Luigi Chatrian
Luigi Chatrian | |
---|---|
Deputato dell'Assemblea Costituente | |
Gruppo parlamentare | Democratico Cristiano |
Collegio | Collegio Unico Nazionale |
Deputato della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 1948 – 1953 |
Legislatura | I |
Gruppo parlamentare | Democratico Cristiano |
Collegio | Napoli |
Incarichi parlamentari | |
| |
Dati generali | |
Partito politico | Democrazia Cristiana |
Titolo di studio | laurea in giurisprudenza |
Professione | militare |
Luigi (Louis[1]) Chatrian (pron. fr. AFI: [ʃatʁijɑ̃]) (Aosta, 7 novembre 1891 – Roma, 22 settembre 1967) è stato un generale e politico italiano.
Comandante del 9º reggimento alpini nel 1935/37, della Scuola Militare Nunziatella tra il 1937 ed il 1940 e della LI^ brigata speciale Lecce dal 16 febbraio 1942 al 21 marzo 1943 a Creta.
L'eccidio di Acquappesa
[modifica | modifica wikitesto]Originario di Torgnon[2], il nome del generale Chatrian (pron. fr. AFI: [ʃatʁijɑ̃]) è legato a una pagina nera della storia d'Italia: dopo la firma dell'armistizio di Cassibile e con gli Alleati già in Calabria, Chatrian, comandante, dal 22 marzo 1943, della 227ª Divisione con sede a Castrovillari, ordinò la fucilazione immediata di cinque soldati italiani che si erano sbandati (disertori); la fucilazione avvenne ad Acquappesa nella notte fra l'8 e il 9 settembre 1943[3][4]. Commenta Corrado Stajano:
«Il generale Chatrian subirà conseguenze per il suo agire disumano, al di fuori di ogni disciplina militare che esige anch’essa il buon senso? Resterà tranquillamente nei quadri dell’esercito e farà anche carriera politica: nel dicembre 1944 diventerà uomo di governo democristiano, sottosegretario alla Guerra e poi alla Difesa in sei ministeri, parlamentare, presidente di commissione. Nelle inchieste e nei processi che verranno celebrati sulla strage la Magistratura militare starà bene attenta a non coinvolgerlo mai.»
Attività politica
[modifica | modifica wikitesto]Nel dopoguerra Chatrian è stato deputato all'Assemblea Costituente e poi deputato alla Camera nella I legislatura repubblicana con la Democrazia Cristiana. Successivamente è stato Sottosegretario di Stato alla Guerra nel III Governo Bonomi, nel Governo Parri, nel I e nel II Governo De Gasperi, e Sottosegretario di Stato alla Difesa nel III e nel IV Governo De Gasperi.
Altre attività
[modifica | modifica wikitesto]Negli ultimi anni Luigi Chatrian fu presidente dell'Opera Nazionale Orfani di Guerra. Come tale, dopo la sua scomparsa, fu commemorato dall'Opera Nazionale per il Mezzogiorno d'Italia, guidata dai sacerdoti discepoli di p. Giovanni Semeria, come esempio di carità cristiana e maestro nella pratica del bene al servizio dei bisognosi[5].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il suo nome è ufficialmente espresso anche in francese in virtù del bilinguismo vigente in Valle d'Aosta. Cfr. Le Nouvelliste, 10 agosto 1966, p.6.
- ^ Le Nouvelliste, 10 agosto 1966, p.6.
- ^ Mimmo Franzinelli, Disertori: una storia mai raccontata della seconda guerra mondiale, Collezione Le scie, Milano: Mondadori, 2016, p. 151 segg. ISBN 978-88-04-65999-0 (Google libri)
- ^ Antonio Orlando, «L'eccidio di Acquappesa dell'8 settembre 1943», Rivista Calabrese di Storia del ‘900, Vol. 2, 2013, pp. 165-178 (pdf)
- ^ "Evangelizare - Mater Orphanorum", ottobre 1967, p. 264
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Luigi Chatrian
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Luigi Chatrian, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Generali italiani del XX secolo
- Politici italiani del XX secolo
- Nati nel 1891
- Morti nel 1967
- Nati il 7 novembre
- Morti il 22 settembre
- Nati ad Aosta
- Morti a Roma
- Governo Bonomi III
- Governo Parri
- Governo De Gasperi I
- Governo De Gasperi II
- Governo De Gasperi III
- Governo De Gasperi IV
- Deputati dell'Assemblea Costituente (Italia)
- Deputati della I legislatura della Repubblica Italiana
- Comandanti della Nunziatella
- Politici della Democrazia Cristiana