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Luisa Augusta di Danimarca

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Luisa Augusta di Danimarca
Luisa Augusta in un ritratto di Anton Graff del 1791
Duchessa consorte di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Augustenburg
NascitaPalazzo di Hirschholm, Hørsholm, Danimarca, 7 luglio 1771
MortePalazzo di Augustenborg, Augustenborg, Danimarca, 13 gennaio 1843
Casa realeCasato degli Oldenburg (per nascita)
Casato di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Augustenburg (per matrimonio)
PadreCristiano VII di Danimarca
MadreCarolina Matilde di Gran Bretagna
ConsorteFederico Cristiano II
FigliCarolina Amalia, Regina di Danimarca
Cristiano Augusto II
Federico, Principe di Noer
Religioneluteranesimo

Luisa Augusta di Danimarca, Duchessa di Augustenborg (Hørsholm, 7 luglio 1771Augustenborg, 13 gennaio 1843), è stata una principessa danese, ufficialmente figlia di re Cristiano VII di Danimarca e della regina Carolina Matilde.

Ufficiosamente è ampiamente accettato che il padre naturale fosse Johann Friedrich Struensee, medico reale del re e de facto reggente del paese all'epoca della sua nascita. Qualche volta ci si riferiva a lei come "la petite Struensee"; ciò non ebbe, tuttavia, alcun effetto sulla sua posizione.

Ritratto della Principessa Luisa Augusta da bambina (pastello di H.P. Sturz, 1771. Collezione del Castello di Rosenborg, Danimarca).

Nacque al Palazzo di Hirschholm nell'attuale municipalità di Hørsholm in Danimarca. Dopo l'arresto di Struensee e della regina Carolina Matilde, il 17 gennaio 1772, e la successiva esecuzione di Struensee e l'allontanamento ed incarcerazione di sua madre, fu allevata alla corte danese risiedendo al Palazzo di Christiansborg a Copenaghen insieme al suo fratello di tre anni più grande, il Principe della Corona Federico sotto la supervisione della regina vedova (era la seconda moglie del loro nonno Federico V) Giuliana Maria. Luisa Augusta e suo fratello ebbero un rapporto molto stretto per tutta la loro vita, ed è su richiesta del secondo che ella accettò di sposarsi pur non nutrendo alcun entusiasmo per il matrimonio. Fu l'amica più intima di suo fratello, ed egli sviluppò un forte risentimento nei confronti di Giuliana Maria quando tentò di separarli.

Nel 1779, il primo ministro Andreas Peter Bernstorff, ideò un piano ingegnoso per la giovane principessa. Dal momento che un suo figlio poteva salire al trono, sarebbe stato vantaggioso organizzare matrimonio con il principe ereditario di Augustenborg[1], in questo modo si univano le due linee della casa reale danese. Il suo futuro marito era strettamente legato a tutte le più importanti famiglie della nobiltà danese. Gli accordi vincolanti furono presi un anno dopo e nella primavera del 1785 il duca Federico Cristiano II arrivò a Copenaghen. Il fidanzamento fu quindi annunciato e un anno dopo, il 27 maggio 1786 la nozze vennero celebrate al Palazzo di Christiansborg.

Ebbero tre figli:

La coppia visse alla corte danese per molti anni fino a quando il Palazzo di Christiansborg si incendiò (1794) e quando alla morte del vecchio duca di Augustenborg, suo marito ereditò la tenuta e il ducato. La principessa è stata spesso al centro delle attività di corte, e fu proclamata la "Venere di Danimarca", era il vero centro femminile della corte reale danese, anche dopo il matrimonio di suo fratello nel 1790. Dopo il 1794 visse durante l'estate sull'isola di Als e a Gråsten. Vivevano in Danimarca durante gli inverni e ad Augustenburg durante le estati, dove teneva una vivace corte, dove artisti, come il poeta Jens Baggesen, erano tra i suoi ammiratori.

Gli sposi non erano simili: mentre Luisa Augusta era estroversa, vivace, bella e gaudente, suo marito era poco attraente, serio, interessato alla filosofia e alla politica. Si diceva che avesse molti amanti, tra cui in particolare il medico Carl Ferdinand Suadacini, che la curò per infertilità e si credeva che avesse generato i suoi figli, anche se questo non può essere dimostrato[1]. Luisa Augusta aveva simpatia per la rivoluzione francese[1].

Ultimi anni e morte

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Nel corso degli anni si sviluppò un conflitto tra il marito ed il fratello, specialmente nel rapporto dei doppi ducati di Schleswig-Holstein e il suo appannaggio intorno Sønderborg. Nel 1804, il fratello salì al trono come Federico VI. Nel 1810, Luisa Augusta lavorò attivamente per fermare i tentativi del duca di essere scelto come successore al trono svedese.

Il loro rapporto alla fine crollò e Federico Cristiano cercò di limitare legalmente la sua influenza sul futuro dei loro figli. Suo marito morì il 14 giugno 1814, e Luisa Augusta prese il controllo delle tenute e l'educazione dei figli. Da allora in poi visse nel Castello di Augustenborg, dove stabilì un'eccentrica corte. Nel 1832 per dare al figlio più giovane, Federico, migliori possibilità di reddito, acquistò la tenuta Nør e Grønwald a Dänischwold vicino al fiordo di Ekernførde nello Schleswig meridionale. Aveva un rapporto stretto e caloroso con sua figlia e suo genero, ma il suo rapporto con i suoi figli era teso.

Morì il 13 gennaio 1843, a Augustenborg.

Albero genealogico[2][3]

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Cristiano VI di Danimarca Federico IV di Danimarca  
 
Luisa di Meclemburgo-Güstrow  
Federico V di Danimarca  
Sofia Maddalena di Brandeburgo-Kulmbach Cristiano Enrico di Brandeburgo-Kulmbach  
 
Sofia Cristiana di Wolfstein  
Cristiano VII di Danimarca  
Giorgio II di Gran Bretagna Giorgio I d'Inghilterra  
 
Sofia Dorotea di Celle  
Luisa di Hannover  
Carolina di Brandeburgo-Ansbach Giovanni Federico di Brandeburgo-Ansbach  
 
Eleonora Erdmuthe di Sassonia-Eisenach  
Luisa Augusta di Danimarca  
Giorgio II di Gran Bretagna Giorgio I d'Inghilterra  
 
Sofia Dorotea di Celle  
Federico di Hannover  
Carolina di Brandeburgo-Ansbach Giovanni Federico di Brandeburgo-Ansbach  
 
Eleonora Erdmuthe di Sassonia-Eisenach  
Carolina Matilde di Hannover  
Federico II di Sassonia-Gotha-Altenburg Federico I di Sassonia-Gotha-Altenburg  
 
Maddalena Sibilla di Sassonia-Weissenfels  
Augusta di Sassonia-Gotha-Altenburg  
Maddalena Augusta di Anhalt-Zerbst Carlo Guglielmo di Anhalt-Zerbst  
 
Sofia di Sassonia-Weissenfels  
 

Onorificenze danesi

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Altri progetti

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Controllo di autoritàVIAF (EN25689410 · ISNI (EN0000 0000 4854 792X · CERL cnp00620406 · LCCN (ENno2004021976 · GND (DE129666076
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