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Lush Life (Zara Larsson)

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Lush Life
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaZara Larsson
Pubblicazione5 giugno 2015
Durata3:21
Album di provenienzaSo Good
GenereElettropop[1]
EtichettaTEN, Epic, Sony
ProduttoreFreedo, Shuko
RegistrazioneCuttingroom Studios, Stoccolma (Svezia)
FormatiCD, download digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'oroArgentina (bandiera) Argentina[2]
(vendite: 10 000+)
Portogallo (bandiera) Portogallo[3]
(vendite: 5 000+)
Dischi di platinoAustralia (bandiera) Australia (5)[4]
(vendite: 350 000+)
Austria (bandiera) Austria[5]
(vendite: 30 000+)
Belgio (bandiera) Belgio[6]
(vendite: 30 000+)
Brasile (bandiera) Brasile (3)[7]
(vendite: 120 000+)
Canada (bandiera) Canada (3)[8]
(vendite: 240 000+)
Danimarca (bandiera) Danimarca (4)[9]
(vendite: 360 000+)
Germania (bandiera) Germania (2)[10]
(vendite: 800 000+)
Italia (bandiera) Italia (3)[11]
(vendite: 150 000+)
Messico (bandiera) Messico (2)[12]
(vendite: 150 000+)
Norvegia (bandiera) Norvegia (4)[13]
(vendite: 240 000+)
Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda (2)[14]
(vendite: 30 000+)
Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi[15]
(vendite: 30 000+)
Regno Unito (bandiera) Regno Unito (4)[16]
(vendite: 2 400 000+)
Spagna (bandiera) Spagna (2)[17]
(vendite: 80 000+)
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti[18]
(vendite: 1 000 000+)
Svezia (bandiera) Svezia (10)[19]
(vendite: 400 000+)
Svizzera (bandiera) Svizzera (2)[20]
(vendite: 40 000+)
Dischi di diamanteFrancia (bandiera) Francia[21]
(vendite: 250 000+)
Polonia (bandiera) Polonia[22]
(vendite: 100 000+)
Zara Larsson - cronologia
Singolo precedente
(2015)
Singolo successivo
(2015)
Logo
Logo del disco Lush Life
Logo del disco Lush Life

Lush Life è un singolo della cantante svedese Zara Larsson, pubblicato il 5 giugno 2015 in Svezia e il 9 giugno 2015 nel resto del mondo come primo estratto dal secondo album in studio So Good.

Harriet Gibsone per The Guardian ha definito Lush Life come un brano «fastiodiosamente orecchiabile».[23]

Video musicale

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Tre videoclip sono stati pubblicati per il brano: il primo, è stato pubblicato esclusivamente per il mercato svedese e diretto da Måns Nyman, già responsabile alle riprese di Bad Boys, brano della cantante. Il video vede quest'ultima ballare di fronte a uno sfondo bianco, in cui si possono notare delle scene in cui si corica mentre porta degli occhiali da sole e usa un telefono a disco.[24]

La seconda versione del video, invece, è una riedizione del primo con l'aggiunta della colorizzazione ed effetti visivi, pubblicato per il mercato internazionale.[25]

Il terzo videoclip, diretto da Mary Clerté, è stato realizzato per il mercato statunitense e reso disponibile il 5 luglio 2016. Il video ritrae la cantante ballare in vari set a colori a pastello. Alcune sequenze presentano ballerini e un interesse d'amore da parte di Eyal Booker, concorrente della 4ª serie di Love Island.[1]

Testi e musiche di Emanuel Abrahamsson, Markus Sepehrmanesh, Linnea Södahl, Fridolin Walcher, Christoph Bauss e Iman Conta Hulten.

Download digitale
  1. Lush Life – 3:21
Download digitale – Remixes EP
  1. Lush Life (Zac Samuel Remix) (Extended) – 5:17
  2. Lush Life (Alex Adair Remix) – 5:34
  3. Lush Life (French Braids Remix) (Extended) – 3:24
  4. Lush Life (Zac Samuel Dub Remix) (Extended) – 5:00
Download digitale – Zac Samuel Remix
  1. Lush Life (Zac Samuel Remix) (Extended) – 5:17
Download digitale – Tinie Tempah Remix
  1. Lush Life (feat. Tinie Tempah) – 3:20
  2. Lush Life (feat. Tinie Tempah) (Dancehall Remix) – 3:23
Download digitale – Acoustic
  1. Lush Life (Acoustic) – 3:22
CD
  1. Lush Life – 3:22
  2. Lush Life (Alex Adair Remix) – 3:34
Download digitale – Retro Version
  1. Lush Life (Retro Version) – 3:13

Successo commerciale

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Lush Life ha trascorso cinque settimane consecutive in cima alla classifica compilata dalla Sverigetopplistan, diventando il secondo singolo numero uno della cantante in madrepatria, dopo Uncover.[26]

Nel Regno Unito ha debuttato all'88ª posizione della Official Singles Chart nella settimana del 14 gennaio 2016.[27] Due settimane dopo è salito al numero 40 grazie a 12 333 unità di vendita.[28] La settimana seguente ha raggiunto la 27ª posizione, totalizzando 17 749 unità.[29] Durante la sua sesta settimana è salito fino alla posizione numero 16 e ha venduto 27 489 unità.[30] Nella pubblicazione del 25 febbraio 2016, il brano ha fatto la sua ascesa alla 9ª posizione con 37 241 unità, divenendo la seconda top ten della cantante in quattro mesi da Never Forget You.[31] Nella sua settima settimana consecutiva di salita ha raggiunto la 4ª posizione ed ha incrementato le proprie vendite a 51 951, divenendo la posizione più alta raggiunta dall'interprete ad allora.[32] Dopo aver mantenuto la medesima posizione per una seconda settimana consecutiva, ha raggiunto un picco di 3, avendo accumulato 56 689 vendite.[33] Ha trascorso un totale di tredici settimane in top ten e, a fine anno, è risultato il 6º brano più venduto con 1 160 000 unità distribuite in territorio britannico e il 7º più riprodotto sulle piattaforme di streaming.[34]

Negli Stati Uniti, invece, dopo aver trascorso ben ventisette settimane nella Bubbling Under Hot 100, ha debuttato alla 97ª posizione della classifica statunitense a luglio 2016, raggiungendo eventualmente il 75º posto nella pubblicazione del 20 agosto 2016.[35]

Classifiche di fine anno

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Classifica (2015) Posizione
Danimarca[47] 19
Germania[48] 56
Paesi Bassi[49] 36
Polonia[50] 42
Svezia[51] 11
Ungheria[52] 94
Classifica (2016) Posizione
Australia[53] 30
Austria[54] 57
Belgio (Fiandre)[55] 88
Belgio (Vallonia)[56] 52
Croazia[57] 12
Danimarca[58] 75
Francia[59] 30
Germania[60] 54
Italia[61] 35
Nuova Zelanda[62] 20
Paesi Bassi[63] 47
Regno Unito[64] 6
Russia[65] 24
Slovenia[66] 45
Spagna[67] 19
Svezia[68] 42
Svizzera[69] 22
Ucraina[70] 103
Ungheria[71] 10
Classifica (2017) Posizione
Russia[72] 165

Classifiche di fine decennio

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Classifica (2010-19) Posizione
Regno Unito[73] 63
  1. ^ a b (EN) Joey Nolfi, Zara Larsson's new Lush Life music video debuts, su Entertainment Weekly, 5 luglio 2016. URL consultato il 7 febbraio 2020.
  2. ^ (ES) Prensario Música – abr 2018 (PDF), su prensariomusica.com. URL consultato l'11 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2018).
  3. ^ (PT) TOP AFP/AUDIOGEST - Semanas 01 a 52 de 2019 - De 28/12/2018 a 26/12/2019 (PDF), su Associação Fonográfica Portuguesa. URL consultato il 13 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2020).
  4. ^ (EN) ARIA Charts - Accreditations - 2018 Singles, su Australian Recording Industry Association. URL consultato l'11 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2020).
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  8. ^ (EN) Lush Life – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato l'11 gennaio 2020.
  9. ^ (DA) Lush Life, su IFPI Danmark. URL consultato il 10 novembre 2023.
  10. ^ (DE) Zara Larsson – Lush Life – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 16 febbraio 2023.
  11. ^ Lush Life (certificazione), su FIMI. URL consultato l'11 gennaio 2020.
  12. ^ (ES) Certificaciones, su Asociación Mexicana de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 29 febbraio 2020. Digitare "Lush Life" in "Título".
  13. ^ (NO) Troféoversikt - 2020, su IFPI Norge. URL consultato il 29 ottobre 2020.
  14. ^ (EN) Official Top 40 Singles - 02 May 2016, su The Official NZ Music Charts. URL consultato l'11 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2017).
  15. ^ (NL) Goud/Platina/Diamant, su Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato l'11 gennaio 2020.
  16. ^ (EN) Lush Life, su British Phonographic Industry. URL consultato il 28 luglio 2023.
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  18. ^ (EN) Zara Larsson - Lush Life – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato l'11 gennaio 2020.
  19. ^ (SV) Zara Larsson – Sverigetopplistan, su Sverigetopplistan. URL consultato il 28 maggio 2021.
  20. ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 2 marzo 2020.
  21. ^ (FR) Zara Larsson - Lush Life – Les certifications, su SNEP. URL consultato l'11 gennaio 2020.
  22. ^ (PL) bestsellery i wyróżnienia, su Związek Producentów Audio-Video. URL consultato il 2 marzo 2020.
  23. ^ (EN) Harriet Gibsone, Zara Larsson: So Good review – sugar-soaked postmodern pop, su The Guardian, 9 marzo 2017. URL consultato il 7 febbraio 2020.
  24. ^ (EN) Zara Larsson: Lush Life (Video 2015) - Full Cast & Crew, su IMDb. URL consultato il 7 febbraio 2020.
  25. ^ Sapevi che Zara Larsson ha vinto un talent svedese? Le curiosità sulla cantante di Symphony!, su donnaglamour.it, 8 novembre 2017. URL consultato il 7 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2021).
  26. ^ (EN) ZARA LARSSON - LUSH LIFE (SONG), su swedishcharts.com. URL consultato l'8 febbraio 2020.
  27. ^ (EN) Official Singles Chart Top 100 – 08 January 2016 - 14 January 2016, su Official Charts Company. URL consultato l'8 febbraio 2020.
  28. ^ (EN) Alan Jones, Official Charts Analysis: Shawn Mendes's Stitches dethrones Justin Bieber's Love Yourself, su Music Week, 22 gennaio 2016. URL consultato il 4 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2016).
  29. ^ (EN) Alan Jones, Official Charts Analysis: Shawn Mendes maintains grip on top spot, su Music Week, 29 gennaio 2016. URL consultato il 4 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2016).
  30. ^ (EN) Alan Jones, Official Charts Analysis: Lukas Graham scores UK No.1 single, su Music Week, 12 febbraio 2016. URL consultato il 4 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2016).
  31. ^ (EN) Alan Jones, Official Charts Analysis: Lukas Graham racks up second week at summit, su Music Week, 19 febbraio 2016. URL consultato il 4 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  32. ^ (EN) Alan Jones, Official Charts Analysis: Lukas Graham racks up second week at summit, su Music Week, 4 marzo 2016. URL consultato il 4 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2016).
  33. ^ (EN) Alan Jones, Official Charts Analysis: Mike Posner's I Took A Pill In Ibiza takes No.1 by slim margin, su Music Week, 18 marzo 2016. URL consultato il 4 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2016).
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Collegamenti esterni

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