tra i pezzi più rilevanti che furono perduti invece figurano due ritratti d'uomo di Botticelli, una Deposizione di Francesco Solimena, un'Educazione della Vergine di Bernardino Luini.

Nel 1946 il soprintendente alle gallerie napoletane, Bruno Molajoli, rivolse un appello ai napoletani per reintegrare le raccolte distrutte. Nel 1948, insieme al Museo nazionale di San Martino e al Museo nazionale della ceramica Duca di Martina, il Filangieri fu riaperto al pubblico grazie alle generose donazioni di Filippo Perrone, Mario De Ciccio e Salvatore Romano, e inoltre grazie ai prestiti delle opere nei depositi temporanei del Museo nazionale di Capodimonte. Nel 2020 è stata portata a termine un'importante acquisizione: il Ritratto di Gaetano Filangieri di Giuseppe Bonito.[1]

La collezione, eterogenea per materiali, vanta più di 3 000 oggetti, di varia provenienza e datazione. Sono raccolti esemplari di arti applicate (maioliche, porcellane, biscuit, avori, armi e armature, medaglie), dipinti e sculture dal XVI al XIX secolo, pastori presepiali del XVIII e XIX secolo ed anche una biblioteca dotata di circa 30 000 volumi ed un archivio storico con documenti dal XIII al XIX secolo.

La collezione pittorica raccoglie in special modo dipinti del Seicento napoletano, tra cui opere di Jusepe de Ribera, Luca Giordano, Andrea Vaccaro, Battistello Caracciolo e Mattia Preti.

Opere principali

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Foto Titolo Autore Data Dimensione Tecnica e supporto
Passaggio degli ebrei per il mar Rosso ignoto di scuola emiliana 52×95 cm
Maddalena (bozzetto) Guercino 62×58 cm
- Convito di Baldassarre Nicola Malinconico 45×47 cm
- Deposizione di Cristo Bonifazio 95×75 cm
Ritratto di Agata Moncada Natale Carta
Santa Maria Egiziaca Jusepe de Ribera 90×75 cm
- Madonna Francesco Gessi 37×49 cm
Testa di san Giovanni Battista Jusepe de Ribera 78×66 cm
San Giovannino Battistello Caracciolo 62×49 cm
Incontro tra i santi Pietro e Paolo Mattia Preti 200×250 cm
Sant'Agata Andrea Vaccaro 125×100 cm
Santa Prassede Giovan Francesco Maineri 64×49 cm
- L'arringatore Giovanni Paolo Pannini 71×60 cm
Sposalizio di santa Caterina Innocenzo da Imola 54,4×47,5 cm
- Amore saettante Heinrich Friedrich Füger 90×73 cm
Ritratto della duchessa di Urbino ignoto italiano del XVI secolo 111×89 cm
Ritratto della sorella della contessa Frendel Eberard Waickert 69×52 cm
Madonna col Bambino Bernardino Lanino 54×47 cm
- Baccanale Scuola di Claude Lorrain 60×77 cm
Venere che disorna Amore François Boucher 126×96 cm
- Veduta fantastica Michele Marieschi 60×80 cm
- Veduta di rovine Viviano Codazzi 60×80 cm
Veduta di Napoli da chiaia Tommaso Ruiz 102×34 cm
Veduta di Napoli dal mare Juan Ruiz 102×34 cm
- Paesaggio del ponte di sant'Ambrogio di Modena Raffet E. 44×66 cm
Veduta di rovine e acque Michele Marieschi 60×80 cm
- Veduta di rovine e acque Michele Marieschi 60×80 cm
- Veduta di rovine Viviano Codazzi 60×80 cm
Epifania Giovan Battista Tiepolo 68×40 cm
- Bellisario chiedente l'obolo Jan van Blaemen 65×61 cm
- Paesaggio con filosofi Jan van Blaemen 65×82 cm
- Allegoria dell'infanzia dell'imperatore Carlo III Bartolomé Esteban Murillo 215×175 cm
- Sogno di Alessandro Magno Fedele Fischetti 56×100 cm
- Fiori e frutta Giovan Battista Ruoppolo 69×97 cm
Trionfo di Galatea (bozzetto) Luca Giordano 57×97 cm
- Fiori e frutta Giovan Battista Ruoppolo 69×97 cm
- Panorama di Napoli visto dal mare Anonimo 102×32 cm
- La Famiglia del duca Giovanni Guevara di Bovino Nicola Maria Rossi 255×204 cm
Ritratto di Gaetano Filangieri junior Edgardo Saporetti 63×52 cm
- Ritratto della marchesa Malaspina Johann Heinrich Wilhelm Tischbein (attribuito) 99×78 cm
- Ritratto del fratello Giuseppe Filippo Palizzi 63×53 cm
Ritratto del generale Carlo Filangieri Rudolph Suhrlandt 155×117cm
- Paesaggio con cervi al ruscello Jakob Philipp Hackert 58×75 cm
- Paesaggio Nordico Klaes Molenaer 40×55 cm
- Elevazione della croce Luca Giordano (attribuito) 36×47 cm
Foto Titolo Autore/Dimensione Data Dimensione Materiale
Victa Francesco Jerace h. 90 cm Marmo bianco di Carrara
Busto di Camil del Sordo Filangieri Francesco Jerace Marmo bianco di Carrara
Fiorita Francesco Jerace Marmo bianco di Carrara
Ritratto di Ferdinando I di Borbone (modello della statua di piazza del Plebiscito) Antonio Calì h. 55 cm Terracotta
- Ritratto di donna scuola di Jean-Jacques Caffieri h. 130 cm Marmo bianco di Carrara
- Busto dell'abate Ferdinando Galiani da Chieti Giuseppe Sanmartino h. 35 cm Terracotta dipinta
- Busto di Carlo Filangieri attribuito a Filippo Tagliolini h. 82 cm Marmo bianco di Carrara
- Vecchio barbuto sedente che insegna ad adolescente attribuito a Filippo Tagliolini h. 33 cm Porcellana di Capodimonte
Testa di giovinetto Luca della Robbia h. 30 cm Maiolica bianca invetriata
Busto di Gaetano Filangieri Gesualdo Gatti h. 70 cm Marmo bianco
- Busto di Roberto Filangieri Gesualdo Gatti h. 85 cm Marmo bianco
- Busto di Agata Moncada Gesualdo Gatti h. 60 cm Marmo bianco
- Busto di Francisco de Moncada Anonimo fiorentino h. 60 cm Bronzo
  • Catalogo del Museo civico Gateano Filangieri principe di Satriano, vol. I, Napoli, 1888.
  • Gaetano Filangieri e il suo museo, Electa Napoli, 2002, ISBN 88-510-0106-5.
  • Il Museo dei Musei, Touring Club Italiano, 2005, ISBN 88-365-3728-6.
  • Claudio Consalvo Corduas, Il mecenatismo dimenticato: il Museo Filangieri, saggio sul n. 4/luglio 2017 de "L'Acropoli", rivista bimestrale diretta da Giuseppe Galasso, ed. Rubbettino.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN129844380 · ISNI (EN0000 0001 2156 6634 · BAV 494/4573 · ULAN (EN500303442 · LCCN (ENnr90028973 · GND (DE1006867-3 · BNF (FRcb120784823 (data)