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Meraxes gigas

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Meraxes gigas
Ricostruzione del cranio
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SuperordineDinosauria
OrdineSaurischia
SottordineTheropoda
Famiglia† Carcharodontosauridae
Tribù† Giganotosaurini
GenereMeraxes
Canale et al., 2022
Nomenclatura binomiale
† Meraxes gigas
Canale et al., 2022

Meraxes gigas è una specie di dinosauro teropode carcharodontosauride rinvenuto nella formazione risalente al tardo Cretaceo di Huincul, in Patagonia, Argentina. La specie è l'unica all'interno del genere Meraxes. Il nome scientifico deriva da quello di un drago della serie di romanzi Cronache del ghiaccio e del fuoco.[1]

Scoperta e denominazione

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L'olotipo di Meraxes gigas, precedentemente noto come il "carcarodontosauride di Campanas", MMCh-PV 65, è stato scoperto nel 2012.[2] Le ossa ritrovate e riconosciute includono un cranio quasi completo, elementi pettorali e pelvici, arti anteriori parziali, arti posteriori completi, costole, vertebre cervicali e dorsali frammentarie, un osso sacro, nonché diverse vertebre caudali complete. Lo scheletro risulta essere quello più completo appartenente a un carcharodontosauride mai ritrovato nell'emisfero meridionale.[1]

Il Meraxes gigas è stato descritto nel 2022 da Canale et al. sulla base dei suddetti resti. La denominazione del genere, "Meraxes", come detto, riprende il nome di un drago dalla serie di romanzi fantasy Cronache del ghiaccio e del fuoco di George R. R. Martin. Invece, la dicitura "gigas" del nome specifico deriva dalla parola greca "gigante", con riferimento alle sue grandi dimensioni.[1]

Dimensioni paragonate a un uomo

Il Meraxes gigas era un enorme dinosauro teropode, che pesava fino a 4263 kg, con un intervallo di confidenza che varia dai 3 196 ai 5331 kg. Solo il cranio misurava 1,24 m in lunghezza, rivaleggiando con quello dell'Acrocanthosaurus che misurava circa 1,29 m. Le forme e le dimensioni delle suddette ossa indicano che il Meraxes e l'Acrocanthosaurus possedessero simili proporzioni e dimensioni. Il dinosauro, inoltre, possedeva arti anteriori di dimensioni ridotte; ciò costituisce un esempio di convergenza evolutiva che si è verificato indipendentemente, altresì, all'interno di quattro differenti lignaggi: Carcharodontosauridae, Abelisauridae, Tyrannosauridae, e Alvarezsauridae.[1]

Analisi osteoistologiche sull'olotipo suggeriscono che l'esemplare rinvenuto avrebbe potuto avere un'età massima di 43 anni al momento del decesso, rendendolo il teropode non aviario più longevo attualmente conosciuto. Si ritiene inoltre che il Meraxes avrebbe potuto crescere per tutto l'arco della vita, anche dopo il raggiungimento della piena maturità, tuttavia la crescita era più lenta rispetto a quella di teropodi appartenenti ad altre famiglie, come il Tyrannosaurus con cui è stato confrontato. Gli studi sull'olotipo suggeriscono, inoltre, che i carcharodontosauridi abbiano raggiunto la maturità tra i 20 e i 30 anni di età.[2]

Classificazione

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Il genere Meraxes rappresenta il primo in ordine cronologico che diverge dalla tribù dei Giganotosaurini all'interno dei Carcharodontosauridae. Il cladogramma qui di seguito riportato mostra i risultati delle analisi filogenetiche eseguite da Canale et al.[1]


Carcharodontosauridae

Neovenator

Concavenator

Eocarcharia

Lajasvenator

Lusovenator

Acrocanthosaurus

Shaochilong

Carcharodontosaurinae

Carcharodontosaurus spp.

Giganotosaurini

Meraxes

Tyrannotitan

Giganotosaurus

Mapusaurus

Paleoambiente

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Ricostruzione dell'animale in vita.
Silhouettes of dinosaurs from the Huincul Formation as size comparison
Dinosauri rinvenuti nella formazione Huincul

Il Meraxes è stato rinvenuto nella formazione Huincul. Gli altri teropodi rinvenuti nella zona sono rappresentati dal paraviano Overoraptor, dall'elafrosaurino Huinculsaurus, dagli abelisauridi Skorpiovenator, Tralkasaurus, e Ilokelesia, dal Mapusaurus e Taurovenator, altri due carcharodontosauridi di grandi dimensioni, e dal megaraptorano Aoniraptor.[3][4] In ogni caso, il Meraxes gigas è stato rinvenuto all'interno di rocce più antiche di quelle del Mapusaurus, sicché, probabilmente, tali dinosauri non coesistettero.[1] Gli erbivori rivenuti nella zona, invece, sono rappresentati dai sauropodi rebbachisauridi Cathartesaura e Limaysaurus, dai titanosauri Argentinosaurus e Choconsaurus, e da iguanodonti non determinati.[5][6]

  1. ^ a b c d e f J.I. Canale, S. Apesteguía, P.A. Gallina, J. Mitchell, N.D. Smith, T.M. Cullen, A. Shinya, A. Haluza, F.A. Gianechini e P.J. Makovicky, New giant carnivorous dinosaur reveals convergent evolutionary trends in theropod arm reduction, in Current Biology, 7 luglio 2022, DOI:10.1016/j.cub.2022.05.057, PMID 35803271.
  2. ^ a b Thomas M. Cullen, Juan I. Canale, Sebastián Apesteguía, Nathan D. Smith, Dongyu Hu e Peter J. Makovicky, Osteohistological analyses reveal diverse strategies of theropod dinosaur body-size evolution, in Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences, vol. 287, n. 1939, 25 novembre 2020, pp. 20202258, DOI:10.1098/rspb.2020.2258, PMC 7739506, PMID 33234083.
  3. ^ Matías J. Motta, Federico L. Agnolín, Federico Brissón Egli e Fernando E. Novas, New theropod dinosaur from the Upper Cretaceous of Patagonia sheds light on the paravian radiation in Gondwana, in The Science of Nature, vol. 107, n. 3, 2020, pp. Article number 24, Bibcode:2020SciNa.107...24M, DOI:10.1007/s00114-020-01682-1, PMID 32468191.
  4. ^ M.A. Cerroni, M.J. Motta, F.L. Agnolín, A.M. Aranciaga Rolando, F. Brissón Egli e F.E. Novas, A new abelisaurid from the Huincul Formation (Cenomanian-Turonian; Upper Cretaceous) of Río Negro province, Argentina, in Journal of South American Earth Sciences, vol. 98, 2020, p. 102445, DOI:10.1016/j.jsames.2019.102445.
  5. ^ Calvo, J. O. and Salgado, L. (1995). "Rebbachisaurus tessonei sp. nov. A new sauropod from the Albian-Cenomanian of Argentina; new evidence on the origin of the Diplodocidae." Gaia, 11: 13-33.
  6. ^ Mattia Baiano, Rodolfo Coria e Andrea Cau, A new abelisauroid (Dinosauria: Theropoda) from the Huincul formation (lower upper Cretaceous, Neuquén Basin) of Patagonia, Argentina, in Cretaceous Research, vol. 110, 2020, p. 104408, DOI:10.1016/j.cretres.2020.104408.

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