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Luca Marinelli

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Luca Marinelli al Shooting Stars Award nel 2013

Luca Marinelli (Roma, 22 ottobre 1984) è un attore italiano, vincitore di un David di Donatello, due premi al Festival di Venezia e due Nastri d'argento.

Figlio del doppiatore Eugenio Marinelli, nel 2003 segue un corso di sceneggiatura e recitazione con Guillermo Glanc, mentre l'anno successivo si diploma al liceo classico di Roma Cornelio Tacito. Nel 2006 entra nell'Accademia nazionale d'arte drammatica, dove consegue il diploma accademico nel 2009. Debutta sul piccolo schermo nel 2005 nella fiction Mediaset Ricomincio da me con Barbara D'Urso; nel 2008 appare in un episodio della seconda stagione de I Cesaroni, dove fa un cameo. Raggiunge la notorietà nel 2010, interpretando la parte di Mattia, protagonista de La solitudine dei numeri primi, al fianco di Alba Rohrwacher. Nel 2013 è candidato al David di Donatello per il miglior attore non protagonista, al Nastro d'argento al migliore attore non protagonista e al Globo d'oro al miglior attore per il film Tutti i santi giorni. Sempre nel 2013 viene scelto per rappresentare l'Italia nella sezione Shooting Stars del Festival di Berlino.

Nel 2015 è protagonista dell'ultimo lungometraggio di Claudio Caligari, Non essere cattivo, dove interpreta il protagonista Cesare. Per la sua interpretazione vince il Premio Pasinetti al miglior attore alla 72ª mostra del cinema di Venezia e ottiene una seconda nomination ai David di Donatello 2016. Sempre nel 2015 recita in Lo chiamavano Jeeg Robot, diretto da Gabriele Mainetti, dove interpreta "Lo Zingaro". Grazie alla sua interpretazione, Marinelli vince il suo primo David di Donatello come miglior attore non protagonista, nonché un Nastro d'argento e un Ciak d'oro nella medesima categoria. Nel 2017 interpreta Fabrizio De André nella miniserie Fabrizio De André - Principe libero[1].

Sempre nel 2017 partecipa alla serie televisiva Trust, trasmessa in Italia su Sky Atlantic dal 28 marzo al 30 maggio 2018, per la regia di Danny Boyle, dove ricopre il ruolo di Primo, efferato killer della 'Ndrangheta coinvolto nel rapimento di John Paul Getty III. Nel 2019 interpreta il ruolo del protagonista Martin Eden nell'omonimo film diretto da Pietro Marcello, e ispirato al romanzo Martin Eden di Jack London; grazie a quest'interpretazione si aggiudica la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile alla 76ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.

Nel 2020 avviene il suo esordio hollywoodiano, partecipando al blockbuster fantascientifico The Old Guard, tratto dall'omonima Graphic Novel, nel ruolo dell'immortale guerriero Niccolò di Genova, detto Nicky, assieme a Charlize Theron. Nel 2021 incarna il Re del Terrore nato dalla penna delle sorelle Giussani, nel film Diabolik, diretto dai Manetti Bros. ed interpretato assieme a Miriam Leone e Valerio Mastandrea; il film è il primo di una prevista trilogia, ma Marinelli rinuncia ad interpretare i due sequel, venendo dunque sostituito da Giacomo Gianniotti. Nel 2022 interpreta la parte di Pietro Guasti, uno dei due protagonisti del film Le otto montagne di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, tratto dall'omonimo romanzo di Paolo Cognetti.

Nel 2024 interpreta Benito Mussolini nella miniserie Sky M. Il figlio del secolo e doppia Mufasa nel film Disney Mufasa - Il re leone.

Dal 2012 è legato sentimentalmente all'attrice tedesca Alissa Jung, diventata poi sua moglie[2]. I due si sono conosciuti sul set della fiction Maria di Nazaret[3], nella quale interpretavano Maria e Giuseppe.

Riconoscimenti

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  1. ^ Gianmaria Tammaro, Fabrizio De André. Principe Libero”: la clip in esclusiva con Luca Marinelli, Elena Radonicich e Valentina Bellè, in La Stampa, 15 gennaio 2018. URL consultato il 19 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2018).
  2. ^ Luca Marinelli: «Aiutateci ad aiutare Haiti ripartendo dalla scuola», su l'Espresso, 12 dicembre 2019. URL consultato il 14 gennaio 2020.
  3. ^ Luca Marinelli: «Mi fermo solo per amore», su grazia.it, 27 febbraio 2016. URL consultato il 20 aprile 2016.
  4. ^ Mariarosa Mancuso, Jeeg Robot e il successo ai David: anatomia di un film italiano che non sembra italiano, su ilfoglio.it, Il Foglio (quotidiano), 19 aprile 2016. URL consultato il 5 marzo 2017.
  5. ^ Nastri D'Argento: Bellocchio sbanca con "Rapito", 7 premi tra cui miglior film, su rainews.it, 20 giugno 2023. URL consultato il 22 giugno 2023.
  6. ^ CIAK D’ORO 2016: TUTTI I VINCITORI, su ciakmagazine.it. URL consultato il 09/06/16 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2020).
  7. ^ Ciak d’Oro 2017: tutti i premi, su ciakmagazine.it. URL consultato l'08/06/17 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2021).
  8. ^ Ciak d’Oro 2020: miglior attore protagonista, su ciakmagazine.it. URL consultato il 04/10/20 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2020).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore David di Donatello per il miglior attore non protagonista Successore
Carlo Buccirosso
per Noi e la Giulia
2016
per Lo chiamavano Jeeg Robot
Valerio Mastandrea
per Fiore
Controllo di autoritàVIAF (EN305358406 · ISNI (EN0000 0004 2018 1857 · SBN SBNV032694 · LCCN (ENno2013057450 · GND (DE143850067 · BNE (ESXX5576329 (data) · BNF (FRcb170534407 (data)