Mesolite
Mesolite | |
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Classificazione Strunz | VIII/J.21-50 |
Formula chimica | Na2Ca2Al6Si9O30·8(H2O) |
Proprietà cristallografiche | |
Sistema cristallino | monoclino |
Classe di simmetria | m |
Gruppo puntuale | 2 |
Gruppo spaziale | C 2 |
Proprietà fisiche | |
Densità | 2,25-2,26 g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 5 |
Sfaldatura | perfetta in due piani lungo l’asse longitudinale. |
Frattura | irregolare |
Colore | bianco, traslucido, grigio |
Lucentezza | vitrea o setosa |
Diffusione | comune |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
La mesolite è un minerale, un silicato (tettosilicato) appartenente al gruppo delle zeoliti. È stato descritto per la prima volta nel 1816 in base ad un ritrovamento avvenuto ad Aci-Castello (frazione Aci -Trezza) sulle isole dei Ciclopi nei pressi di Catania[1]. Il nome deriva dal termine greco "mesos" che significa "in mezzo" per via della sua composizione chimica intermedia fra quella della natrolite e quella della scolecite[2][3]. È molto difficile distinguere a occhio nudo la mesolite dalla natrolite. Nella mesolite i cristalli hanno un abito più filiforme della natrolite.
Morfologia
[modifica | modifica wikitesto]La mesolite forma cristalli raggiati a ciuffo o a grappolo. I cristalli sono fibre sottili le cui facce longitudinali sono difficili da definire anche con una lente d’ingrandimento. Le fibre cristalline molto raramente sono più lunghe di 3 centimetri e sono di larghezza uniforme, separate tra loro. I cristalli si sviluppano come tanti aghi sottili molto fragili e delicati che, se non maneggiati con cura, si rompono facilmente. La mesolite è generalmente di colore bianco ma può essere colorata di rosa o di rosso per la presenza di varie impurità.
Origine e giacitura
[modifica | modifica wikitesto]La mesolite di solito si rinviene insieme alla scolecite nei basalti olivinici o mescolata in druse con altre zeoliti nelle zone di formazione basaltica. Si ritrova in India, nei geodi delle colate basaltiche di Poona[4], in Islanda, nei fiordi orientali e occidentali[5], in Nuova Zelanda[6] e nelle isole Föroyar in Danimarca.[7]
Usi
[modifica | modifica wikitesto]Minerale d’interesse scientifico e collezionistico.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Webmineral data
- ^ Handbook of Mineralogy
- ^ Mindat.org
- ^ Berthold Ottens, Indian Zeolites, The mineralogical record, January-february, 2003, vol.34, number 1, Tucson
- ^ K. Saemundsson, E. Gunnlaugsson, Icelandic Rocks and Minerals, Mál og Menning, 2010
- ^ Ole Johnsen, guida ai minerali del mondo, Zanichelli, Bologna, 2011
- ^ idem
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla Mesolite
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Webmin, su webmineral.com.