Misone
Misone (fl. VI secolo a.C.) è stato un filosofo greco antico del VI secolo a.C., annoverato fra i sette sapienti.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Secondo Sosicrate, che cita Ermippo, Misone fu figlio del tiranno Strimone[1] e sarebbe vissuto 97 anni[2]. Le fonti concordano che sia stato un contadino, tuttavia presentano differenti opinioni sul suo luogo di nascita e di residenza, normalmente alternandolo fra la Laconia e Creta. Viene detto infatti di Etia, nome che potrebbe indicare una località situata in una delle due regioni o anche il monte Eta; stessa incertezza per la sua residenza, una località chiamata Chene di cui non è chiara la localizzazione.
È citato nel Protagora di Platone[2]; una leggenda riporta che l'oracolo di Delfi, consultato da Anacarsi, lo definì più saggio di quest'ultimo[3]; anche Schopenhauer lo ha citato[4], ricordando che fu famoso per essere un misantropo, anche se non ha citato la fonte, che probabilmente è Diogene Laerzio[2].. Fu citato anche da Kierkegaard in Aut-Aut, dove si fa riferimento alla sua misantropia e al fatto che ridesse da solo[5].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Diogene Laerzio, Vite dei filosofi, I 106
- ^ a b c Diogene Laerzio, Vite dei filosofi, I 108
- ^ "Si dice da parte di qualcuno, che, siccome Anacarsi interrogò l'oracolo per sapere se qualcuno fosse più sapiente di lui, la Pizia abbia dato il responso citato in precedenza, nella vita di Talete, a proposito di Chilone:
- Affermo che un tale Misone di Eta a Chene, più di te ha senno e accortezza"
- ^ Arthur Schopenhauer, Parerga e paralipomena, II 359
- ^ Sören Kierkegaard, Aut-Aut, pag. 202
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